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Voucher digitale 2023
Voucher digitale 2023 per l’acquisto di beni strumentali

Il voucher digitale 2023 sostiene l’ulteriore espansione del mondo digitale nelle attività quotidiane delle micro, piccole e medie imprese di ogni settore.

Le iniziative della digitalizzazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori, vengono sostenute attraverso il bando voucher digitali della Nuova Sabatini.

Per appoggiare la diffusione del mondo digitale nella vita quotidiana delle imprese, il governo mette a disposizione i voucher digitali con i seguenti obiettivi:

  • utilizzo delle tecnologie 4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business
  • promuovere l’utilizzo di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali

L’entità del contributo a fondo perduto, ottenuto attraverso il bando voucher digitali è pari al 50% delle spese considerate ammissibili al netto di IVA, fino ad un massimo di 10.000 euro.

I beneficiari di questo voucher digitale sono le Micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici con sede legale in Italia ed iscritte al Registro delle Imprese. 

Le tipologie di interventi ammissibili per la concessione del voucher digitare 2023 sono le seguenti:

  • L’acquisto servizi di consulenza e formazione, che riguarda ad una o più tecnologie previste dal bando voucher digitale
  • L’acquisto di beni e servizi strumentali materiali e immateriali

Gli investimenti a tasso agevolato devono essere finalizzati all’introduzione di almeno una delle tecnologie 4.0 sotto elencate:

  • robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina
  • manifattura additiva e stampa 3D e prototipazione rapida
  • cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing;
  • soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc)
  • big data, analytics, intelligenza artificiale, blockchain
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D) e tecnologie per l’in-store customer experience
  • simulazione e sistemi cyber fisici, integrazione verticale e orizzontale
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività
  • sistemi di e-commerce, sistemi EDI, electronic data interchange, geolocalizzazione

Cosa sono i voucher digitalizzazione?

I voucher digitalizzazione sono un aiuto offerto dallo stato alle imprese per essere al passo con i tempi e rinnovare l’aspetto tecnologico della propria azienda.

Quasi tutte le aziende sono indirizzate verso il progresso tecnologico, ma i fondi necessari spesso non permettono di far fronte a un ammodernamento.

Questo sostegno rappresenta un contributo a fondo perduto e possono chiedere il voucher digitalizzazione le piccole e medie aziende in possesso dei seguenti requisiti:

  • Operanti su territorio italiano, iscritte alla CCIAA provinciale
  • Che rientrano nella definizione di micro, piccole e medie imprese
  • Non soggette a procedure concorsuali o fallimento

Il lavoro impeccabile di Alsolved garantisce ad ogni PMI la regolare compilazione della documentazione trasmessa, evitando il rigetto della domanda a causa di:

  • Mancata sussistenza dei requisiti di natura soggettiva 
  • Documentazione incompleta o erronea
  • Ritardo dell’invio della domanda relativa al contributo

Ogni piccola, media e micro impresa ha diritto di un solo voucher digitalizzazione per l’acquisto di:

  • Hardware
  • Programmi informatici 
  • Servizi specialistici che ti permettano di migliorare l’efficienza dell’impresa, di creare azioni di e-commerce e di corsi di formazione del personale dal punto di vista tecnologico

Come richiedere il voucher digitalizzazione?

Il voucher digitalizzazione è una misura rivolta a qualsiasi impresa di qualunque dimensione e si può richiedere attraverso lo strumento di Web telemaco di Infocamere.

Le domande per la concessione del voucher digitale devono essere trasmesse esclusivamente per via telematica con firma digitale del rappresentante legale o titolare dell’impresa richiedente.

Le domande per l’erogazione del voucher digitalizzazione vengono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Insieme alla domanda per l’assegnazione dei voucher digitali entro le scadenze prestabilite, è necessario allegare la seguente documentazione:

  • Rendicontazione della spesa
  • Copia del documento d’identità 
  • Fattura o ricevuta d’acquisto

Il MISE, una volta ricevuta la domanda per la concessione del voucher digitalizzazione, entro un mese, controlla ed effettua le dovute verifiche.

Bisogna tenere in considerazione che i voucher digitalizzazione potrebbero essere concessi parzialmente, qualora si ritiene necessario.

Il team di professionisti di Alsolved offre il proprio supporto in tutte le fasi, dalla raccolta della documentazione in modo rapide ed efficace fino all’erogazione del finanziamento.

  • Presentare alla banca o all’intermediario finanziario la domanda di accesso al contributo ministeriale
  • Compilare la richiesta di finanziamento
  • Attestare il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge
  • Una volta che la domanda viene accettata, presentare la domanda di erogazione

Come funzionano i voucher digitali?

Il funzionamento dei voucher digitali è molto semplice, consiste in un incentivo al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di beni e servizi legati alla digitalizzazione.

La digitalizzazione è sempre più importante per le aziende che vogliono restare competitive sul mercato ed i voucher digitali rappresentano la misura ideale.

Questo finanziamento a fondo perduto viene messo a disposizione dal governo per incentivare la digitalizzazione delle piccole, medie e micro imprese di diversi settori.

Le agevolazioni a fondo perduto ad ogni impresa vengono accordate sotto forma di voucher digitali, pari al 70% delle spese ammissibili.

L’entità massima dell’importo dei voucher digitali è di 25.000 euro per ogni impresa con una spesa minima di 5.000 euro.

Il team di professionisti di Alsolved offre il proprio supporto completo per la realizzazione della domanda, raccogliendo con cura la relativa documentazione.

Prestando la massima attenzione alla certificazione del progetto stesso con relativo preventivo sia a livello contabile, che di presentazione, esplicitando tutte le voci necessarie.

Alsolved accompagna ogni impresa durante tutte le procedure per ottenere il voucher digitale in modo rapido ed efficiente nelle seguenti province:

  • Roma e provincia, Parma, Milano
  • Firenze, Lecce, Oristano
  • Cagliari, Palermo, Latina
  • Frosinone, Ravenna

e nelle regioni di: Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Marche ,Calabria, Liguria.

 

Come accedere ai fondi per la digitalizzazione?

Per accedere ai fondi per la digitalizzazione è fondamentale che ogni micro, piccola o media impresa deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali.

Per presentare la domanda per i fondi per la digitalizzazione delle imprese gli attributi indispensabili sono:

  • Occorre che l’azienda o la società sia in regola o disposto a regolarizzare eventuali pendenze nei confronti della Camera di Commercio
  • Non abbia pagamenti pendenti per quanto riguarda alla posizione contributiva e previdenziale

Il voucher digitale è pari al 70% della spesa prevista ed è calcolato sulla base degli importi al netto dell’IVA dei preventivi di spesa. 

Tale contributo è maggiorato al 80% nel caso di ditta individuale oppure di socio diversamente abile, nel caso di società.

Chiunque desideri accedere ai bandi per la digitalizzazione della propria impresa, è fondamentale affidarsi ai professionisti nel settore di Alsolved.

Affidarsi ad Alsolved per tutte le procedure da seguire per accedere ai fondi per la digitalizzazione, si ha la garanzia di professionalità, precisione e puntualità.

Per maggiori informazioni contatta il team di Alsolved, per usufruire di tutti i vantaggi legati al voucher digitale 2023.

Industria 4.0, i fondi della Nuova Sabatini 2023
Industria 4.0, i fondi della Nuova Sabatini 2023

I Finanziamenti a fondo perduto legati all’industria 4.0, sono la misura messa in atto dal Ministero delle Imprese per facilitare l’accesso al credito delle imprese e aumentare la competitività delle PMI.

Grazie al tasso agevolato per le imprese, si possono sostenere gli investimenti volti nei beni appartenenti all’industria 4.0 dei beni materiali ed immateriali.

L’Industria 4.0, chiamata anche smart factory, sostenuta con gli incentivi delle nuove imprese 2023, sta rivoluzionando il modo in cui le aziende producono.

L’apertura di nuove imprese a tasso zero, equipaggiate di software integrato, che raccolgono e analizzano i dati, consentono di migliorare notevolmente il processo produttivo.

Le domande di agevolazione per accedere ai fondi perduti per nuove imprese, devono essere compilate in via esclusivamente telematica secondo una specifica procedura.

Affidarsi ad Alsolved significa avere un supporto continuo, dalla fase di raccolta della documentazione fino alla fase di erogazione del finanziamento a tasso agevolato.

Le tecnologie e i concetti dell’Industria 4.0 l’aiuto possono essere applicati a tutti i tipi di aziende, e migliorati grazie agli incentivi per le nuove imprese 2023.

Tasso agevolato per le imprese

Il tasso agevolato per le imprese appartenenti alla categoria Industria 4.0, è un aiuto alle imprese nell’integrazione delle tecnologie digitali intelligenti nei processi manifatturieri e industriali.

Questi incentivi per le nuove imprese 2023 comprendono un insieme di tecnologie che includono reti IoT industriali, AI, Big Data, robotica e automazione. 

L’Industry 4.0 consente una produzione intelligente e la creazione di fabbriche intelligenti con l’obiettivo è migliorare la produttività, l’efficienza e la flessibilità.

Gli incentivi per gli investimenti in beni materiali nuovi, secondo il modello “Industria 4.0”, sono concedibili fino al 2025. 

A questi finanziamenti a tasso agevolato, possono accedere le micro, piccole e medie imprese residenti in Italia, inclusi agricoltura e pesca, tranne quello finanziario e assicurativo.

Inoltre sono comprese quelle con soggetti non residenti, rispettando i parametri della procedura per finanziamenti a fondo perduto.

I professionisti di Alsolved mettono a disposizione di ogni impresa, la loro esperienza e la professionalità per ottenere i finanziamenti a tasso agevolato, garantendo:

  • La presentazione della domanda nel minor tempo possibile
  • L’individuazione e la raccolta della documentazione richiesta
  • Sostegno in ogni fase della procedura fino all’erogazione

Le principali novità del 2023

Le principali novità del 2023 che riguardano la Nuova Sabatini per l’erogazione dei prestiti a tasso agevolato per le piccole, micro e medie imprese sono le seguenti:

L’importo viene erogato in un’unica soluzione anche per i finanziamenti alle imprese aventi diritto, di importo superiore a 200.000 euro.

Un’importante novità riguarda le imprese che saturano il plafond dei 4 milioni di euro previsto come tetto massimo dei finanziamenti a fondo perduto, richiesti dalla singola impresa.

Il conteggio del plafond viene effettuato con riferimento all’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata. 

Questo significa che una volta terminato l’utilizzo del finanziamento a tasso agevolato, il plafond a disposizione delle imprese si “ricarica”.

La novità riguardante il contratto di leasing, dove le imprese che richiedono il finanziamento a tasso agevolato, possono versare un acconto al fornitore per bloccare il bene.

Per informazioni più dettagliate e chiarimenti sulle principali novità della Nuova Sabatini 2023, basta rivolgersi agli esperti nel settore di Alsolved.

Nuova Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green, prevede gli investimenti a tasso agevolato in macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo ed a basso impatto ambientale.

La legge di bilancio 2020 ha disposto l’attribuzione di risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.

Questi finanziamenti a tasso agevolato mirano a migliorare  l’ecosostenibilità dei processi produttivi, mettendo a disposizione delle PMI fino a 400.000 a fondo perduto.

Gli investimenti a tasso agevolato hanno una durata di cinque anni dalla data della stipula del contratto ed un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

In attuazione della predetta norma, il decreto interministeriale 22 aprile 2022 della Nuova Sabatini Green prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato:

  • il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo 
  • oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto

Inoltre la Nuova Sabatini Green prevede anche che il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili per risultare ammissibile:

  • deve far parte di un più ampio programma di investimento 
  • deve risultare organico e funzionale
  • deve essere coerente con l’attività svolta dall’impresa
  • deve risultare riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti unionali applicabili per settore

Quali sono gli investimenti ammissibili?

Gli investimenti ammissibili per la concessione dei finanziamenti a fondo perduto devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

I finanziamenti a tasso agevolato consistono nel sostenere gli investimenti previsti dalla misura Nuova Sabatini di incentivi alle nuove imprese 2023.

L’investimento a fondo perduto può essere interamente coperto dal finanziamento bancario o leasing  fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso e deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

La normativa specifica la tipologia di beni che possono essere agevolati, definendo alcune caratteristiche degli investimenti ammissibili ed in particolare:

  • I beni devono essere nuovi, non sono ammissibili a finanziamento beni usati, anche se rigenerati e resi nuovamente funzionali
  • I beni non devono essere riferibili a immobilizzazioni in corso e acconti
  • I beni ammissibili devono essere riferiti a immobilizzazioni materiali per “Impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” 
  • I beni possono essere anche software e tecnologie digitali
  • Nella categoria dei beni agevolabili non rientrano in nessun caso terreni e fabbricati
  • I beni devono avere una propria “autonomia funzionale” e non è concessa l’agevolazione per componenti o parti di un bene
  • I beni devono in ogni caso essere direttamente correlati e riconducibili all’attività svolta dall’impresa che presenta la domanda a valere sulla nuova Sabatini

Per maggiori informazioni contatta il team di Alsolved per ottenere quanto prima i fondi della Nuova Sabatini 2023 legati all’Industria 4.0.

Beni strumentali Nuova Sabatini 2023
Beni strumentali Nuova Sabatini 2023

La misura Beni strumentali di “Nuova Sabatini” 2023 è un agevolazione disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico e delle Imprese a favore delle micro, piccole e medie imprese.

Il sostegno della Nuova Sabatini ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo nazionale.

Acquisto di beni strumentali di Nuova Sabatini, esclusivamente ad uso produttivo comprende: 

  • macchinari
  • impianti
  • beni strumentali d’impresa
  • hardware
  • software e tecnologie digitali

La Nuova Sabatini sostiene gli investimenti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

Possono beneficiare dell’agevolazione della Nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese
  • Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria
  • Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • Abbiano sede legale o una sede locale in Italia
  • Per le imprese non residenti nel territorio italiano, il possesso di una sede locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo

Come funziona la Nuova Sabatini 2023?

Bisogna ribadire che per capire come funziona la Nuova Sabatini 2023, basta affidarsi ad Alsolved ed avere la certezza del miglior risultato raggiunto.

Il team di professionisti di Alsolved offre il proprio supporto in tutte le fasi, dalla raccolta della documentazione in modo rapide ed efficace fino all’erogazione del finanziamento.

Le procedure della Nuova Sabatini 2023 potrebbero essere complesse e difficili da capire, oppure il tempo da dedicare è veramente poco.

I primi passi da seguire per ottenere le agevolazioni messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, Nuova Sabatini sono le seguenti:

  • Presentare alla banca o all’intermediario finanziario la domanda di accesso al contributo ministeriale
  • Compilare la richiesta di finanziamento
  • Attestare il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge

Il lavoro impeccabile di Alsolved garantisce ad ogni PMI la regolare compilazione della documentazione trasmessa, evitando che il rigetto della domanda a causa di:

  • Mancata sussistenza dei requisiti di natura soggettiva 
  • Documentazione incompleta o erronea
  • Ritardo dell’invio della domanda relativa al contributo

Ovviamente la conferma da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per Nuova Sabatini, delle risorse erariali da destinare al contributo, può essere totale o parziale.

La concessione del contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, indicando l’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione.

Le successive procedure della Nuova Sabatini 2023, che vengono monitorate continuamente dai professionisti di Alsolved sono:

  • La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione 
  • Nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene o alla data di collaudo, se successiva
  • La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo
  • La PMI, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso la procedura disponibile sulla piattaforma

Quali sono i beni strumentali?

I beni strumentali sono i macchinari, gli impianti ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali che ogni impresa deve avere in disposizione.

La Nuova Sabatini è rivolta alle imprese che intendono usufruire di un beneficio fiscale per investire in nuovi beni strumentali funzionali all’attività d’impresa.

I beni strumentali sono quelli che hanno, quale unica destinazione, quella di essere direttamente impiegati nell’espletamento di attività tipicamente imprenditoriali.

Cioè di beni che l’azienda, compresa anche una Start Up, acquista in un determinato esercizio e che possono essere utilizzati per un tempo prolungato.

La forza motrice delle realtà imprenditoriali italiane risiede nella possibilità di innovare la propria attività grazie a continui investimenti in beni strumentali, suddivisi in:

  • Materiali, cioè macchinari ed impianti relativi all’attività svolta
  • Immateriali, che comprendono gli investimenti digitali in software e hardware e gestionali per aziende

Con il team di Alsolved a fianco di ogni piccola, micro e media impresa, tutti i dettagli della Nuova Sabatini, non sono mai stati così facili da capire.

Quali beni rientrano nella Nuova Sabatini?

I beni che rientrano nella Nuova Sabatini sono suddivise nelle seguenti macroaree:

  • Beni strumentali: macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, hardware, tecnologia digitale
  • Investimenti 4.0: beni materiali/immateriali nuovi di fabbrica (banda larga, cyber security)
  • Investimenti Green: macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo a basso impatto ambientale

I beni rientranti nella Nuova Sabatini devono essere riferiti ad impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali ed altri beni, nonché  a software e tecnologie digitali. 

Per poter ottenere le concessioni della Nuova Sabatini 2023 i beni devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Devono essere nuovi di fabbrica 
  • Autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • Correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
  • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia deve essere di durata non superiore a 5 anni
  • L’importo dell’agevolazione è compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
  • Il contributo può essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

La concessione della Nuova Sabatini è un contributo ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti 4.0
  • 3,575%  per gli investimenti green 

Quando si tratta di bene ordinario si ha il 7% a Fondo Perduto, se invece il bene rientra negli investimenti 4.0 si ha il 10% a Fondo Perduto.

Grazie all’esperienza acquisita, al team altamente specializzato, Alsolved accompagna ogni impresa, garantendo la massima cura dei dettagli in ogni loro progetto.

Settori e regioni interessate

La Nuova Sabatini è un’agevolazione, volta a sostenere l’accesso al credito di Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori, tranne quello assicurativo e finanziario.

I settori interessati all’agevolazione di Nuova Sabatini sono:

  • Agroalimentare, Moda e Tessile, Chimica e Farmaceutica 
  • Metallurgia, Elettronica, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto
  • Meccanica, Mobili, Legno e Carta, Commercio, Servizi di trasporto
  • Alberghiero, Ristorazione, Turismo, Salute, Cultura
  • Edilizia, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, Artigianato

Le regioni interessate invece sono:

  • Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche
  • Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana
  • Trentino-Alto Adige/Südtirol, Umbria, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Veneto

Si tratta di un’agevolazione rivolta esclusivamente alle PMI italiane che al momento della presentazione della domanda presentano i seguenti requisiti:

  • Sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese
  • Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
  • Non sono imprese in difficoltà per cui è in corso, a titolo esemplificativo, una liquidazione volontaria o procedure concorsuali con finalità liquidatoria
  • Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea

Rientrano come spese ammissibili tutte quelle riguardanti l’acquisto di beni strumentali nuovi di fabbrica.

Nonché strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento per le strutture produttive già esistenti o da realizzare:

  • impianti
  • macchinari
  • attrezzature
  • tecnologie – hardware e software

Per maggiori informazioni contatta il team di Alsolved, per verificare i tuoi requisiti e ricevere in tempi brevi il credito per la tua azienda.

Finanziamenti a fondo perduto 2023
Finanziamenti a fondo perduto 2023

I finanziamenti a fondo perduto 2023 sono prestiti erogati da enti pubblici, che non richiedono garanzie, non prevedono interessi e l’obbligo di restituzione del capitale stanziato.

Quando non si dispone del capitale necessario, una possibilità è chiedere un finanziamento bancario con i requisiti reddituali e le garanzie correlate, cosa non facile.

Per questo motivo la scelta migliore sia per i nuovi imprenditori, che per le aziende già avviate sono i finanziamenti a fondo perduto nella propria regione.

Ovviamente per ottenere i contributi a fondo perduto è necessario accedere ai bandi aperti presenti in ogni regione.

Alsolved, mette a disposizione un team di esperti per dare un supporto efficace e veloce per i bandi  Nuova Sabatini” e “Resto al sud”, come altri numerosi servizi.

La massima professionalità, dalla preparazione della documentazione necessaria per i bandi alla fase dell’erogazione del finanziamento a fondo perduto.

Realizzare la domanda di un bonus digitale, raccogliere la documentazione necessaria del progetto, esplicitando tutte le voci non è così semplice.

Così come potrebbe essere complicato ad apportare tutte le eventuali accortezze in linea con il voucher digitalizzazione ed inviare la pratica entro i termini.

I contributi a fondo perduto possono essere destinati a diversi settori, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura ed il turismo.

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto

Queste tipologie dI finanziamenti sono attribuzioni di denaro a favore di persone fisiche o imprese, erogati da enti statali, europei, regionali o locali.

Il loro obiettivo è quello di favorire ed incoraggiare le attività imprenditoriali in genere innovative o di interesse pubblico.

Il vantaggi principali dei finanziamenti a fondo perduto, cioè prestiti erogati dai Comuni, regioni, ministeri ed Unione Europea sono:

  • Non richiedono garanzie
  • Non prevedono né interessi né l’obbligo di restituzione del capitale stanziato
  • La loro erogazione non è soggetta ad alcuna valutazione della disponibilità reddituale 

Questi finanziamenti sostengono ed incentivano le iniziative dei giovani, delle donne e di ogni libero professionista per dare vita ad un’attività imprenditoriale.

Esistono due tipi principali di finanziamenti a fondo perduto:

  • finanziamenti per l’avvio di nuove imprese come ad esempio: il fondo per la crescita o gli incentivi a fondo perduto per finanziare le Start Up innovative
  • agevolazioni per imprese già avviate che desiderano puntare su settori strategici come l’innovazione tecnologica o la trasformazione dei prodotti agricoli.

Con la sua esperienza pluriennale, Alsolved offre il suo supporto a chiunque la scelga, garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati con la massima professionalità.

L’importanza dei finanziamenti per le nuova attività

Il vantaggio principale dei finanziamenti a fondo perduto è che non necessitano di garanzie e nemmeno prevedono l’obbligo di restituire il contributo ricevuto.

Maggior parte delle persone rinunciano al proprio sogno di aprire una nuova attività per la mancanza delle risorse finanziarie necessarie.

Le difficoltà per ottenere prestiti agevolati dalle varie istituzioni bancarie sono tantissime, come ad esempio: le garanzie richieste ed i requisiti reddituali.

In questi casi, i finanziamenti a fondo perduto per le nuove attività sono la soluzione migliore che offre una serie di agevolazioni.

Accedere ai contributi a fondo perduto, consente di avere la liquidità necessaria per poter iniziare ed anche di potenziare le prospettive di sviluppo aziendale.

Ottenere un finanziamento per le Start Up in tempi rapidi e con la massima competenza e preparazione della pratica, i professionisti di Alsolved sono a fianco di chiunque lo scelga.

Una volta compilata e presentata la richiesta, secondo le tempistiche e le modalità di erogazione del contributo, spetta all’ente erogatore valutare la completezza e ammissibilità.

L’ammontare del capitale dei finanziamenti a fondo perduto è variabile ed in ogni bando viene indicata:

  • La disponibilità finanziaria complessiva
  • La somma massima erogabile per ogni richiesta reputata idonea

Chi ha diritto al contributo a fondo perduto?

Gli aventi diritto dei finanziamenti a fondo perduto sono destinati sia a chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale, che le aziende già avviate.

Per ottenere i finanziamenti a fondo perduto è necessario accedere ai bandi aperti presenti in ogni regione secondo le procedure ed i requisiti necessari.

I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento e della regione in cui ci si trova.

In generale le linee guida principali per gli aventi diritto ai finanziamenti a fondo perduto sono:

  • Le imprese devono essere costituite legalmente e avere una determinata forma giuridica
  • Devono avere un piano di affari solido e dimostrare di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente
  • Le start up devono dimostrare di avere un’idea innovativa e di avere un business plan solido ed un progetto realizzabile 
  • Il finanziamento deve essere successivo alla data di presentazione della domanda
  • Domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio del comune o regione del bando aperto

Non è mai stato così facile accedere ai finanziamenti a fondo perduto in modo rapido ed efficiente, come quando ci si affida ai professionisti di Alsolved.

Come richiedere un finanziamento a fondo perduto?

L’ottenimento dei finanziamenti a fondo perduto varia in base all’ente erogatore ed i requisiti e le procedure sono specificate negli appositi bandi.

Questi contributi agevolati sono una misura strategica per potenziare sia il mercato del lavoro sia il comparto economico-produttivo, come ad esempio l’imprenditoria giovanile.

Talvolta, però, l’iter burocratico per accedere a diverse tipologie di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso da seguire.

Per l’accesso ai finanziamenti pubblici e ai diversi Bonus a fondo perduto non esiste una procedura univoca, ma in linea generale occorre:

  • consultare i bandi dei finanziamenti pubblicati sui siti istituzionali dei diversi enti pubblici italiani e comunitari
  • scegliere il bando in linea con le proprie caratteristiche e con il proprio progetto imprenditoriale
  • procedere alla compilazione della domanda allegando un business plan dettagliato e fornendo tutte le informazioni anagrafiche, finanziarie e economiche richieste nel bando
  • presentare la richiesta del finanziamento e la relativa modulistica allo sportello preposto

I contributi a fondo perduto forniscono un’opportunità alle imprese, di finanziare uno o più progetti senza dover accendere prestiti che comportano interessi. 

Affidarsi ad Alsolved per tutte le procedure da seguire per la concessione dei finanziamenti a fondo perduto, si ha la garanzia di professionalità, precisione e puntualità.

Per maggiori informazioni, sui finanziamenti a fondo perduto attivi, disponibili contatta il team di Alsolved per una consulenza gratuita.

Contributi a fondo perduto 2023
Contributi a fondo perduto 2023

I contributi a fondo perduto includono tutte quelle agevolazioni in denaro a favore di persone fisiche o giuridiche per promuovere le attività imprenditoriali.

La loro particolarità non prevede l’obbligo di restituzione del capitale erogato, dei suoi interessi e non prevede la disponibilità di garanzia o di un garante. 

I contributi a fondo perduto vengono erogati da enti pubblici, Unione Europea, Stato, Regioni e Comuni e servono ad incoraggiare l’iniziativa imprenditoriale di diversi soggetti.

Possono infatti essere concessi a chiunque tramite i bandi aperti presenti, senza previa valutazione della disponibilità reddituale, come ad esempio:

  •  “Nuova Sabatini” con lo scopo di aiutare le piccole e medie imprese di vari settori, che non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per l’acquisto di macchinari e beni strumentali ad uso produttivo
  •  “Resto al sud” che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali e liberi professionisti

Di particolare importanza sono i voucher digitalizzazione, che consistono in contributi a fondo perduto fino al 70% per sostenere la digitalizzazione delle imprese.

Il bando prevede agevolazioni per consulenza e/o formazione, acquisto di beni e servizi strumentali finalizzati all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.

Non è mai stato così facile accedere ai diversi bandi aperti, quanto a tuo fianco ci sono i professionisti di Alsolved che garantiscono: 

  • La presentazione della domanda nel minor tempo possibile
  • L’individuazione e la raccolta della documentazione richiesta
  • Sostegno in ogni fase della procedura fino all’erogazione

Cosa sono i contributi a fondo perduto

I contributi a fondo perduto 2023 sono prestiti agevolati per sostenere ed incentivare chiunque desideri avviare oppure ampliare ed innovare un’attività imprenditoriale.

Questi prestiti sono messi a disposizione di chiunque ne faccia richiesta attraverso i bandi, rispettando le procedure e soddisfando i requisiti necessari.

I contributi a fondo perduto vengono erogati da enti pubblici, che non richiedono garanzie, non prevedono interessi e l’obbligo di restituzione del capitale stanziato.

Succede spesso che i più giovani rinunciano a realizzare dei progetti imprenditoriali a causa della mancanza di fondi o perché temono di non riuscire a restituire la somma erogata.

Così come le piccole e medie imprese, non riescono ad investire in settori strategici ed innovativi a causa di indisponibilità delle risorse finanziarie.

Ed è questo il vantaggio dei contributi a fondo perduto, di promuovere le nuove iniziative dei giovani, delle donne e delle imprese che non dispongono del capitale necessario.

I contributi a fondo perduto si possono suddividere in due categorie:

  • I fondi per l’avvio di nuove imprese, ovvero le Start Up innovative per incentivare i giovani e le donne 
  • Le agevolazioni per le piccole e medie imprese che desiderano investire in settori strategici e tecnologia innovativa

Alsolved garantisce il supporto di ogni persona fisica o giuridica per l’accesso ai bandi per ottenere i contributi a fondo perduto in:

  • Beni strumentali come: macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, hardware, tecnologia digitale
  • Investimenti 4.0, beni materiali ed immateriali come: banda larga, cyber security
  • Investimenti Green come:  macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo a basso impatto ambientale

Chi ha diritto al contributo a fondo perduto?

Le principali categorie a cui sono destinati i contributi a fondo perduto sono costituite da:

  • Piccole e medie imprese, che operano nell’innovazione di processi, beni e servizi, in settori con prospettive di crescita ottimali
  • La nuova imprenditorialità, attraverso l’avvio di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione di soggetti giovani o femminili
  • Le start up innovative e creative a sostegno dei progetti di sviluppo d’impresa a medio-lungo termine

Da un lato, i contributi a fondo perduto cercano di promuovere l’iniziativa di una nuova attività imprenditoriale che riscontra maggiori difficoltà ad accedere al mercato del lavoro. 

E dall’altro di migliorare la crescita dell’impresa, la sua reputazione e la credibilità, aumentando la sua visibilità, il suo prestigio ed il suo netto miglioramento produttivo.

Gli aventi diritto ai contributi a fondo perduto devono rientrare nei requisiti indicati nei specifici bandi, ma in linea generale sono:

  • Titolo di studio o competenze tecniche legate all’obiettivo del bando
  • Forma societaria, nel caso di piccole e medie imprese
  • Requisiti specifici del bando 
  • Capacità di creare un progetto strategico di marketing per l’inserimento della propria attività.

Il team di esperti di Alsolved è sempre a fianco di chiunque la scelga, garantendo un supporto costante in tutte le procedure per l’ottenimento dei finanziamenti.

Ovviamente vengono premiati i migliori progetti presentati con un business plan dettagliato che punta sull’innovazione tecnologica, come ad esempio:

Beni strumentali d’impresa, hardware, banda larga, cyber security, oppure impianti ed attrezzature ad uso produttivo a basso impatto ambientale

Come fare per avere il contributo a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto si possono ottenere attraverso la partecipazione a specifici bandi aperti in tutto territorio nazionale.

Non esiste una procedura univoca per ottenere questo tipo di finanziamento, ma dipende dalle richieste del singolo bando. 

Il primo passaggio da compiere è la consultazione dei vari Bandi, unici strumenti dai quali si possono individuare i vari contributi a fondo perduto da poter accedere.

In linea generale, chi desidera presentare la richiesta dei contributi a fondo perduto deve presentare:

  • Il business plan accurato nei minimi dettagli del progetto che si vuole venga finanziato
  • Gli obiettivi da raggiungere nel breve e nel medio lungo termine
  • Le spese che si intendono sostenere con i fondi del bando

Successivamente dovrà essere inviato con la modulistica, all’ente erogatore di riferimento, che provvederà alla valutazione della concessione o meno del finanziamento.

Ci sono alcuni fattori molto importanti che possono incidere nella mancata o errata compilazione della domanda come:

  • La difficoltà di reperire in rete informazioni su questo complesso argomento
  • La mancanza di univocità dell’iter burocratico rappresenta delle criticità nell’accedere ai contributi a fondo perduto
  • La disponibilità limitata e i tempi di attesa spesso molto lunghi

Alsolved offre un servizio completo, efficiente e rapido, dall’analisi della fattibilità alla compilazione della domanda, fino alla concessione dei contributi.

Dove si richiede il contributo a fondo perduto?

Il contributo a fondo perduto si richiede attraverso l’accesso ai bandi, che si possono trovare sul sito dell’Unione Europea.

Anche se la maggior parte dei finanziamenti a fondo perduto sono emessi dallo Stato attraverso Invitalia (Agenzia Sviluppo Italia).

Ogni procedura indica sempre la disponibilità finanziaria totale e l’importo concedibile al massimo per ogni singola impresa ritenuta idonea.

Ogni bando possiede delle specifiche caratteristiche di richiesta, considerate le diverse tipologie di prestito come: i finanziamenti europei, prestiti statali, prestiti regionali e comunali.

Per richiedere i contributi a fondo perduto occorre allegare i documenti richiesti e fornire all’ente erogatore un business plan del progetto che si vuole venga finanziato.

L’istanza per la richiesta del contributo a fondo perduto va presentata mediante il servizio web disponibile nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, Invitalia, Portali Regionali, telemaco e altri canali.

Per evitare errori nella compilazione, presentazione non completa di tutti i documenti necessari e ritardi nella presentazione dell’istanza, basta affidarsi agli esperti di Alsolved.

PRONTI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE VALUTE? E SE NON ESISTESSERO PIÙ I CONTANTI?

Oggi siamo abituati a pagare indistintamente con contanti, carte di credito, bancomat o tramite transazioni digitali. Ma pensiamo per un momento a come sarebbe la nostra vita senza contanti. Niente più banconote perse per strada, niente più monete che finiscono nei fondi di borse e tasche, niente più commercianti che si rifiutano di accettare il pagamento con la carta. Non sembra così male, no?

In realtà questo universo parallelo, senza contanti, potrebbe non essere così distante da noi. Infatti, secondo un report pubblicato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali, ben dodici Paesi starebbero pensando di digitalizzare completamente le loro valute, tra i quali la Cina sempre più convinta dopo che il Coronavirus ha portato le istituzioni a disinfettare i contanti veicolo del virus.

Inoltre, anche il nostro Governo si è già mosso in questo senso legiferando rispetto all’obbligo del Pos per gli esercizi commerciali e decidendo le possibili sanzioni ai trasgressori. Un’altra misura in questo senso è il cosiddetto “Bonus Befana”, un sistema a punti per incentivare l’utilizzo delle carte e dei bancomat rispetto al contante.

Ma vediamo in breve i pro e i contro rispetto a un mondo senza più contante e monete:

Gli aspetti positivi sono sicuramente:

  • un tracciamento delle transazioni (meno lavoro nero, meno evasione fiscale);

  • maggiore sicurezza fisica (si stimano meno scippi o furti);

  • comodità (pagare ovunque con una carta senza bisogno di portarsi dietro i contanti e addio portafogli pesanti in borsa!);

  • igiene (i soldi sono portatori mondiali di germi e virus, in questo caso si eviterebbe questa possibilità).

Tra gli aspetti negativi, di un mondo senza più il nostro amato “cash”:

  • possibili attacchi informatici;

  • difficoltà per le generazioni più anziane;

  • costi delle banche.

Per questo, a una decisione così importante, bisognerebbe sicuramente arrivare preparati, prima di tutto dal punto di vista della sicurezza, o meglio della cybersecurity, ma anche dal punto di vista culturale. Infatti, un cambiamento repentino potrebbe generare panico, soprattutto negli anziani, abituati da una vita all’utilizzo del contante e avversi alla tecnologia (con rare divertenti eccezioni).

I punti positivi restano comunque validi, a patto che ci sia una normativa chiara anche per ciò che riguarda i costi per utenti, esercizi commerciali e utenti finali.

L’Italia, in ogni caso, resta abbastanza lontana dalla vetta della classifica per utenti che utilizzano metodi di pagamento alternativi al contante. Infatti, il Bel Paese è al 12esimo posto, con solo il 14% di transazioni, mentre in cima spiccano la Corea, con l’86% di transazioni tramite Pos, la Svezia e la Finlandia con l’80% e gli Stati Uniti con il 68%.

E voi, come preferite pagare? Siete #teamcash o #teamcontanti? Fatecelo sapere nei commenti!

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