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GLI ERRORI TERRIFICANTI DA EVITARE SE VUOI COSTRUIRTI UNA REPUTAZIONE DIGITALE VINCENTE

Halloween si avvicina e per rendere questa giornata meno terrificante evita di fare questi errori e costruisci una reputazione digitale vincente.

Buona lettura.

LA REPUTAZIONE DIGITALE NON È UNA MASCHERA CHE FA PAURA 

E’ dagli errori che s’impara”,

Niente di più vero.

La festa di Halloween è un’ottima occasione per farvi venire una grande paura e rendervi più consapevoli degli errori da non fare per costruire una reputazione digitale, efficace e ben strutturata, fidelizzando così i propri clienti, in modo sincero e duraturo nel tempo.

Prima di tutto per costruire la propria reputazione digitale il cliente non deve avere dubbi su chi è il suo interlocutore.

L’azienda a cui si affida deve trasmettergli sicurezza anche perché attraverso recensioni e feedback negativi il web smaschera gli impostori e li annienta senza pietà.

Ma come si costruisce una solida reputazione digitale?

Di seguito le best practices per non farsi cogliere in fallo dal web.

  • Individua il tuo pubblico; Traccia delle chiare e complete buyers personas per conoscere tutto sul tuo utente target.

  • Studia i movimenti dei competitor, si può prendere spunto ma mai imitare.

  • Trova ed evidenzia i tuoi punti di forza. Cos’è che ti distingue dalla folla ?

Per scoprirlo prova a rispondere a queste domande: “Qual è il mio valore aggiunto sul mercato?” e “Perché dovrebbero acquistare dalla mia azienda?”;

  • Trasmetti la tua personalità con coerenza rispetto al settore di riferimento;

  • Monitora le news e aggiornati sulle tematiche calde che riguardano servizi e prodotti del tuo business..

  • Per qualsiasi settore professionale, un grande errore è non prefissarsi una strategia chiara e obiettivi definiti.

È ovvio che nel corso di un progetto le idee improvvise che vengono alla mente sono molte, ma l’obiettivo finale deve essere preciso e sempre lo stesso.

Per farlo costruisci un piano di marketing ben strutturato.

Il resto si può organizzare suddividendo il lavoro nel tempo (partendo ogni 3/6 mesi) e, attraverso l’analisi dei risultati ottenuti, modificare o rafforzare la strategia in micro-obiettivi per raggiungere il traguardo finale.

Ricorda che confrontarsi apertamente con il cliente è necessario per comprendere i suoi bisogni.

Ma attenzione a non commettere l’errore di utilizzare con tutti lo stesso approccio comunicativo.

Fate parlare prima chi vi sta davanti così saprete con chi avete a che fare e come rivolgervi per indicargli la giusta strategia.

INSTAGRAM DA INCUBO

Per aumentare i follower e creare una community non bisogna pagare nessuna piattaforma o loschi individui che promettono di farti ottenere numeri esorbitanti di like.

I like sono una vanity metric, che tradotto significa “sono belli, ma non ballano”.

Basti pensare che, anche se ancora in fase di test, Instagram sta nascondendo i like dalle pagine business.

Solo la costanza, la professionalità e l’autenticità pagano nel tempo.

L’autenticità, in una società dove l’apparenza inganna, viene molto apprezzata. Mai apparire come non si è.

L’apparenza inganna

E’ per questo che se si è sicuri della validità del proprio brand rispondere ad un commento negativo o ammettere alcune criticità può essere una buona occasione per guadagnare punti.

Mai rivolgersi a tutti.

Bisogna parlare ad un pubblico definito e interessato, in caso contrario si risulta invadenti e fastidiosi.

Evita gli #hashtag dai 5 milioni di post in sù perché la tua visibilità è pari a zero vista la mole di foto pubblicata sull’argomento.

Gli hashtag da 1 a 5 milioni o da 1 milione in giù consentono di raggiungere più utenti nell’arco della giornata o nel tempo.

Altro errore da non fare è avere un profilo poco coerente con la propria reputazione digitale e non essere costanti nella pubblicazione dei post.

Quanti post pubblicare?

Dipende dalla propria attività, il consiglio è un post al giorno se hai qualcosa di utile, interessante, curioso o simpatico da raccontare.

Altrimenti anche due alla settimana vanno bene. Mai dare l’impressione di pubblicare giusto per esserci.

E se non hai tempo di curare la pagina business puoi affidarti ad un reparto Social Media di una web agency.

FACEBOOK DA BRIVIDI

Tutto ciò che abbiamo indicato come “errore” per il profilo Instagram, vale anche per la pagina di Facebook della tua azienda.

Riassumiamo quello che abbiamo detto poco prima:

  1. Inutile acquistare fan e like

  2. Non crearti un’immagine fasulla per gonfiare la tua attività;

  3. Non tralasciare i commenti negativi o rispondere con stizza o con il copia e incolla.

  4. Non infastidire gli utenti con la pubblicazione continua di Post inutili;

  5. Non invitare tutti a mettere Mi Piace alla tua Pagina.

  6. Individua un pubblico interessato agli argomenti trattati sulla tua pagina;

  7. Non fare della tua pagina una discarica di link di offerte commerciali, crea contenuti interessanti e di attualità che anche tu leggeresti;

  8. Non pubblicare post in maiuscolo né elenchi di hashtag;

  9. Realizza una pagina dialogo non monologo,

  10. Monitora l’analisi Insight e mettiti alla prova con nuove strategie attraverso i test;

  11. Non credere che Facebook sia gratuito: per ottenere conversioni è necessario investire in sponsorizzate;

  12. Non abbandonare la pagina e ottimizzala in tutte le sue parti: immagini di profilo e copertina, utilizza vetrine, eventi…

Per farlo occorre un lavoro serio e professionisti che conoscono le regole e il linguaggio dei social, capaci di costruire una reputazione  una comunicazione digitale efficace. Rivolgiti all’Alsolved e richiedi una consulenza.

YOUTUBER DA PROFONDO ROSSO

Stai cercando di avere successo come Youtuber ma non riesci?

Forse stai facendo questi orrori:

  • Programma un calendario editoriale per la pubblicazione dei video. Caricarne troppi in poco tempo può confondere gli utenti che si ritroveranno la home intasata dai tuoi video. Invece pubblicare un video una tantum non aiuta a fidelizzare l’utente. A seconda del format, anche due video a settimana di buona qualità possono bastare.

  • Non sottovalutare il nome e la grafica. Scegli un nome facile e coerente con l’argomento trattato e immagini accattivanti per presentare il tuo video come merita, ricordandoti di ottimizzare il tutto con descrizione e tags.

  • Pubblichi video di bassa qualità. Ovviamente dipende dal settore, ma anche se la telecamera è rivolta a te che parli, l’utente deve poter vedere un video senza sforzare la vista;

  • Ti presenti come un tuttologo. Scegli un argomento originale o specifico da approfondire per distinguerti.

IL DIETRO LE QUINTE CHE T’AMMAZZA…IL VIDEO!

Con lo smartphone oggi tutti producono ed editano video da condividere.

Ma quella che può sembrare un’abitudine, se non  è progettata bene può rendere vani tutti gli sforzi di realizzazione.

Quali sono gli orrori da non commettere ?

  • Il primo errore è non inserire i sottotitoli. Spesso i video si visualizzano in metro, per strada, in ufficio o luoghi senza audio, necessario per una buona esperienza utente è inserire sempre i sottotitoli.

  • Fare video lunghi. Gli utenti stanno cercando informazioni veloci ed esaustive. IL video dovrebbe avere una lunghezza massima di 20 sec.

  • Posizionare il cellulare nel verso che si desidera (in orizzontale per Youtube, in verticale per IGTV), e cambiarlo in corso d’opera. Il risultato è un video per metà bruciato;

  • Fare scatti, e usare lo zoom. Il movimento deve essere dolce, non far venire il mal di testa!

  • Inquadrare il soggetto controluce o in parte in ombra. Almenochè non volete un effetto psichedelia anni 70, questo è certamente da non fare.

Quindi, se non vuoi che la tua comunicazione si trasformi in una commedia piena di orrori per Halloween 2019, puoi richiedere la consulenza di professionisti del settore.

Scrivi qui nei commenti quali sono per te altri orrori da non commettere.

 

 

COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK: ABBASSARE I COSTI E OTTENERE PIÙ RISULTATI

IN QUESTA BREVE GUIDA SCOPRIREMO COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK EFFICACEMENTE E ANALIZZEREMO 4 SOLUZIONI ANTI-SPRECO PER ABBASSARE IL COSTO DELLE TUE INSERZIONI.

Ti capita spesso di impostare con cura le tue campagne facebook ads ma i risultati che ottieni non sono soddisfacenti ?

Scegli budget sempre più alti ma quando vai ad analizzare le metriche riscontri grandi sprechi di denaro?

Allora questo è l’articolo che ti serve.

#1 Controlla sempre il Punteggio di Pertinenza

Facebook mette a disposizione tre metriche per valutare il grado di pertinenza delle tue inserzioni.

L’obiettivo di Facebook infatti è dare il messaggio giusto alla persona giusta nel momento giusto.

Se la tua inserzione facebook ads soddisfa questo obiettivo e ottiene un punteggio alto viene premiata e il costo della tua inserzione (CPC) diminuisce.

Questa stima della pertinenza dell’inserzione si basa su tre principali metriche che analizzano la qualità, engagement, conversione.

  • Valutazione della qualità –  la qualità del copy e delle grafiche dell’inserzione

  • Valutazione del tasso di coinvolgimento – il tasso di coinvolgimento previsto per la tua inserzione rispetto alle inserzioni in competizione per lo stesso pubblico.

  • Valutazione del tasso di conversione – indica il tasso di raggiungimento del tuo obiettivo

Quindi, se  il punteggio è basso come possiamo migliorarlo?

Una valutazione della qualità bassa si migliora ottimizzando creatività dell’inserzione, quindi: testo – immagini o video ma anche titoli più pertinenti rispetto al pubblico che abbiamo scelto e che rispettino anche le normative di facebook .

Elimina link baiting (“metti mi piace” “clicca sul link”) e presenza del testo nelle grafiche.

Anche la valutazione del tasso di coinvolgimento significa migliorare le grafiche e il copy.

Consigliamo un testo non troppo lungo facilmente leggibile e che vada dritto al punto senza forzare nessuno.

Se qualità e tasso di coinvolgimento sono alte ma il tasso di conversione è basso ciò significa che il problema non sta nella tua inserzione a nella pagina di destinazione.

Può essere una landing page confusa, oppure troppo lenta a caricare o ancora può esserci un link che non funziona.

#2 Abbassa il CTR 

Il CTR indica quanti utenti hanno visualizzato cliccato sulla tua inserzione facebook ads.

Più clic ottieni più il CPC si abbassa.

Ma come aumentare il valore del CTR ?

Puoi farlo in diversi modi.

  • Utilizza una call to action chiara, rispetto al pubblico e al messaggio che vuoi dare. No spam!

  • Abbassa la metrica “frequenza” – le volte in cui il tuo annuncio viene riproposto ad una stessa persona

  • Testa diversi tipi di inserzioni – fai dei test prima di investire su una campagna.

  • Varia il tipo di campagna, le grafiche , il copy e sperimenta con il pubblico.

#3 Utilizza il Remarketing 

Una volta che hai accumulato abbastanza dati sul tuo pubblico puoi utilizzare una strategia di retargeting o remarketing per risparmiare denaro intercettando gli utenti che hanno già mostrato interesse per il tuo annuncio.

Per usare il remarketing devi aver installato un codice tracciante (Pixel facebook) sul tuo sito o su una pagina specifica che identifica tutte le persone che hanno effettuato una determinata azione in modo da conoscere il loro comportamento d’acquisto.

#4 Sfrutta le Regole Automatizzate

Facebook da qualche tempo ha messo a disposizione uno strumento molto efficace per automatizzare il controllo delle campagne.

Questo strumento si chiama Regole Automatizzate.

Anziché monitorare ogni giorno le tue campagne, crei una regola (es. stoppa la campagna quando  tutti i gruppi di inserzioni non riescono a spendere in modo corretto il budget )

Può essere impostato su moltissimi parametri diversi ed è un utile strumento per evitare sprechi di denaro sull’investimento.

Quindi adesso che sai come fare pubblicità su facebook abbassare il costo delle tue facebook ads e ottimizzare la tua pubblicità su facebook non ti resta altro che aprire il Business Manager e iniziare a testare.

Restate connessi con il nostro blog per altri utili consigli e news sul mondo del Web Marketing.

TIK TOK, DA APP PER TEENAGER A SOCIAL PER LE AZIENDE. SCOPRI SE È ADATTO PER PROMUOVERE LA TUA ATTIVITÀ !

Tik Tok, l’app del momento nata per i teenagers sta diventando sempre più popolare e pensa a come rendersi utile per le aziende. Scoprilo nel nostro articolo.

Tik Tok ha i minuti contati? È questa la domanda che ultimamente si fanno in molti, soprattutto dopo la rivelazione di Jane Wong secondo cui Instagram starebbe lavorando a Clip, una nuova funzione della fotocamera per unire clip registrate in un video, aggiungendo musica da regolare in velocità e lunghezza.

Tik Tok App

Mark Zuckerberg insomma sta cercando di intercettare non solo il pubblico di adolescenti e teenager che usano l’app, ma anche quella nuova fetta di utenza che ne sta alzando la media.

Per capire il fenomeno, bisogna fare un piccolo passo indietro.

TikTok ha sede in Cina e i primi due anni contava circa 150 milioni di utenti. Ora è la quarta app più scaricata al mondo e il proprietario, ByteDance, sta continuando ad investire sino a parlare di uno smartphone TikTok con strumenti per gli inserzionisti.

Tik tok per aziende

Ovviamente è necessario valutare il target, gli obiettivi, i prodotto/servizio. Guardandosi intorno molti brand autorevoli, come la Liga spagnola, Dazed o PopBuzz, stanno utilizzando TikTok per far breccia sui teenager, che non usano Facebook, e per variare i contenuti.

Un altro caso eclatante riguarda il torneo di tennis di Wimbledon che ha investito su Tik Tok per monetizzare i vecchi tornei e recuperare le entrate perse della Premier League.

Tra le novità dell’app c’è la possibilità di effettuare acquisti associati ad hashtag sponsorizzati, senza uscire dall’app.

Kroger è la prima azienda ad aver testato questa nuova funzionalità “Hashtag Challenge Plus” con la sfida #TransformUrDorm.

Tik Tok e Musically

 Tik tok non è dunque solo cantare in playback come alle origini l’ app Musically.

Si possono anche realizzare contenuti video utili per promuovere la propria azienda.

Proprio in questi giorni la rivista Glamour ha lanciato il challenge Past No Future, invitando i lettori a cercare nell’armadio qualche abito del passato, come lo zaino del liceo o la giacca anni ’80, indossarlo e condividere il look nostalgico su TikTok con l’hashtag #pastnofuture.

Ovviamente ogni settore dovrà capire se è adeguato al proprio prodotto/servizio e in caso trovare la strada Social più consona.

L’importante è non perdere tempo…tik tok, tik tok…

Continua a seguirci per restare aggiornato sulle prossime novità.

INSIDE BILL’S BRAIN: DENTRO LA MENTE DI UN GENIO

INSIDE BILL’S BRAIN: DENTRO LA MENTE DI UN GENIO 

Inside Bill’s Brain, che tradotto dall’inglese significa “Dentro il cervello di Bill”, è un documentario che andrà in onda ll prossimo 20 Settembre su Netflix.

“Quale è la tua più grande paura?”  “Che il mio cervello smetta di funzionare.”

Una miniserie di tre episodi che ripercorre la vita del titano dell’ Hi-Tech mondiale. Una docuserie che vuole cogliere le mille sfumature di un personaggio, a volte genio e innovatore, a volte ambiguo stratega.

Tre episodi per decodificare il cervello di uno dei più grandi uomini dei nostri tempi.

UNA MENTE CHE NON SI FERMA MAI

“Gate is a multiprocessor” dice sua moglie Melinda. Una mente che non si arresta mai, che cerca sempre di accumulare nuove informazioni per elaborare schemi di pensiero ancora inediti.

Un genio sì ma anche un uomo che non manca di rivelare le sue contraddizioni tutte umane, paure e predizioni per il futuro dell’umanità..

“Davis ha avuto l’idea di realizzare un documentario che seguisse i grandi progetti che intraprendo, che sono rischiosi e potrebbero non concretizzarsi altrimenti, e questo è stato interessante per me”. (Bill Gates)

Diretto dal vincitore del premio Oscar Davis Guggenheim il documentario ci racconta un Bill Gates inedito. Non solo la visione di uno dei pionieri della tecnologia attuale ma anche il pensiero di un uomo impegnato a trovare una soluzione ai problemi del nostro tempo.

“Può sembrare controproducente realizzare questo documentario mentre siamo ancora nel mezzo della risoluzione di questi problemi davvero difficili, ma spero che magari più persone si impegneranno in alcune di queste questioni e aiuteranno a risolverle. Spero che questo documentario lasci le persone ottimiste sulla possibilità di affrontare grossi problemi.”

(Bill Gates)

I vari volti di Bill

In questo documentario l’occhio indagatore della macchina da presa cerca di tenere insieme un personaggio dalle mille sfumature.

A 31 anni è l’uomo più ricco della Silicon Valley e dopo aver fondato la Microsoft afferma con forza il suo primato nell’industria Hi-Tech, guadagnandosi anche l’accusa di concorrenza sleale e di monopolizzare il mercato innescando la famosa“guerra dei broswer”.

E non potevano di certo mancare importanti rivelazioni sul retroscena del rapporto incandescente con Steve Jobs, spesso segnato da confronti severi e battute taglienti.

Ma l’imprevedibilità di un genio non si limita solo a questo .

Così compiuti i 69 anni si libera dei vecchi panni per dedicarsi a tempo pieno alla filantropia.

Bill and Melinda Gates Foundation

Dopo essersi dimesso dalla carica di CEO di Microsoft nel 2000, Gates e sua moglie fonda l’organizzazione Bill and Melinda Gates Foundation.

Da allora, secondo quanto riferito, la fondazione ha speso oltre 36 miliardi di dollari per la ricerca e gli aiuti alle Organizzazioni Internazionali per porre fine ai maggiori problemi globali:

  • Fame nel mondo

  • Istruzione

  • Sanità (eliminare la malaria, l’ebola e la poliomielite nei paesi in via di sviluppo, nonché di migliorare l’accesso ai vaccini)

  • Beneficenza

Gates si racconta davanti alla macchina del regista rivolgendosi ad ognuno di noi, per sensibilizzarci e scuotere le coscienze nei confronti  di un pianeta che necessita tutta la nostra attenzione.

Non solo quindi un documentario per i curiosi che chiedono a Google cose del tipo:

“quanto guadagna Bill Gates”, “quanto è l’ IQ di Bill Gates “ “Bill Gates vs Steve Jobs” o di quelli  più interessati alle sue abitudini alimentari.

Quindi il 20 Settembre sintonizzatevi tutti su Netflix per la prima visione di Inside Bill’s Brain.

WWW HAPPY BIRTHDAY! SONO GIA’ PASSATI 30 ANNI DA QUANDO LA RETE HA CAMBIATO LA NOSTRA VITA

Ma la rivoluzione del web non è ancora completa. Il 30% della popolazione mondiale ancora non vi ha accesso. 

Il World Wide Web spegne 30 candeline. I suoi genitori Tim Berners-Lee e Robert Cailliau il 12 marzo 1989 gettarono le sue basi al Cern e da allora nulla fu come prima. Da allora ne è passata molta di acqua sotto i ponti ed è per questo che per far rivivere la rete dei primi anni e rendere consapevoli gli utenti della grande rivoluzione avvenuta in così poco tempo, il Cern ha realizzato una piattaforma dove “navigare stile ritorno al futuro attraverso solo strutture in codice.

L’unico limite alla rete è il suo sviluppo nei paesi poveri dove ancora oggi possedere un computer è un sogno per la maggior parte della popolazione. Stiamo parlando del 30% delle persone di tutto il mondo. Berners-Lee in occasione del Web Summit di Lisbona a Novembre ha proposto un ‘Contratto per il web‘, con il fine di stabilire una normativa a sostegno della rete. “Le aziende devono fare di più per garantire che la ricerca del profitto a breve termine non vada a scapito dei diritti umani, della democrazia, dei fatti scientifici o della sicurezza pubblica. Piattaforme e prodotti devono essere progettati tenendo presenti la privacy, la diversità e la sicurezza…Il web è per tutti e abbiamo il potere di cambiarlo. Non sarà facile. Ma se sogniamo un po’ e lavoriamo molto, possiamo ottenere il web che vogliamo”. Oggi Berners-Lee oggi fa parte del World Wide Web Consortium (W3C) e della World Wide Web Foundation, fondata nel 2009, per promuovere internet ovunque e farlo diventare un bene comune dell’umanità.

Il www non è internet ma il suo principale servizio. All’origine era chiamato MESH e serviva a coordinare le molteplici informazioni scientifiche del CERN. Bisognerà attendere il 1993 per assistere al www accessibile da tutti e gratuitamente, tre anni dopo la pubblicazione della prima pagina web all’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html in cui venivano contenuti alcuni link ad altre pagine.

In altre occasioni nei nostri articoli abbiamo affrontato il tema della complessità della rete e i rischi che si incorrono in quei paesi dove i governi meno democratici puntano a detenere il potere del web come strumento di manipolazione soprattutto in vista di elezioni politiche. Alcune delle potenze mondiali come Russia e Cina lamentano l’occidentalizzazione del www e a seguito di quelle che definiscono “preoccupazioni” per una cyberwar, stanno sperimentando delle reti nazionali indipendenti da quella statunitense con sede nella Silicon Valley. A questa problematica e in riferimento alle problematiche infrastrutturali, risponde Nnenna Nwakanma, Policy director della World wide web Foundation, “Occorre garantire un accesso significativo a internet, e a contenuti nelle lingue locali che siano rilevanti per le persone di culture non occidentali. Per questa ragione, l’accesso deve essere reso economicamente conveniente, così che una fetta più ampia di persone possa connettersi e occorrerà abbattere le barriere che impediscono ai non-occidentali di entrare nell’ecosistema digitale e di trarre beneficio dai dividendi dell’economia digitale”.

 

 

LE NOVITA’ 2019 SU FACEBOOK, MESSENGER, INSTAGRAM E WHATSAPP

Mark Zuckerberg alla Conferenza annuale per i Facebook developer (F8) 2019

“Il futuro è privato” con questa sentenza, con cui è stata aperta la conferenza annuale per i Facebook developer (F8), Mark Zuckerberg sottolinea come Facebook si stia trasformando, non suicidando come molti sostengono. Inizia una nuova fase per i social in cui al centro dell’attenzione ci saranno i Gruppi e la messaggistica privata.

Tra le novità sarà possibile interagire telefonicamente da whatsapp anche su Instagram e Messenger che punta a diventare l’app di messaggistica più veloce mai esistita.

A fine 2019 ci apparirà un layout del tutto rinnovato, dove la sezione notizia verrà ridisegnata, con la possibilità di ricevere suggerimenti basati su  interazioni e gruppi da seguire, per poi sfoggiare una serie di funzionalità che ci porta a rivedere l’ecosistema social:

L’APP DI MESSENGER SU DESKTOP

L’app di Messanger sul desktop, sia per Windows che per MacOS , permetterà di avere video-call di gruppo e collaborare in progetti aziendali in diretta streaming con un massimo di sei persone in chat e fino a 50 sintonizzate.

LIMITE AL CONTENUTO DELLE CONVERSAZIONI MESSENGER “CLOSE FRIENDS”

Pare che Facebook stia facendo di tutto per rispettare la privacy degli utenti, rendendo le conversazioni più chiuse e limitando le interazioni di Messenger solo ai Gruppi selezionati di amici, come per Whatsapp. L’obiettivo è quello di incentivare l’uso delle Storie da parte dell’utenza con contenuti effimeri di cui non ci si debba vergognare nel tempo e poterli cancellare.

I TEMPLATES PER LE LEAD ADS DI MESSENGER

Sul fronte aziende, Facebook fa interfacciare, con nuovi modelli di Lead Generation, Messenger e Ads Manager. Darà la possibilità di prenotare un appuntamento con le aziende all’interno di una conversazione di Messenger, senza l’intervento dell’inserzionista. Una funzionalità su cui si sta investendo molto, visto il successo nei test.

IL CO-WATCHING IN MESSENGER

Facebook punta a cavalcare la tendenza dell’utenza al co-watching. Partendo da un dato che vede 12 milioni di Watch Parties presenti all’interno dei Gruppi e la raccolta di 8 volte in più dei commenti rispetto al video tradizionale, si aggiungono nuove funzionalità come “condividere un video dall’App Facebook su Messenger e invitare altri a guardarlo insieme durante la messaggistica o in una chat video. Questo potrebbe essere il tuo programma preferito, una clip divertente o anche i video di casa”.

WHATSAPP BUSINESS “PRODUCT CATALOG”

Altra grande novità per le imprese riguarda Whatsapp, dove verrà inserito il Product Catalogue, attraverso cui mostrare alle persone il catalogo aziendale dei prodotti nelle conversazioni private. Ma non solo. Sarà possibile anche fare i pagamenti tra persone in modo veloce.

INSTAGRAM 2019

Per instagram le novità sostanziose riguardano lo Shopping: Negli USA sarà avviato un test che consentirà agli influencer di vendere direttamente dalla piattaforma i prodotti taggati sulle proprie foto. I primi creator a monetizzare saranno Gigi Hadid, Kim Kardashian West, Kris Jenner, Kylie Jenner e Leesa Angelique.

Notizia shock per i fan del social è l’intenzione di eliminare il numero dei Like per gli utenti che visualizzano una foto, solo il creatore potrà vedere a quanti piace il suo post. Questo per focalizzare l’attenzione sui contenuti di qualità e non sui numeri.

Inoltre, come già per Facebook, anche su Instagram si potranno raccogliere donazioni ad associazioni no profit, attraverso gli sticker da inserire nelle Storie.

IN AMORE VINCE IL DATING SECRET CRUSH

I social dunque cambiano non solo nel Business, dando maggiore risalto al rapporto personale e alle conversazioni one to one, ma anche nel privato.

Per i cuori solitari Facebook inserisce l’opzione per trovare l’anima gemella. Si chiama Dating Secret Crush e scoccherà la sua freccia partendo da un cuoricino in incognito alla propria crush che attiverà la notifica se l’interesse è ricambiato. Questa funzione mira a cementare le relazioni tra gli utenti, ottimo spunto anche per intraprendere nuove amicizie.

TECNOLOGIA SI O NO? LE 10 STARTUP EUROPEE CHE SEMPLIFICANO LA VITA RISPONDONO FORTE E CHIARO

Il dibattito intorno ai vantaggi e ai “malefici” della tecnologia è costantemente aperto anche se non sempre affrontato nel modo giusto perché, come in ogni situazione, non esiste il bianco o il nero. Un esempio pratico dei benefici che il digitale può apportare nel quotidiano lo dà un interessante articolo pubblicato su www.eu-startups.com , di cui vi riportiamo la traduzione.

“In un mondo digitale di distrazioni, da Facebook a Netflix, è facile dimenticare di nutrire la tua mente. Ma stare al passo con la tecnologia, l’economia e un mondo che cambia richiede acutezza mentale e flessibilità. L’apprendimento permanente ti darà un vantaggio non solo nel mercato del lavoro, ma ti farà sentire realizzato e ti renderà più creativo.

Albert Einstein disse:

“Non considerare mai lo studio come un dovere, ma come un’opportunità invidiabile per imparare a conoscere; influenza liberatoria della bellezza nel regno dello spirito, per la tua gioia personale e per il profitto della comunità a cui appartengono le tue opere successive.”

Allora, cosa stai aspettando?

Ecco 10 startup europee che ti aiuteranno ad imparare la storia, prevenire la demenza, affrontare con successo le sfide globali nei team, essere un amante migliore, organizzare le tue conoscenze e imparare nuove lingue o competenze IT, per essere pronto per le sfide del futuro.

Chronas è una piattaforma innovativa in cui puoi conoscere la storia e la geografia allo stesso tempo. La sua mappa cliccabile contiene oltre 50 milioni di punti dati interconnessi che coprono 4000 anni, dividendo il pianeta in regioni che possono essere ordinate in base a religione, culture o governanti, per anno. Ad esempio, è possibile selezionare l’anno 100 dC e “Religione” e il sito mostrerà una mappa con le diverse versioni dello sciamanesimo in tutta l’Europa e in Africa, la preminenza dell’ellenismo in tutto l’impero romano, l’emergere del cristianesimo nel Levante, il dominio dello zoroastrismo in Persia e la mescolanza di induismo, buddismo mahayana e giainismo nel subcontinente indiano. Il sito presenta una barra laterale con una cronologia, articoli di Wikipedia pertinenti e collegamenti ad altri media come i documentari. Chronas è stata fondata da due sviluppatori con sede ad Anversa nel 2018.

Con sede a Barcellona e fondata nel 2017, la missione di BeChallenge è trasformare i problemi del mondo in sfide. Sulla sua piattaforma di apprendimento collaborativo basata su una sfida, gli insegnanti possono organizzare discussioni, materiali e creare lezioni per gli studenti. Per una lezione tipica, l’insegnante divide una classe in gruppi di quattro, stabilisce un obiettivo o un’attività di apprendimento e fornisce materiali online. I team lavorano quindi in modo indipendente sull’attività per produrre una risposta o una soluzione, e alla fine della sfida, votano per assegnare un premio alla squadra con la migliore risposta, dando reciproco feedback. La piattaforma salva il lavoro degli studenti, gestisce il voto tra i team e conserva commenti e valutazioni degli insegnanti.

Con sede a Praga, Brainio è una piattaforma per la costruzione di una conoscenza permanente. Ti aiuta a lavorare visivamente combinando il potere delle mappe mentali e delle note. In questo modo ti aiuta a mantenere le tue conoscenze strutturate e a diventare un esperto nelle materie che stai imparando raccomandandoti contenuti online tramite i suoi algoritmi AI. La piattaforma aiuta anche a mantenerti concentrato e condividere le tue conoscenze e collaborare con gli altri in tempo reale. Appena fondato nel 2018, il sito web è ancora in beta.

Cerebrum Matter è una startup di Manchester che cerca di promuovere un invecchiamento sano e di prevenire o almeno mitigare i sintomi della demenza, come la malattia di Alzheimer. Il suo prodotto principale, COSMA, funziona stimolando il cervello attraverso una serie di moduli che includono un mix di giochi (ad es. Esercizi e puzzle) e attività (ad esempio esercizi di meditazione e concentrazione) mirati a trattare i primi sintomi della demenza. Cerebrum Matters sta attualmente organizzando prove cliniche per stabilire l’efficacia di COSMA.

Chi ha detto che l’apprendimento non può essere divertente? Beducated offre corsi online progettati per stupirti tra i fogli. I fondatori hanno creato Beducated “perché l’educazione sessuale su Internet era … a dir poco … a dir poco”. Se volevi imparare qualcosa sul sesso e sulle relazioni, dovevi filtrare un sacco di immondizie: pillole che rendono il tuo pene più grande (non lo fanno!), consigli di appuntamenti truffa o insegnanti imbarazzati che mettono i preservativi sulle banane”. Beducated ha sede a Monaco e offre corsi specializzati per donne, uomini, coppie…

L’apprendimento delle lingue ha tutti i tipi di benefici, dal renderti più smart all’aprire nuovi mondi e culture. Langu collega studenti e insegnanti di tutto il mondo per lezioni di lingua online dal vivo. Gli studenti possono cercare il sito web della Ling per lingua, programma o livello. Per trovare l’insegnante giusto, gli studenti possono anche cercare per specialità (apprendimento per la vita, carriera o istruzione). Dopo aver selezionato un insegnante, gli studenti possono negoziare un momento che è buono per loro e fare un unico pagamento attraverso il sistema sicuro di Langu. Per l’istruzione, studenti e insegnanti possono connettersi attraverso Langu con video live e una lavagna virtuale. Langu è stata fondata nel 2016 e ha sede a Londra.

Con sede a Praga e fondata nel 2018, Duomly è una piattaforma di e-learning che offre corsi di programmazione. Duomly è principalmente focalizzato sulle aree più calde della programmazione, tra cui machine learning, blockchain e sviluppo web. Nella maggior parte delle lezioni di Duomly, gli utenti imparano la teoria mentre affrontano le sfide pratiche di codifica e gli esercizi. Il corso introduttivo di Blockchain di Duomly è attualmente gratuito per i registranti.

MentalUP è una piattaforma e app di apprendimento basate su oltre 60 giochi, con particolare attenzione agli studenti di livello K-12. Fornisce giochi pedagogici didattici e di sviluppo del cervello certificati per gli studenti, le loro famiglie e le scuole, concentrandosi sul miglioramento delle abilità mentali come l’attenzione, la memoria, il pensiero logico, la percezione spaziale visiva, la risoluzione dei problemi, la pianificazione e la concettualizzazione. Partner dello University College di Londra, MentalUP è già stato utilizzato da più di 250.000 studenti e può essere consultato su tablet, smartphone o sul web.

Developing Experts collabora con scuole di 14 paesi per offrire ai bambini lezioni coinvolgenti di scienze tramite una piattaforma di apprendimento online. Le lezioni sono tenute da esperti di università e imprese, che condividono le loro competenze. Developing Experts racconta quindi una storia con immagini e video mozzafiato, punteggiata da opportunità di discussione. Ogni lezione si conclude con semplici attività pratiche progettate per utilizzare i materiali che gli insegnanti hanno già a disposizione (o riescono ad ottenere facilmente), e bambini e genitori possono rivedere le lezioni a casa.

Con sede a Sofia, Coursedot è “il più grande mercato al mondo per la formazione”. La startup ha stretto partnership con 400 top fornitori di formazione globali e locali e ha una rete di oltre 2.200 istruttori IT certificati che sono aggiornati con le ultime tendenze IT e possono condurre corsi di formazione di qualità in vari argomenti e in più lingue. Coursedot for Business lavora a stretto contatto con dipartimenti di risorse umane e capi di team tecnici di tutte le dimensioni e tipi di organizzazioni per aiutarli a selezionare i corsi di formazione giusti per ottenere il massimo dai loro budget.

Traduzione dell’articolo “10 European startups that will make you smarter” di Mary Loritz, pubblicato in www.eu-startups.com il 9 Aprile 2019.

DOPO LA CINA ANCHE LA RUSSIA DI PUTIN AVRA’ UN INTERNET TUTTO SUO. RUNET VS CYBER-WAR

La Cina ha aperto la strada e ora la Russia di Putin sta provando a replicare. Il primo test generale per un sistema di intranet in territorio russo scollegato dalla rete internazionale è in programma a breve.

Il modello a cui ispirarsi è quello cinese della “great firewall”, ufficialmente per poter essere pronti a scollegarsi da internet in caso di cyber-war e avere un’altra rete a supporto, ma nella realtà sembrerebbe voler aggiungere potere al potere controllando il traffico online. Russa e Cina, anche se come membri della Governamental Advisory Committe (GAN) di ICANN possono votare le proposte avanzate per il “governo” di Internet, non hanno però ad esempio diritto di veto sulle decisioni della Internet Engineering Task Force (IETF), progettisti di rete che gestiscono il funzionamento di internet.

COME FUNZIONERA’ IL TEST GENERALE

Al momento del test tutti i collegamenti web del paese verranno disconnessi, siano essi imprese, privati od enti pubblici e trasmessi su una linea interna. Il progetto ha il consenso del presidente Putin che è già pronto con notevoli investimenti finanziari su nuovi server per l’intranet russo. Secondo quanto è scritto sulla bozza della legge Digital Economy National Program gli Internet service provider russi dovranno garantire l’autonomia dello spazio Internet russo (Runet) nel caso di rischio di una guerra straniera sul web.

Il traffico verrà reindirizzato verso punti di scambio controllati dall’ente di vigilanza sulle telecomunicazioni Roskomnazor con l’intento di bloccare contenuti non autorizzati tra utenti russi e l’esterno e gestire il 95% del traffico locale entro il 2020.

La Russia sta cercando di sopperire allo scarso approccio della tecnologia informatica nazionale e creare dei sistemi IT indipendente da quelle occidentali. Per la Federazione Russa staccarsi dalla dipendenza all’industria informatica estera incentiverebbe anche lo sviluppo socioeconomico del paese soprattutto su quei paesi in via di sviluppo.

L’assegnazione degli indirizzi IP e la gestione del sistema dei nomi di dominio di primo livello generico è affidato all’ICANN, situato in California. Anche se dal 2016 questo ente no profit non dipende più dal governo USA, la sede e il trascorso non convincono Putin che in caso di scontro armato pretende certezze di tutela sul web.

Le prove che la Russia di Putin fa sul serio è nel backup locale del Dns (Domain name system)testato già due volte, l’ultima lo scorso anno.

Si prevede che ad Aprile l’approvazione della legge non incontrerà ostacoli. Staremo a vedere…

GLI AGGIORNAMENTI FACEBOOK 2019: DALLE RECENTI NOVITA’ AI PROSSIMI ALGORITMI PER CUI TENERSI PRONTISSIMI

Siamo solo all’inizio del 2019 ma per Facebook gli aggiornamenti continuano incessantemente e quasi ogni giorno lancia una novità. Non perdiamoci in chiacchiere e vediamo quali sono le modifiche che sono state già effettuate e a cui dobbiamo prestare attenzione per non incorrere in inconvenienti, e quelle che ci dobbiamo aspettare nel futuro…prossimo ovviamente.

FB E LE FUNZIONALITA’ COMMERCIALI: DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Il primo punto da considerare è un chiarimento: gli aggiornamenti in questione riguardano soprattutto le funzionalità commerciali di Facebook e Instagram. Detto questo facciamo un passo indietro e vediamo dove eravamo rimasti:

·      Shopping nelle Instagram Stories: grazie a questa funzionalità gli utenti possono acquistare i prodotti cliccando sul prodotto così da essere portato allo shop online del brand in questione;

·      Gli annunci pubblicitari nelle Facebook Stories, venuti successivamente ad Instagram, hanno notevole successo e consente ai brand di arrivare agli utenti in modo diretto;

·      E’ stata aggiornata la sezione recensioni delle Pagine, in modo che l’utenza possa farne riferimento per sapere cosa aspettarsi da un servizio o un prodotto;

·      Anche le metriche degli annunci video di Facebook sono rimaste coinvolte dagli aggiornamenti, così da poter analizzare il feedback dell’utenza con maggiore precisione e permettere agli inserzionisti di muoversi con più sicurezza;

·      Già da qualche tempo è possibile testare l’impatto di una campagna pubblicitaria su Facebook;

·      Anche i tool per realizzare post e sponsorizzate accattivanti sono sempre in evoluzione. Interessanti sono ad esempio i video realizzati con l’utilizzo di foto caricate in differenti template;

·      Per quanto riguarda la gestione delle campagne, le Lookalike Audiences targetizzano il pubblico sulla base di comportamenti simili tra clienti e utenti online e offline.

·      L’aggiornamento ha riguardato anche il ROAS, lo strumento che misura l’efficacia delle campagne ads di fb attraverso l’analisi del ricavo lordo generato da ogni euro investito. Si parte dall’impostare un’offerta minima ROAS, ottimizzando così la campagna.

COME FB CONTRASTA FAKE NEWS E CYBERBULLISMO

Questi sono gli aggiornamenti degli ultimi mesi per le funzionalità commerciali, ma un breve accenno meritano anche i tentati passi avanti fatti da Zuckerberg per favorire i post che generano conversazioni e interazioni di sostanza anche per contrastare il fenomeno delle fake news e sensibilizzare contro il cyberbullismo:

·      E’ possibile scegliere quali post delle pagine preferite vedere ai primi posti del News Feed attraverso il “Mostra per primo”;

·      Negli Usa si sta sperimentando la formula per cui sono i follower a determinare la credibilità delle notizie e delle fonti. Da questi dati Facebook realizza una graduatoria e le testate più autorevoli vedono i loro contenuti pubblicati in evidenza. Pare che tutto ciò non stia avendo gli effetti sperati.

·      Per quanto riguarda le breaking news, oltre cinquanta editori a livello globale sono attualmente abilitati a classificare le proprie notizie di ultim’ora che compariranno in alto nel News Feed per un lasso di tempo.

·      La sponsorizzazione di alcuni contenuti sono stati limitati come criptovalute, sulla salute…

GLI AGGIORNAMENTI FB NEL CORSO DEL 2019

E’ ora il momento di elencare i principali prossimi aggiornamenti che Facebook intende realizzare:

·      Un importante aggiornamento tecnico sulle campagne pubblicitarie è previsto dal 27 Febbraio. Sugli annunci  in “Perché visualizzo questa inserzione?” gli utenti avranno la possibilità di vedere se sono inserite nel pubblico personalizzato di un’azienda per costringere chi realizza un annuncio pubblicitario ad utilizzare solo dati di utenti che hanno dato il consenso;

·      Da Settembre di quest’anno Fb, attraverso un nuovo algoritmo, proverà ad andare incontro agli inserzionisti sulla distribuzione manuale del budget che obbligatoriamente verrà impostato non più in Gruppo Inserzioni ma in Campagna. Sarà la piattaforma blu a distribuirlo sui Gruppi dal miglior risultato, per raggiungere l’obiettivo per il quale è impostata la campagna al costo inferiore;

·      Una funzionalità che stanno togliendo è la possibilità di stabilire manualmente il tempo di risposta della pagina e gli utenti saranno in grado di valutare se le risposte non arrivano tempestivamente.

 

I #10YEARSCHALLENGE DI FACEBOOK: COME IL SOCIAL BLU E’ CRESCIUTO DAL 2009 AD OGGI

Sui social spopola l’hashtag #10yearschallenge e gli utenti fanno a gara per mostrare sulla pagina del proprio profilo quanto fossero stati più belli, magri e spensierati dieci anni prima. Bei vecchi tempi, ma non per tutti! Se infatti si analizza come è cambiato il canale social più famoso al mondo, Fb, certamente sono evidenti le molteplici differenze sia nella veste grafica, sia contenutistica e di potenzialità. Senza fare riferimenti specifici alla modalità con cui gli algoritmi si siano susseguiti nel tempo, proveremo a fare un breve excursus delle evoluzioni del social blu dal 2009 sino ai giorni d’oggi, ricordando che Fb è ben più vecchio essendo nato nel 2004 per fare rete tra gli studenti di alcuni collage americani e divenuta una vera e propria piattaforma nel 2007.

 Cosa è cambiato dunque dal 2009 ad oggi? Riviviamo i punti salienti di ogni anno. Ricordate alcuni di questi passaggi storici del web?

2009

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Fb 2009

#10yearschallenge

·      Gli sviluppatori realizzano giochi virali;

·      Vengono condivise le informazioni pubblicate sulle pagine degli utenti;

·      Arrivano il tasto Mi piace e Condividi;

·      Vengono realizzate le fanpage

 

2010

·      Fb diventa una piattaforma professionale;

·      Entrano in gioco le chat per stimolare la comunicazione tra gli utenti;

·      Si possono ricercare o creare eventi;

·      Si insinuano i primi dubbi intorno alla protezione della privacy.

 

2011

·      Viene introdotta la timeline;

·      I profili diventano diari virtuali: compaiono le foto ricordo degli anni precedenti

 

2012

·      Si inizia a puntare monetizzazione con i primi post sponsorizzati, ma le aspettative non sono ancora quelle sperate.

 

2013

·      Nuova visibilità e valorizzazione per le immagini e un nuovo layout per il news feed (la veste grafica in realtà si rinnova ogni anno

 

2014

·      WhatsApp, app mobile di messaggistica, viene acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari;

 

2015

·       Ritocchino quasi impercettibile al logo;

·      Possibilità di inserire un Profilo video di 7 secondi;

·      Introduzione dell’opzione invio messaggio automatico, come “entro qualche minuto”, “entro un’ora”, per gli utenti che scrivono un messaggio;

·      Maggiore visibilità ai post pubblicati dagli amici, mentre le Pagine sono sempre più “invitate” ad investire budget;

·       Con gli Instant Article, gli articoli postati dal social network vengono letti in modalità fast e responsive;

·       Grandi novità sul fronte video: migliora la capacità di upload e sul News Feed acquisiscono sempre più rilevanza. Nascono i video a 360° e viene introdotto il live streaming per tutti;

·       Fb diviene sempre più uno strumento pubblicitario indispensabile per un’impresa tramite Annunci Slideshow, per creare annunci video da immagini statiche, Target di localizzazione in termini di chilometraggio.

 

2016

·      Bot di Messenger nella Pagina Facebook;

·      Canvas, per creare gratuitamente da “Strumenti di Pubblicazione” della Pagina Face;

·      La possibilità di usare caroselli diverse per ogni riquadro, video e slideshow nel post che apre la Canvas;

·      Nuova “Vetrina” per prodotti, vendita e pagamenti tramite Facebook;

·      La possibilità di impostare un account PayPal o Stripe per ricevere pagamenti, vendere dentro Facebook, taggare un prodotto all’interno dei post.

 

2017

·      Nel settore intrattenimento fa la sua comparsa Facebook Watch;

·      Nuove funzionalità per i gruppi su statistiche post e utenti più attivi, e la possibilità per gli amministratori di programmare i post;

·      Marketplace, dove vendere e acquistare prodotti, senza inserire l’annuncio in un gruppo

 

2018

·      Rafforzato il collegamento tra il profilo Instagram e la Pagina Facebook: quando ad esempio l’obiettivo della campagna pubblicitaria è “Interazioni”, si trovano anche quelli pubblicati su Instagram;

·      Plugin Chat Messenger nel Sito Web;

·      La possibilità di usare Messenger come chat di assistenza nel proprio sito web;

·      Ogni Pagina Facebook ha una voce “Informazioni e Inserzioni” dove monitorare le inserzioni pubblicitarie attive;

·       “Facebook Attribution” per Business Manager, con il fine di misurare l’efficacia della pubblicità.

Ovviamente questa è una breve semplificazione dei cambiamenti che hanno interessato Facebook in dieci anni e ci siamo divertiti nel far partecipare la piattaforma di Zuckerberg ad una sfida social di cui solitamente è promotrice dietro le quinte. Chi di spada ferisce, di spada perisce!

 

MANOVRA 2019: I BUONI PROPOSITI DEL GOVERNO PER IL RILANCIO DELL’INDUSTRIA 4.0 SPIEGATI CON CHIAREZZA A TUTTI

In questi giorni si è straparlato della Manovra e dei suoi provvedimenti per incoraggiare la rivoluzione digitale in Italia, ma non tutti hanno capito di cosa si tratta. L’Alsolved ha stilato un elenco per semplificare e chiarire i punti fondamentali.

Quando in Italia si sente parlare di “Industria 4.0 e Internet delle Cose” come opportunità per la crescita di piccole e medie imprese in molti sono ancora scettici e proiettano questa realtà nel futuro come se fosse una visione.

Diciamoci la verità, il nostro paese è ancora terribilmente indietro tanto che le stesse agenzie di digital marketing, rivolte al futuro per professione, devono in alcuni casi trattenere le proprie potenzialità per un mercato italiano non ancora in grado di comprendere a pieno il fenomeno web nella vita di tutti i giorni.

Pur riconoscendo questa lentezza di vedute, dovute all’incapacità di fare sistema, Marco Fanizzi, vicepresidente Enterprise Sales e Managing Director per l’Italia di Dell EMC, ha recentemente sostenuto con ottimismo che esistono delle grandi opportunità nel settore

dell’innovazione tecnologica “L’Internet delle cose sta già cambiando il modo di lavorare: negli Stati Uniti il 35% delle società di manifattura sta già utilizzando l’IoT, la sensoristica. Gli altri settori sono quelli della demotica, delle smart city e dell’healthcare in generale”.

E ancora “L’IoT nel 2016 rappresentava un mercato di circa 16 miliardi di dollari a livello mondiale. Per il 2023 è previsto che il mercato cresca fino a 200 miliardi di dollari, ed è sottostimato”. Un periodo in cui bisogna spingere sull’acceleratore visto che quello che chiamiamo futuro in altre realtà è già passato.

Secondo Maurizio Gardini, presidente di Confocooperative, bisogna puntare « a un investimento straordinario nella formazione e nell’istruzione partendo anche dai banchi di scuola. In Italia, solo l’8,3% dei lavoratori sono impegnati in programmi di formazione permanente, al di sotto della media europea del 10,8%».

L’importanza di una nuova cultura della formazione professionale è stata sottolineata anche da Marco Bussoni, presidente di Confesercenti: « Una formazione continua eviterebbe di fare investimenti sbagliati. Sono anni che presentiamo richieste, ma la risposta della politica è sempre che gli imprenditori paghino da sé. Questa è miopia, è necessario un processo culturale che porta ad acquisire le competenze».

Un report sulla percezione dei dirigenti riguardo all’avanzamento delle tecnologie 4.0 nelle imprese italiane stilato dalla società di management consulting Deloitte, rileva che solo il 18% degli investimenti è destinato allo sviluppo delle risorse umane, in contrasto con il dato globale del 40%. Secondo lo studio, la maggior delle risorse è destinata alle nuove tecnologie relative ai processi (59%), al supporto ai clienti (54%) e alla produzione (38%).

Questo è il quadro generale all’indomani di una manovra di bilancio 2019 in cui si è molto parlato di innovazione e tecnologie digitali. Non è questa la sede per aprire un dibattito politico e riteniamo importante solo spiegare a punti quali iniziative il governo ha intenzione di avviare per permettere all’Italia di decollare. I risultati si potranno analizzare solo in un secondo momento.

LA MANOVRA DI BILANCIO 2019 PER PUNTI:

Secondo la Manovra 2019 gli interventi sia per il piano Industria 4.0. che per Formazione 4.0 verranno rimodulati verso le piccole e medie imprese (Pmi). Di seguito elenchiamo gli obiettivi principali cui puntano i nostri amministratori:

·      Nel capitolo ”tecnologie emergenti” è scritto che si vogliono impegnare 45 milioni in tre anni, in aggiunta ai 40 milioni già stanziati per la sperimentazione in ambito “intelligenza artificiale, blockchain e internet of things”, per la sperimentazione delle tecnologie emergenti da parte del ministero dello Sviluppo economico».

·      In arrivo un voucher fino a 40mila euro per le Pmi che «vogliano avvalersi della consulenza di manager dell’innovazione per trasformare e migliorare il proprio business».

·      L’introduzione della «figura del “business angel” qualificato come soggetto che in maniera diretta o indiretta abbia investito almeno 40mila euro nell’ultimo triennio».

·      Al capitolo “start up e venture capital” si è parlato di 90 mln nei primi 3 anni per il Fondo Mise a sostegno del venture capital con la possibilità di autorizzare la cessione di Invitalia ventures a Cassa depositi e prestiti per creare un vasto fondo di venture capital pubblico per il sostegno e lo sviluppo delle startup e scale-up italiane.

·      E’ previsto che nell’ambito dei piani individuali di risparmio si possa investire in fondi di venture capital prevedendo una soglia minima del 5% degli investimenti qualificati.

·      C’è poi la previsione che «non meno del 15% delle entrate dello Stato derivanti dagli utili o dividendi delle società partecipate dovranno essere destinati ad investimenti in fondi di venture capital.

·      Per rendere attrattivo l’investimento in startup innovative, il provvedimento punta ad innalzare le soglie delle detrazioni fiscali previste dal decreto 179/2012 dal 30% al 40% per gli investimenti semplici e dal 30% al 50% nel caso di acquisizione dell’intero capitale sociale di una startup innovativa.

·      Sono stati stanziati anche oltre 200 milioni di euro per garantire l’adesione dell’Italia ad un progetto europeo per lo sviluppo della microelettronica che vedrà coinvolte importanti realtà industriali operanti in Italia.

·      I crediti di imposta sono fissati del 50% per le piccole imprese e del 40% per le medie, con un tetto di spesa annuale di 300.000 euro, del 30% per le grandi aziende con un tetto annuo di 200.000 euro.

CLOUD, TV 4.0, RADIO DIGITALE

·      Saranno incluse tra le spese agevolabili nell’ambito di Industria 4.0. i costi sostenuti per l’accesso a soluzioni in cloud.

·      80 milioni di euro in due anni saranno destinati all’acquisto di decoder e smart tv per i programmi di innovazione tecnologica e digitale Rai e 9 milioni per la creazione del ”Tecnopolo del Mediterraneo” con sede a Taranto.

·      Nell’ambito del tavolo Tv 4.0. istituito presso il Mise si è rivisto il piano di refarming della banda 700, fondamentale per lo sviluppo del 5G, senza che i cittadini dovranno cambiare le antenne per la ricezione dei canali Rai regionali.

·      Tra i provvedimenti decisi, anche la destinazione di frequenze dedicate per lo sviluppo della radio digitale.

Per chiarire quanto detto in questi giorni, abbiamo voluto semplificare in punti le decisioni prese dal “tavolo” per incoraggiare la rivoluzione digitale in Italia.  E’ ovvio che per dare un senso a incentivi e agevolazioni e far sì che tutti questi provvedimenti abbiano frutti duraturi, è necessaria una rivoluzione nella mentalità imprenditoriale e politica, dando priorità alla formazione digitale di intere generazioni, dalle più giovani alle più mature ancora a lavoro.

COME FARE I REGALI DI NATALE SENZA STRESS CON UN CLICK

Il web può allietare il momento che fa arrivare esasperati alla Vigilia: la ricerca dei regali.

Il conto alla rovescia per fare i regali di Natale è iniziato e noi vogliamo darvi qualche dritta per vivere l’atmosfera natalizia con serenità senza dover rincorrere un’idea nel traffico impazzito o nei negozi affollati.

Partiamo dal primo motivo di ansia natalizia: quale regalo a chi?

Facebook ha pensato di facilitare questo aspetto con un la condivisione con i propri contatti della lista regali, ossia dei contenuti salvati. Come funziona?

Basta andare nella sezione Elementi salvati e creare raccolta diverse sulla base del contenuto nominandole. Condividendo la raccolta puoi aiutare amici e parenti a scegliere il regalo che fa per te e viceversa…dopotutto a Natale siamo tutti più buoni!

Quindi nomina e condividi la tua cartella “regali di Natale” e condividila manualmente con chi vuoi dal sottomenu elementi salvati.

Pensi sia troppo sfacciato o spudorato? No, è pratico e utile. Così non sarai più costretto a ricevere l’ennesima candela mai usata o il bagnoschiuma dal profumo che non ti piace.

QUALCHE IDEA SFIZIOSA PER I REGALI DI NATALE

Forse siamo stati troppo ottimisti, perché sappiamo che la situazione descritta in alto non è alla portata di tutti, tra parenti attempati e amici che usano Fb solo per divertimento, senza conoscerne le potenzialità.

Non allarmatevi, ecco di seguito una letterina di Natale con una lista sfiziosa di regali per tutti i gusti da acquistare online, prezzo medio 30euro:

·       A chi non piace essere massaggiato? Nessuno! Massaggiatori Elettrici per sollievo dal dolore muscolare https://goo.gl/97k69K

·      Se sapete di amici che partono per Capodanno potete regalargli un Tour cittadino o tematico tramite la app Local Freddie, prenotando con un “amico” del posto, schedato,  un giro in città.

·      Siete certi che a vostra cugina piacciono i musei? Su www.musement.com potete acquistare gift card per ben 450 città del mondo anche a tema;

·      Sempre per gli amanti dei viaggi lunghi e wild, lo spazzolino con il dentifricio incorporato è utilissimo;

·      Un crema per il viso naturale personalizzata,  i cui ingredienti e profumi li scegli tu su www.hekatecosmetics.com;

·       Per gli amanti degli sport invernali una maschera da Sci Protezione UV400;

·       Sempre per gli sportivi le Calze a Compressione Graduata;

·       Proseguendo sul filone dello stare in forma, un’altra idea interessante è l’Orologio Cardiofrequenzimetro Impermeabile e Pedometro per Android e iOS;

·       Per chi ama la musica si può optare per le cuffie Stereo Wireless o per gli Auricolari Bluetooth Wireless. Si potrebbe anche regalare l’album dell’artista preferito su Itunes;

·      Questo è il regalo perfetto per il mio compagno, il portachiavi collegato ad un’app che ritrova gli oggetti, come Filotrack, ma ce ne sono di tante marche;

·       Invece la bilancia digitale con app è a malincuore il regalo adatto a me, controlla la composizione corporea con indicazione di Peso corporeo e Grasso Corporeo;

·       Avete amici con bimbi appena nati? Regalate il kit porta foto e impronte di mani e piedi;

·      Per zia un bracciale davvero prezioso perché utile per la salute, Amyko, collegato allo smartphone, carica le nostre informazioni sanitarie, ricorda di prendere i medicinali;

·      Su www.svinando.com potrete scegliere vini d’eccellenza e artigianali per gli amici che amano il vino;

·      E vabé, ci sono anche i parenti che si vedono una volta all’anno e di cui non si sa nulla. Un regalo potrebbe essere un carica batteria portatile senza infamia e senza lode;

·      Infine per gli amici più artistici, quelli che sanno sempre dove trovare cose bizzarre, si potrebbe pensare o ad una matita portamine che non si consuma mai in diverse tipologie di legno oppure ad una lampada di carta con 80 fantasie stampate;

Ovviamente di idee particolari a prezzi contenuti ce ne sono un’infinità. Scriveteci i regali più curiosi trovati sul web a info@alsolved.com con oggetto LA MIA IDEA REGALO DI NATALE così da incrementare la lista e aiutare chi è ancora in alto mare.

 

I 7 ELEMENTI NECESSARI PER RENDERE PROFESSIONALI I VIDEO DALLO SMARTPHONE

Android o IOS se ben accessoriati si prestano per trasformare un semplice utente in un professionista delle riprese

In quanti si rendono conto di avere tra le mani non solo un cellulare tecnologico, ma un vero e proprio strumento di lavoro? In diversi articoli abbiamo già sottolineato quanto lo smartphone sia diventato un supporto da prendere realmente in considerazione qualsiasi sia l’approccio che si ha sul web. Ebbene, in questa sede vogliamo darvi gli strumenti per un utilizzo professionale del cellulare prendendo in considerazione 7 elementi:

·      I rig

·      Gli stabilizzatori

·      Le lenti

·      L’audio

·      La luce

·      Memoria

·      Batteria

Prima di sviscerarli uno per uno, dobbiamo provare a rispondere ad una di quelle domande da un milione di dollari che tutti si fanno nella vita: Meglio Iphone o Android? Dipende dall’utilizzo che se ne fa. Ovviamente entrambi sono strumenti validi ma la domanda che ci siamo posti è in relazione ad un utilizzo professionale per cui, se il primo ha l’apparente svantaggio di essere costoso, il secondo non integra come Apple software e hardware, ma ha diversi produttori di hardware. Tradotto se chi possiede un Android ha delle problematiche probabilmente dovrà risolversele per conto suo, chi possiede un Iphone condivide gli stessi pregi e difetti tecnologici degli altri stessi smartphone.

Detto ciò passiamo ad analizzare i 7 accessori che consigliamo di avere a portata di mano con il proprio cellulare.

Il rig

Cos’è un rig, si staranno chiedendo in molti? Abbiamo sottolineato più volte che riprendere con il cellulare in verticale è giusto per social come Instagram, mentre per altre piattaforme l’ideale è l’orizzontale per evitare le bande nere in alto in basso.  A tal proposito i rig, di diversa struttura e costi, sono gabbie ergonomiche per la camera con diversi punti di aggancio per attrezzature extra come lenti, microfono, faretti, cavalletto. A seguire alcuni rig dal più economico in su:

Un semplice selfie stick

Ulanzi circa 20 euro

Shoulder Pod circa 80 euro

Beast grip circa 180 euro

DreamGrip circa 200 euro

Il cavalletto

Al rig si associa un cavalletto con diverse funzioni e prezzi, come il Joby Mobile Rig a circa 100 euro, a cui si può attaccare la GoPro e altri accessori.

Lo stabilizzatore

Lo stabilizzatore giroscopico è un supporto dinamico, non statico come il cavalletto, e può essere meccanico od elettrico. Le marche migliori sono Osmo, Zhiyun, Tiffen e permette la realizzazione di immagini stabile e fluide seppur in movimento in condizioni di camminate, corse, su percorsi non lineari. Per capirci, uno stabilizzatore sarebbe ideale per riprendere la scena di Rocky che si allena a Philadelphia sulla scalinata.

Le lenti

Per ottenere un effetto professionale è necessario dotare il nostro smartphone di ottiche che, a seconda della situazione, rappresentino al meglio la scena da riprendere. Non basta dunque la visuale che il nostro cellulare ci offre di default, ma servono ottiche aggiuntive, come quelle sferiche della Olloclip, che diano un effetto simile alla visione umana a grandangolo. Esistono anche delle app capaci di riprodurre questi effetti, ma solo per Iphone dal modello 7Plus in su e per alcuni Android.

L’audio

Esistono due tipologie di audio, ambiente e voce. Senza dilungarsi troppo su un settore tanto importante quanto ampio, per un audio ambiente pulito, adatto anche al face to face, senza la necessità di microfoni gelato o pulci, vi consigliamo microfoni come:

– Rode video micro microfono direzionale compatto a 69 euro (ma si trova anche scontato) a cui bisogna associare il cavetto per smartphone a 11 euro;

– Per chi vuole risparmiare ci sono molti altri modelli, uno su tutti Boya microfono cardioide shotgun universale a 40 euro circa.

Altrimenti per le interviste basta nascondere tra le mani gli auricolari del cellulare lasciando scoperto il microfono da posizionare poco più in basso rispetto alla bocca dell’intervistato.

La luce

Non si può rinunciare a girare un video solo perché è inverno o sera. La luce non deve mai mancare ed è per questo che sul vostro rig potete montare i faretti che illuminano la scena quando la luce non è sufficiente. Anche in questo caso i prezzi variano e partono da circa 20 euro. Una premessa è doverosa: sempre meglio utilizzare la luce naturale nella migliore posizione, la luce artificiale deve essere usata solo quando necessario.

Memoria

Sandisk, Kingston, Lexar, Verbatim, sono le marche a cui affidarsi per acquistare memorie esterne collegabili con la loro app per poi trasferire i dati sul pc via usb. Chi possiede un Android rispetto a chi ha un Apple può contare sulla scheda di memoria, il che non è poco.

Batteria

Per tutti gli smartphone la regola è la stessa: dotarsi di una batteria che abbia almeno due cicli di carica e ovviamente, a seconda delle esigenze, di più.

Noi di Alsolved non ci stancheremo mai di dirlo: i video sono indispensabili e lo saranno ancora di più nel futuro prossimo. Quindi per qualsiasi ulteriore informazione sull’argomento o la realizzazione di un video di presentazione della vostra azienda contattateci!

 

AMAZON FA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL BLACK FRIDAY CON TANTE OFFERTE. COME RISPONDONO I COMPETITOR?

Il 23 Novembre 2018 si avvicina ma Amazon arriva prima con sconti da non lasciarsi sfuggire. Unieuro e Alsolved lo seguono. Altri invece aspettano lo scoccare della mezzanotte

Il Black Friday è alle porte e a farci sentire odore di sconti nell’aria è la piattaforma e-commerce più famosa e attiva al mondo, Amazon, che non aspetta il fatidico 23 novembre per offrire prodotti a prezzi stracciati. Il colosso di Jeff Bezos a già iniziato il conto alla rovescia mettendo online diverse offerte vantaggiose suddivise in settori, dai videogiochi agli elettrodomestici, dai libri alle cialde per il caffè. Sul link del Black Friday di Amazon è possibile monitorare le offerte anche se l’apocalisse degli sconti sarà proprio il venerdì nero a cui è necessario arrivare preparati se si vogliono fare affaroni.  Come? Vediamo i passaggi necessari per acquistare prima degli altri i prodotti in offerte Lampo, Offerte in Vetrine, Offerte in Anteprima Prime, Offerta del Giorno Prime.

AMAZON PRIME, LE PORTE PER IL PARADISO DEGLI SCONTI

L’esclusiva possibilità di comprare con 30 minuti di anticipo, non solo per il Black Friday ma per le offerte lampo in generale, è data solo agli abbonati ad Amazon Prime, che con una spesa annuale di 36 euro o mensile di 4,99 euro, permette all’utente di ricevere il proprio pacchetto Amazon in un giorno lavorativo senza costi aggiuntivi di spedizione. Quindi il consiglio per chi è determinato ad avere sconti fino al 70% in meno del prezzo iniziale è iscriversi a Prime e associarvi un metodo di pagamento valido in piena sicurezza. Ovviamente le offerte sono accessibili anche a chi ha un account standard ma le possibilità ad esempio di fare i regali di Natale in tempo si abbassano dal momento che per alcuni prodotti è fino ad esaurimento scorta. Per gli indecisi ecco la chicca: il primo mese di prova di Amazon Prime è gratuito ed entro 30 giorni è possibile disattivarlo.

Tra i brand che offriranno delle promozioni tramite la piattaforma troviamo Canon con sconti anche del 40% su fotocamere e obiettivi, Amazon stesso, con uno sconto del 30% sui suoi prodotti Amazon Basics, Find e Happy Belly, Garmin per smartwatche, computer per biciclette e navigatori, ancora, tv Samsung Uhd curvi da 49 e 55 pollici e molto altro.

Per chi non dovesse riuscire ad accaparrarsi l’oggetto desiderato, c’è l’opzione «Aggiungiti alla Lista d’attesa» per coloro che hanno inserito il prodotto nel carrello senza acquistare.

IL BLACK FRIDAY NON E’ SOLO AMAZON

Ovviamente a partecipare al Black Friday non è solo Amazon, ma tutte le realtà commerciali che si occupano dello smercio di prodotti ma anche di servizi. Vediamo alcuni esempi:

·      Unieuro ha già scontato 154 prodotti anche fino al 60 per cento, tra questi troviamo Samsung Galaxy S8 da 649 a 369, la smart Tv Samsung Qled da 2.599 euro a 1.199, la macchina del caffè DeLonghi da 599 euro a 299 euro o la Canon 2000D, da 519 euro a 349;

·      MediaWorld, Euronics, Ikea pubblicizzano prodotti in offerta ma aspettano lo scoccare della mezzanotte del 22 novembre per lanciare il loro Black Friday;

·      Per chi vuole approfittare degli sconti e programmare un bel viaggio Ryanair anche quest’anno offrirà voli a prezzi molto bassi, a partire da 19,90.

E SOPRATTUTTO IL BLACK FRIDAY E’ ALSOLVED

Alsolved lancia il suo Venerdì nero con delle offerte imperdibili per i suoi servizi digital: Gestione pagine solcial, sito web, Seo, Google Ads, video, blog. Di cosa ha bisogno la tua azienda? Il Black Friday di Alsolved ha la risposta che fa per te!

 

5 APP PER REALIZZARE VIDEO PER TUTTI I GUSTI: PROFESSIONALI, CARTOON, CINEMATOGRAFICI, ADATTI AI SOCIAL

I video sono il presente e il futuro della comunicazione, il biglietto da visita per la propria azienda.

Non ci stancheremo mai di dirlo. Il video è il presente della comunicazione ma soprattutto il futuro e v’invitiamo a tenervi pronti e a saper gestire questo strumento a proprio vantaggio. Abbiamo affrontato il tema delle immagini in movimento diverse volte sul nostro blog, ma crediamo sia utile presentare alcune tra le migliori App esistenti per realizzare video adatti ad ogni situazione e soprattutto indispensabili per presentare le qualità di un’azienda.

ENTRO IL 2020 I VIDEO RAPPRESENTERANNO IL 75% DEI DATI MOBILE

Non è più un mistero che l’accesso alla rete su mobile abbia di gran lunga superato il pc  e il tablet. È per questo che sia su Android che su IOS è possibile non solo visionare video con estrema facilità e su qualsiasi piattaforma social, ma anche scaricare app per editarli e modificarli. Ne abbiamo selezionate cinque, ognuna delle quali pensate per una situazione:

·      iMovie per un video stile hollywoodiano. Con i trailer di iMovie, scegliendo un modello tra horror, storico, viaggio e molti altri e inserendo il logo, il titolo e il cast, si realizza un vero e proprio minifilm da condividere tramite messaggi o pubblicali direttamente su Facebook e Vimeo, o caricali su YouTube nella risoluzione 4K.

·      Filmic Pro, per registrare le scene che abbiamo in mente non basta la semplice videocamera del cellulare. La messa a fuoco, la velocità di registrazione, lo zoom, la riduzione del volume, bloccare l’esposizione, sono elementi necessari per realizzare video accattivanti. Ecco dunque che Filmic Pro rende i propri video dei prodotti quasi professionali.

·      VideoShop è un’app adatta per creare inserzioni accattivanti per i social, in particolare Fb, e modificare i video senza dover essere un professionista. Se il video è verticale si può trasformare in una dimensione quadrata, perfetta per la sezione Notizie. Attraverso lo strumento “Applica” si può sovrapporre l’immagine di un logo a sfondo trasparente, pensato per promuovere l’azienda.

·      ShotPro utile per sceneggiatori e registi offre una pre-visualizzazione di storyboard in 3D così da avere notevoli risparmi sui costi di produzione. Divertente anche per gli appassionati di cinema, anche se il prezzo di acquisto è 43,99euro.

·      Quik: Selezionando un massimo di 200 tra foto e video preferiti, l’app in pochi secondi sceglie i momenti più belli e aggiunge effetti, transizioni e oltre 100 brani musicali gratuiti o presenti nella libreria iTunes. Inoltre si possono importare musicje da iCloud Drive, Dropbox, Google Drive, Box e altri canali. Le grafiche possono essere ulteriormente personalizzare con testi e altro e si può scegliere tra 26 stili di video, a cui si adattano carattere, filtri ed effetti grafici. Altro elemento utile è il formato del video che può essere cambiato per condividerlo anche sui social. I video sul rullino vengono salvati nel formato HD1080p o 720p.

Per ulteriori informazioni o se vuoi realizzare il video della tua azienda contatta l’Alsolved!

 

COPYRIGHT ONLINE ISTRUZIONI PER L’USO. COME FACEBOOK, GOOGLE E YOUTUBE TUTELANO IL DIRITTO D’AUTORE

 

Con il copyright digitale non si scherza più.  Se finora qualcuno ha pubblicato online  immagini o testi protetti dal diritto d’autore con leggerezza, ora l’Autorità Garante delle Comunicazioni ha dichiarato apertamente guerra a chi trasgredisce la legge su Internet.

L’articolo 2 della legge europea 2017 conferisce all’Agcom poteri più ampi e la possibilità di adottare provvedimenti duri nei confronti di chi viola il copyright.

Come?

·      Prima dell’intervento dell’Autorità, i soggetti accusati di aver violato il copyright  possono rimuovere volontariamente l’oggetto della contesa;

·      La rimozione delle opere digitali deve avvenire entro tre giorni dalla notifica dell’ordine;

·      Passati tre giorni dalla denuncia dell’avvenuta violazione si possono adottare provvedimenti cautelari;

·      L’Agcom ha sette giorni per decidere il da farsi se a seguito delle misure adottate viene presentato un reclamo.

La direttiva sul copyright era nata per tutelare autori che pubblicavano online video, immagini, testi il cui contenuto veniva troppo spesso violato. Attraverso l’articolo 13 le piattaforme digitali sono chiamate a controllare che i contenuti non vengano copiati in modo irregolare, bloccandone la diffusione e rimuovendoli.

COME I COLOSSI DEL WEB TUTELANO LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE

Youtube è un esempio di come avviene questo procedimento: tramite un Content ID, vengono identificati automaticamente ed eliminati video e musiche protette da copyright o, in alternativa, viene visualizzato con la pubblicità. La piattaforma mette inoltre a disposizione un modulo attraverso cui inviare una notifica di rimozione. Cosa fare invece se si riceve? Rimuovere o sostituire la musica o il video, oppure, se si fa parte del Programma partner di YouTube, si può coinvolgere il titolare dei diritti al guadagno. Ovviamente nel caso in cui si possiedono i diritti per usare contenuti in questione o si ritiene di non aver usato opere digitali protette da copyright si può procedere con una contestazione.

 

A dare il buon esempio si è accodato anche Facebook, autoregolamentandosi per segnalare la diffusione illegale di opere digitali protette da copyright attraverso una semplice domanda iniziale:

Quale diritto è stato violato?

1 Diritto d’autore

2 Marchio

Questa forma di proprietà intellettuale viene tutelata anche da Google che attraverso un esame del post, l’immagine o il video segnalato deciderà se bloccarlo, rimuoverlo o limitarlo, senza necessariamente una richiesta legale. Anche in questo caso basta compilare un modulo con le informazioni necessarie e, a seguito di accertamenti, si procedere nel più breve tempo possibile.

A COLPI DI ADS. COME MICROSOFT USA LINKEDIN PER COMPETERE CON GOOGLE ADS NELLE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

Mentre Google Ads si allarga, un’altra interessante opportunità per le aziende viene da Bing Ads

Il passaggio da Google Adwords ad Ads ha portato diverse novità ed aggiornamenti nel settore delle inserzioni pubblicitarie con l’obiettivo di facilitare e incoraggiare una comunicazione sempre più reattiva tra azienda e cliente. Già in uno degli ultimi articoli abbiamo sottolineato l’importanza della messaggistica di testo per i social Fb Ads, Instagram e Whatsapp business, e Google non si fa certo parlare dietro e sfrutta un terreno fertile che vede i due terzi di chi possiede un cellulare utilizzare i messaggi per più di cinque volte in un giorno.

La semplificazione relativa alla gestione degli annunci click-to-text verrà realizzata a breve e consiste nella possibilità da parte del cliente di contattare l’azienda con sms cliccando sull’annuncio. Attraverso il bottone “texting” si paleserà un box precompilato per chiedere informazioni all’inserzionista senza l’obbligo di lasciare il numero di telefono, ma tramite email, potendo anche programmare per posta elettronica un avviso automatica al cliente del tipo “vi ricontatteremo il prima possibile”.

A tale servizio Google aggiunge un miglioramento anche nell’analisi delle visite al negozio che ad oggi sono basate sui dati degli utenti che hanno attivato la notifica delle posizioni, senza però poter individuare gli accessi al negozio da quelle ai siti web, clic sugli annunci, impression.  La novità consiste nell’attribuzione di una posizione attraverso i big data individuando keywords, annunci e campagne pubblicitarie con i migliori risultati.

BING ADS SFIDA GOOGLE ADS CON LINKEDIN

Di fronte alle continue innovazioni di Big G. in campo advertising, anche Microsoft sembra essersi data una svegliata attraverso la propria piattaforma pubblicitaria.

Stiamo facilitando l’utilizzo per i nostri clienti attraverso la piattaforma Bing Ads con strumenti familiari di creazione e gestione delle campagne”.

Si esprime così David Pann, general manager di Microsoft Search Advertising, all’indomani dell’annuncio negli Stati Uniti della strategia di Bing Ads di usare i dati di quasi 580 milioni di utenti di Linkedin per puntare sulla massima performance delle campagne pubblicitarie social dei clienti. Le informazioni che verranno prese in considerazione sono azienda, occupazione e settore in cui si opera e i profili verranno targettizzati con più precisione e solo su annunci di testo, acquisti e prodotti di ricerca Bing.

La nuova integrazione di LinkedIn punta a rappresentare una valida alternativa per gli operatori del marketing e gli inserzionisti, ottimizzando la selezione degli annunci, i prezzi, le previsioni di clic e di conversione ed ordini.

Nonostante gli sforzi che Microsoft mette in campo, la strada verso il successo ottenuto da Google Ads è lunga e complicata.

GOOGLE ADWORDS ADDIO: LA NUOVA PUBBLICITÀ ONLINE DI GOOGLE SI CHIAMA ADS

Google Adwords lascia il posto ad Ads per una nuova Era Digitale. A vent’anni dalla sua nascita, Big G rinnova la piattaforma per la pubblicità online e aggiunge servizi utili e funzionali.

Le novità in casa Google mettono carne sul fuoco alle attese di questi mesi, tanto che gli annunci Adwords concludono l’estate con qualche chilo in più implementando un terzo titolo e una seconda descrizione rispetto il recente passato.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali saranno i cambiamenti e le nuove funzioni che si potranno applicare sugli annunci delle campagne Search con la nuova piattaforma ideata da Google.

IL MACHINE LEARNING IN GOOGLE ADS

Il motore di ricerca più cliccato al mondo come sempre si è adattato alle abitudini degli utenti che per il 97% accedono dal mobile e ha formulato la migliore soluzione di annunci per ogni schermo anche sulle campagne solo rete di ricerca.

L’idea è quella di sfruttare il machine learning per realizzare l’annuncio più pertinente possibile per ogni query di ricerca. In che modo?

Basterà fornire al sistema 15 titoli e 4 descrizioni e Google si occuperà di assemblare il testo in più combinazioni di annunci per dare diverse soluzioni a seconda delle parole ricercate. L’unica accortezza è inserire più titoli e descrizioni che non contengano frasi ripetute o simili perché ciò limiterebbe le capacità del sistema di generare una varietà di testi.

Si stima che questi annunci porteranno un aumento dei clic del 5-15% rispetto agli annunci standard della rete di ricerca.

Questi nuovi annunci non solo saranno pertinenti, ma anche più estesi e visibili visto l’aumento dello spazio a disposizione per trasmettere il proprio messaggio.

Gli annunci potranno mostrare tre titoli invece di due e due campi per la descrizione. Circa il 90% in più di testo rispetto a quelli attuali!

Inoltre se si vuole mostrare un contenuto in tutti gli annunci, suggeriamo di bloccarlo nella posizione del 1 o 2 titolo e nel 1 campo di descrizione.

Bloccando due o tre titoli e descrizioni (non di più) saranno visibili in una specifica posizione, impedendo alle altre varianti inserite di essere mostrate in quello spazio.

Per sopperire alla possibile mancata disponibilità immediata degli annunci adattabili per tutti gli inserzionisti di Google Ads, BigG ha deciso di applicare il vantaggio di una maggiore estensione sugli annunci di testo esistenti.

Difatti già a partire dalla fine di Agosto nella maggior parte degli account è possibile modificare i vecchi annunci e realizzare degli annunci di “testo esteso”. Questi sono degli annunci dal formato extra, dove è già possibile implementare manualmente in maniera facoltativa un terzo titolo e una seconda descrizione. La grande sfida di Google sarà sfruttare il machine learning per migliorare il rendimento degli annunci della rete di ricerca e aumentare il coinvolgimento degli utenti.

LE ALTRE NOVITÀ DI GOOGLE

Ma le news di Google in termini di advertising non finiscono qua e il 2018 darà altre grandi soddisfazioni agli inserzionisti tra cui:

  • la velocità del caricamento della pagina diventa importante per le metriche di Google Ads;
  • la semplificazione delle campagne local;
  • la precompilazione automatica delle landing page;
  • l’accesso diretto agli stock online e al negozio fisico, attraverso l’integrazione tra Ads a Shopify.

Quindi Google a piccoli passi si sta preparando per attuare una grande rivoluzione. In pratica automatizzando le attività più ripetitive e meccaniche, si potranno concentrare le risorse umane su mansioni più redditizie, come la pianificazione delle strategie.

Così sempre più rapidamente si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati!

 

COME FUNZIONANO WHATSAPP, MESSANGER E INSTAGRAM DIRECT PER IL BUSINESS.

Il contatto diretto con i clienti per un’azienda è un’opportunità da non lasciarsi scappare

Whatsapp, Messanger e ancora il poco conosciuto Direct di Instagram rappresentano la triade della messaggistica che il gruppo Facebook  ha realizzato per il business. Già, perché se pensiamo che oggi il 67% della popolazione utilizza questa tipologia rapida di scrittura per comunicare, è ovvio che chi ha un’azienda non può rimanere indifferente, avendo un’opportunità in più per fidelizzare con potenziali clienti.

I messaggi della Pagina Facebook mettono in contatto diretto le persone che prima di fare un acquisto vogliono delle informazioni convincenti, necessitano di spiegazioni approfondite su un servizio o prodotto o di assistenza. Rispondere rapidamente all’utenza può fare davvero la differenza. Nielsen ha recentemente reso noto un sondaggio per  cui il 53% delle persone è più disposto ad acquistare da un’impresa che ha attivo il canale della messaggistica, mentre si conta che ogni mese persone e aziende si scambiano circa 2 miliardi di messaggi.

Con Messenger, Whatsapp business e Direct di Instagram è possibile rispondere ai clienti in modo rapido e comodo tramite pc o mobile da ovunque e in qualsiasi momento.  Certamente tra le impostazioni è possibile programmare dei messaggi automatici, come quello di benvenuto o “Buonasera, in questo momento il negozio è chiuso, vi ricontatteremo a breve”, ma è importante anche comunicare con gli utenti con continuità ed espressività, dando l’impressione di parlare con delle persone e non delle macchine.

Per quanto riguarda Whatsapp Business, tre sono le idee di partenza: semplicità, affidabilità, rapidità e sicurezza. In questo ultimo caso il team del social ha lavorato per conservare e proteggere le informazioni che si scambiano gli utenti attraverso una criptografia che permette solo a chi legge e invia il messaggio di vedere cosa si scrive

In Italia 4milioni di piccole e medie imprese danno lavoro a 12milioni di persone e sono in contatto con il 66% delle persone. Il 52% delle aziende ha incrementato le vendite da quando a Gennaio da Whatsapp si è passati alla versione business.

Basta creare una pagina di profilo della propria attività geolocalizzata sulla mappa e, dopo che il team del social ha verificato la veridicità e validità dell’impresa, il badge grigio visibile da tutti diventerà verde per rassicurare il cliente. Anche in questo caso, come per Messanger, si possono impostare messaggi automatici, come il benvenuto o di assenza perché l’attività è chiusa, o scegliere a chi inviarli e a chi no o ancora, attraverso un codice da copiare e incollare inviare messaggi rapidi preimpostati senza il bisogno di riscriverli.

Ancora, con Whatsapp Business di possono organizzare i contatti con etichette per dividerli in maniera logica sulla base della categoria di appartenenza. E’ possibile gestire statistiche, controllare se la strategia di mercato funziona, quali messaggi vengono più letti. Attualmente oltre 3milioni di persone lo usano ma questo è un dato fortemente in crescita.

Instagram Direct è invece il futuro della messaggistica business. I direct sono molto semplicemente i messaggi privati che dal 2013 tutti si possono inviare privatamente tramite il simbolo dell’aeroplano di carta, ma per rendere lo strumento utilizzabile a fini aziendali con tutte le funzionalità necessarie bisogna ancora attendere un po’. Nel frattempo occhi aperti!

 

DUE INTERNET, UNA RETE DECENTRALIZZATA E DATI GESTITI SOLO DAGLI UTENTI. ECCO COME CAMBIERA’ IL WORLD WILD WEB

“Penso che lo scenario più probabile non sia quello di una frammentazione, ma piuttosto di

una biforcazione tra un’internet a guida cinese e una non-cinese guidata dagli Stati

Uniti. (…) Penso che vedremo dei nuovi prodotti e servizi fantastici arrivare dalla Cina. Ma c’è

il pericolo concreto che assieme a questi arrivi anche un diverso regime, fatto di censura,

controlli, ecc.”.

L’ex ceo di Google, Eric Schmidt, si è recentemente tolto qualche sassolino dalla scarpa

aprendo un dibattito sullo scenario futuro della possibile separazione della rete a seguito

della diffusione del progetto Dragonfly, il motore di ricerca costruito esclusivamente per la

Cina in cui Big G vorrebbe tuffarsi per le potenzialità economiche del mercato cinese.

“Una internet separata, con cui il governo cinese può fare tutto quello che vuole, è molto più

pericolosa di un motore di ricerca separato o delle restrizioni imposte ai social media”, scrive

per esempio Futurism. “I firewall possono essere penetrati e i server possono essere

hackerati, ma una rete completamente separata taglierebbe fuori il popolo cinese, e gli

attivisti potrebbero trovarsi ancora una volta abbandonati a loro stessi”.

In realtà temere che con “due internet” bisognerebbe dire addio ad una rete globale, senza

proprietari e per tutti coloro che possiedono una connessione, è fuorviante perché le cose

stanno già così visto il vincolo da parte dei Governi a cui i colossi Google, Apple,

Facebook, Amazon (GAFA) devono attenersi per non incorrere in multe salate.

Facebook di Zuckerberg, AWS, il servizio cloud di Amazon, e altri, muovono i fili come

dimostrò nel 2010 il caso WikiLeaks tagliata fuori da internet grazie all’azione congiunta di

Amazon, PayPal e un provider.

Più volte si è parlato della necessità di creare una rete decentralizzata, in cui il controllo

torni interamente nelle mani degli utenti, senza “firewall, pedaggi, regolamentazioni

governative e spionaggio. L’informazione sarebbe totalmente libera in ogni senso”. A questo

obiettivo si ispirano diverse startup pioniere come Storj, Synereo o Maid Safe, che puntano a

creare un cloud condiviso in cui l’individuo decide quanto del proprio hard disk condividere.

Sulla questione è intervenuto Vint Cerf, l’inventore del protocollo TCP/IP, a base

dell’infrastruttura di internet, “la rete deve essere resiliente e funzionare anche in caso di

disastri” e per garantire ciò la decentralizzazione potrebbe essere una risposta efficace.

Internet è un progetto “ancora da completare. Gli sviluppatori di oggi hanno le stesse

possibilità che avevamo noi quarant’anni fa. Il futuro non è ancora stato scritto, ma questo è il

vostro compito” ha dichiarato Cerf riferendosi al pubblico del Wired Next Fest a Firenze

recentemente.

Quali sono i punti deboli di internet dunque secondo il padre della Rete? “Oggi solo la

metà della popolazione è connessa. Deve avere un costo tale che le persone possano

permetterselo. E questo vale specie quanto più ci muoviamo nelle zone più povere del

pianeta”. E poi “deve parlare la lingua delle persone in tutto il mondo, contenere

informazioni utili a livello locale, permettere ai servizi e alle imprese di varcare i confini. E

avere un’utilità anche materiale. Vogliamo trovare informazioni sulla salute, sull’educazione,

avere accesso a servizi forniti dal governo”.

Altro grande nome che potrebbe riaprire nuovi scenari sul mondo del web è l’inventore

trent’anni fa del WWW, Tim Berners-Lee che partendo dai temi quali decentralizzazione

della rete e controllo dei dati, sfida i colossi della Silicon Valley “Non dobbiamo chiedere a

Facebook o Google se possiamo o meno introdurre un radicale cambiamento che potrebbe

mandare all’aria i loro modelli di business. Non abbiamo bisogno del loro permesso” ha

dichiarato Berners Lee in un’intervista a Fast Company parlando del suo progetto Solid.

“Per tutto il bene che abbiamo fatto, il web è diventato un motore di disuguaglianza e

divisioni; dominato da forze che lo sfruttano per i loro interessi. Solid cambia il modello

attuale, in cui gli utenti devono cedere i loro dati personali ai giganti digitali in cambio di un

valore percepito. Solid è un’evoluzione del web che mira a ricreare l’equilibrio; fornendo a

tutti il completo controllo dei propri dati, personali o meno, in un modo

rivoluzionario”.

Per fare un esempio concreto, Tim Berners Lee ha mostrato l’utilizzo della piattaforma sul suo

pc: “Un’applicazione, sfruttando la tecnologia decentralizzata di Solid, permette a Berners Lee

di accedere a tutti i suoi dati senza soluzione di continuità: il calendario, la musica, i video, la

chat, le ricerche. È come un mix di Google Drive, Microsoft Outlook, Slack, Spotify e

WhatsApp”.

Con la differenza che le informazioni personali rimangono agli utenti. “Ogni dato che viene

creato o aggiunto su Solid esiste all’interno dei Solid Pod; un acronimo che sta per personal

online data store. Questi pod, che saranno forniti a chiunque usi la piattaforma, forniscono agli

utenti il controllo sulle applicazioni e l’informazione”. Non sono dunque le aziende a

raccogliere i dati ma questi vengono conservati in un posto dove vi può accedere solo

l’utente.

“Immaginate se tutte le vostre app attuali fossero in grado di comunicare l’una con l’altra, di

collaborare e farvi trovare modi per migliorare la vostra vita personale o i vostri obiettivi

professionali. Questo è il tipo diinnovazione, intelligenza e creatività che le app di Solid

potranno generare” sottolinea Berners-Lee.

 

INSTAGRAM PER L’E-COMMERCE SARA’ PRESTO REALTA’. NELLE STORIES ATTESA LA SEZIONE SHOPPING

E-commerce e Instagram. Un connubio fortunato che prevediamo darà buoni frutti a quest’autunno per l’aumento degli acquisti online, in particolare da mobile, e la capacità del social di attrarre sempre più utenti attivi arrivati nel mese di Settembre 2017 a 800 milioni al mese. Dalla semplice promozione visual dei prodotti Instagram aspira a diventare una piattaforma e-commerce attraverso lo Shopping nelle Stories: basterà cliccare sul bollino bianco con all’interno la shopper bag per visualizzare le etichette di ogni prodotto contenenti prezzo e descrizione dell’oggetto. L’acquisto sul sito web avviene cliccando sulle etichette che apriranno la scheda dettagliata del prodotto e la call to action Acquista ora oppure cliccando sul tag in un profilo che seguiamo. Per capire meglio come questa sia una grande opportunità per le 25 milioni di aziende e i due milioni di inserzionisti attivi sul social, basti citare i risultati ottenuti dal brand di moda Speramintlove  nella fase test nel mese di Giugno: +25% del traffico online e +8% sui ricavi.

Attenzione a non trasformare un profilo Instagram nella vetrina di un negozio. Come per le pagine Facebook consigliamo una strategia che alterni post promozionali con post dal contenuto informativo e utile che stimolino la community alla conversazione attraverso un linguaggio visual emozionale.

Già con Boosted post, Instagram ADS, il bottone “Compra ora” che porta all’acquisto immediato senza uscire dal social, la possibilità di taggare i prodotti su Instagram nelle foto e negli album per i profili collegati con FB o Business Manager, il social visual sta ottenendo grande riscontro sull’utenza.

Le strategie di vendita possono passare anche attraverso link cliccabili che rimandano allo shop online dove proseguire l’acquisto, fare sconti a chi segue il profilo Instagram e fidelizzare con i clienti.

Le potenzialità di Instagram e i dati delle vendite nell’e-commerce, che nel 2016 sono arrivate a coprire il 20,9mld, possono davvero fare la differenza per una attività, tanto che i negozi con elementi innovativi ed empatia crescono ad una velocità del +6,7%.  Una comunicazione che porta all’acquisto tramite fiducia, innovazione e capacità di utilizzo delle nuove tecnologie, associato a prodotti di qualità, è tutto ciò che chiede l’utente per diventare cliente. L’Alsolved è qui per far crescere la vostra azienda.

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GOOGLE COMPIE 20 ANNI. AUGURI AL MOTORE DI RICERCA CHE HA RIVOLUZIONATO IL MONDO.

Un ventennio tra i successi e qualche scivolone che hanno cambiato il nostro modo di agire e pensare.

Google è ormai considerato il motore di ricerca per eccellenza e concorrenti come Yahoo, reo di aver rifiutato vent’anni fa l’acquisto per solo 1 milione di dollari, sono costretti a chiudere schiacciati da un colosso che dall’ultimo bilancio annuale della holding quotata a Wall Street, Alphabet, varrebbe 110,855 miliardi di dollari.

Quello di Google può essere definito un monopolio meritato sul web essendo riuscito ad anticipare i tempi e a dare all’utenza gli strumenti per una ricerca veloce e sempre più attendibile, tanto che il 79% degli utenti vi accedono via Desktop e il 97% via Mobile.

Il 97% dei guadagni di Google, circa 95miliardi di dollari, deriva dalla pubblicità, suddivisi in attività legata al motore di ricerca e agli altri siti, da Gmail a Google Maps fino a Youtube, e ricavi sempre da advertising presenti nelle pagine web affiliate.

I 20anni di Big G come motore di ricerca si festeggeranno il 27 Settembre, data del primo record di visualizzazioni dall’apertura del 4 settembre. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma l’azienda è rimasta fedele alla sua mentalità innovativa e mai banale, tanto da affidare al T-Rex Stan, il cui scheletro si trova nel giardino del quartier generale di Google, a Mountain View in California, il compito di ricordare al personale di “non fare la fine dei dinosauri!”.

Dopotutto gli stessi fondatori Sergey Brin e Larry Page specificarono nella lettera di presentazione che “non si tratta di un’azienda normale, né intende diventarlo”. E così non è stato tra successi sinora inarrivabili e sperimenti andati male.

Abbiamo visto come per Google la pubblicità non solo sia vitale ma una fonte inesauribile di ispirazione per affinare sempre meglio un sistema molto complesso e far girare l’economia. Google Adwords può essere considerata la piattaforma fondante della pubblicità online a pagamento e ancora oggi è necessario per le attività che vogliono farsi conoscere e ampliare il proprio raggio di potenziali clienti.

Il tutto si basa su un’asta di parole chiave, acquistate per la gestione di campagne promozionali, il cui valore dipende da quanti competitor sono interessati all’acquisto, la storia del sito coinvolto nell’asta e quanto la keywords è ricercata. Ovviamente la questione è ben più complessa e dall’Ottobre del 2000, data della prima versione Adwords, le novità sono state molte tanto che vi dedicheremo i prossimi articoli in programma.

A 20anni dalla nascita del sito più cliccato del pianeta possiamo affermare che forse l’unica vistosa ciambella senza buco di Big G riguarda i social Orkut e Google Plus, ormai quasi dimenticati. I successi passati e presenti e le sfide future tuttavia non fanno rimpiangere questa mancata opportunità e gli esperimenti proseguono senza sosta alla ricerca di nuovi strumenti e visioni del web. Piccoli passi per Google, grandi passi per l’umanità.

 

QUANTO SEI DIGITAL? UN SEMPLICE QUIZ ESTIVO PER LE AZIENDE ANCORA INDECISE SE INVESTIRE SUL WEB

Approfittate delle vacanze estive per verificare se il profilo web della vostra attività è digitale al punto giusto

L’estate digital delle imprese non conosce ferie, vacanze, pause. Fateci caso, che sia sotto l’ombrellone, su una baita in montagna o in riva al lago, i vacanzieri non perdono occasione per rilassarsi anche navigando sul web al cellulare ed è proprio in queste preziose ore che la vostra attività potrebbe acquistare nuovi clienti. Pianificare o affinare il proprio profilo sul web a Luglio ed Agosto può voler dire raccogliere buoni frutti a Settembre. Questo articolo è per quelle aziende che ancora tergiversano a dare la giusta rilevanza alla propria presenza sul web o che pensano che possa bastare gestire autonomamente una pagina Facebook per fare degli utenti dei potenziali clienti.  

A seguire mostriamo quali sono gli aspetti fondamentali che un’agenzia digital professionale propone ai suoi clienti e chiediamo agli indecisi di fare un semplice test per l’estate: su ognuna di queste categorie dovete segnare un massimo di 5 punti e un minimo di 0 sulla base delle domande presentate. Se toccate la vetta dei 30 punti siete a cavallo e probabilmente questo articolo sarà per voi superfluo, avendo già affidato la vostra immagine web a realtà digital competenti. In caso contrario, vi renderete conto di quanto lavoro c’è dietro e correrete subito ai ripari.

CAMPAGNE SOCIAL: INSTAGRAM E FACEBOOK

Avete una pagina Facebook e un profilo Instagram e Twitter? Se sì, vengono aggiornate con costanza? Organizzate le pubblicazioni tramite un calendario editoriale? Investite un budget su campagne sponsorizzate per pubblicizzare la vostra immagine sui social? Realizzate grafiche creative per i vostri post? Le contestualizzate per le festività o le giornate a tema? Monitorate le novità che ogni social sfodera nel tempo e ne sfruttate il potenziale, come la recente IGTV di Instagram? Avete a disposizione piattaforme a pagamento per la gestione e l’organizzazione del materiale fornito (immagini, foto, infografiche, video, cataloghi…)?

YOUTUBE: I VIDEO ORIZZONTALI

Nonostante la IGTV di Instagram stia riscontrando un buon successo, Youtube continua a detenere il primato tra i social nell’ambito del video, il mezzo di comunicazione preferito dagli utenti del web. La vostra impresa ha un canale Youtube? Quando utilizzate cellulari o videocamere ponete la giusta attenzione alla luce, alle prospettive, ai campi, alla messa a fuoco, all’audio? Avete la possibilità di montare il video e l’audio attraverso programmi professionali? Sapete caricare un video sul canale rispettando i parametri per ottenere massima visibilità?

GOOGLE ADWORDS

Sapete costruire annunci mirati in modo da non disperdere gli investimenti effettuati? Siete certi di individuare le parole chiave più ricercate per la vostra campagna? I parametri come il time targeting ed il target geografico sono impostati correttamente? Avete conoscenze grafiche per realizzare dei banner di advertising con le giuste dimensioni sulla base dell’area di pubblicazione della pagina?

SITO WEB E LANDING PAGE

Mettiamo subito i puntini sulle i: un’azienda seria non può credere che sia sufficiente avere una pagina Facebook per poter avere personalità sul web. Il vostro sito web ha un design chiaro, semplice e innovativo? Sapete quali sono i plugin utili per mettere in risalto i vostri servizi? Siete in grado di costruire un menù funzionale e intuitivo per non confondere l’utenza? Avete chiara la differenza tra homepage e landing page?  La landing page è ottimizzata in chiave SEO per portare gli utenti a diventare clienti? Date la possibilità a chi naviga di rintracciarvi facilmente anche impostando una chat istantanea?

BLOG

Il vostro sito web ha una parte dedicata ai contenuti che gravitano intorno alla vostra attività? In parole povere, avete un blog che non sia semplice pubblicità dei prodotti o servizi che vendete ma testi e immagini costruiti in chiave SEO per essere individuati dai motori di ricerca? Sapete fare ricerca e scrivere in un italiano accattivante per fornire a chi legge un contenuto chiaro, utile, originale e interessante? Siete in grado di impostare i parametri e le parole chiave in modo da tentare al meglio la scalata sui motori di ricerca?

DOMANDA BONUS dal valore di 5 punti: Siete in grado di gestire da soli un apparato così diversificato e complesso in modo da farlo apparire come un unico e coerente biglietto da visita della vostra azienda?

Complimenti a chi ha totalizzato 30, ma probabilmente non molti di voi hanno realizzato il punteggio sperato. In questo caso non c’è da avvilirsi, l’Alsolved è qui per voi…
 

 

IGTV DI INSTAGRAM VS YOUTUBE: I VIDEO VERTICALI PRENDERANNO IL POSTO DEI VIDEO ORIZZONTALI?

La Igtv, la nuova app tv di Instagram, è realtà. Il video verticale della durata di 10 minuti per gli utenti e di un’ora per gli influencer di successo, sta spopolando sul social mettendo a serio rischio il primato video di Youtube. 

Troppo presto per dire se il fenomeno rivoluzionerà il modo di fare televisione sui social o se il tutto si ridurrà ad una bolla di sapone, ma mentre la storia fa il suo corso cavalchiamo l’onda e vediamo nello specifico come funziona la IGTV di Instagram.

COME USARE LA IGTV DI INSTAGRAM CON FACILITA’

Dopo aver scaricato la app IGTV ed effettuato il login con il proprio profilo di Instagram, appare una schermata verticale in due parti: la parte alta è quella relativa al video che si sta visualizzando o che si sta pubblicando, mentre in basso scorrono orizzontali i video più popolari.

Al centro è posizionato un menù dove sarà possibile:
•    ricevere dei consigli sulla base dei propri interessi accedendo alla sezione Per te;
•    visualizzare i video delle persone seguite o più popolari;
•    continuare a visionare i video precedentemente interrotti.

Per pubblicare un video bisogna:
•    cliccare sull’icona tonda con la foto dell’utente;
•    proseguire su Crea canale, solo per il primo accesso;
•    carica il video dal simbolo +. 

Non si possono realizzare video direttamente da IGTV né abbellirli con gli effetti e, una volta scritto un titolo e la descrizione, il video è visibile nella Tv di Instagram o meglio in IGTV.

I LIMITI DELLA IGTV PER CHI PUBBLICA VIDEO SU YOUTUBE

Chi usa Youtube ha certamente riscontrato le difficoltà che la nuova filosofia della TV di Instagram sta cercando di diffondere. E’ come se Zuckerberg avesse imposto agli utenti “o me o Google”, “o Instagram o Youtube”, “o il video verticale o il video orizzontale”. Un aut aut che limita fortemente chi lavora con i video perché prima ancora di decidere cosa girare bisogna scegliere su quale piattaforma social pubblicare. Infatti per pubblicare su Youtube il cellulare deve essere tenuto in orizzontale per evitare le orrende fasce nere ai lati del video, allo stesso modo con la IGTV si può pubblicare solo in verticale.

Per divertirsi a capire quanto il video verticale sia considerato una vera e propria rivoluzione social vi invitiamo a guardare questo video dal titolo Vertical Video Syndrome, realizzato in tempi non sospetti: https://www.youtube.com/watch?v=f2picMQC-9E

Chissà se la IGTV sarà una sindrome incurabile o solo un virus passeggero? In attesa del medico l’Alsolved mette in campo i migliori professionisti dei social, per maggiori informazioni https://www.alsolved.org/contatti/

 

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