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METAVERSO: COME FUNZIONERA’ E COSA CAMBIERA’ NEL “PROSSIMO CAPITOLO DI INTERNET E DELLA SOCIETA’”

La notizia BOOM del giorno dal mondo dei social è la nascita di Metaverso su cui Zuckerberg pare stia puntando tutto anche per uscire dall’intricata rete di questi ultimi anni in cui Facebook si è cacciato. La realtà virtuale annunciata da diverso tempo inizia a muovere i primissimi passi a partire dal semplicissimo logo che sta rimbalzando su tutte le pagine dei social e articoli online.

Perché questo nome, “Metaverso”, e chi lo ha ispirato? Ci troviamo nel libro fantascientifico di Neal Stephenson, “ Snow Crash”, del 1992, in cui si parla di una realtà virtuale in 3 dimensioni vissute da un avatar di noi stessi. Questa la versione letteraria, per i fatti Facebook ha già annunciato l’assunzione in Europa di circa diecimila esperti per realizzare il metaverso. Vediamo come:

Abbiamo già qualche esempio nei MMORPG, in cui tantissimi giocatori giocano insieme e interagiscono, nelle vesti di personaggi personalizzabili e in evoluzione attraverso l’acquisizione di competenze, accessori, attrezzature, valuta in-game. Ma anche nelle chat in 3D come Second Life o Active Worlds, in cui una comunità virtuale incontra in luoghi esperienze da consultare, come club musicali, giochi di ruolo, cinema virtuale e altro. Sì, un po’ inquietante, ma non cadiamo nell’errore di giudizio fatto dalle generazioni precedenti alla rivoluzione digitale.

Nello specifico, tornando a Facebook, come possiamo immaginare Metaverso?

Il Ceo di Fb, spiega il tutto rifacendosi all’etimologia greca del nome “dopo, di là” e punta a includere sotto un unico ombrello Instagram, Messenger, Quest VR, la piattaforma Horizon VR e altro. E continua “Siamo visti come un social media ma nel nostro dna siamo una società che costruisce tecnologia per connettere le persone. Facebook è uno dei prodotti più usati nella storia. È un marchio icona fra i social media ma sempre di più non include tutto quello che facciamo. Voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a quello che costruiamo andando avanti”.

La previsione è allettante perché Zuck ha parlato di un ecosistema di creatori in cui interagire, lavorare e realizzare prodotti con il conseguente moltiplicarsi dei posti occupazionali.

 

GLI HASHTAG SERVONO ANCORA? LE NOVITA’ PER SCOPRIRE COME E’ CAMBIATO IG SU #

Fino a poco tempo fa toccava sorbirci sotto un post la classica lista mappazzone di 30 hashtag, i più popolari come #picoftheday o #like4like, certi così di essere visibili agli utenti interessati. In realtà è già da un po’ che gli esperti di Instagram non considerano più questa funzione come determinante, ma semplicemente come un modo per etichettare l’argomento trattato e un aggregatore tematico . Eh già, niente di più! Questo non solo in un post sul feed ma anche per le Stories.

Assurdo di come con i vari aggiornamenti dell’algoritmo sia tutto cambiato, vero?! Eppure questi cambiamenti tanto rapidi fanno capire quanto lavoro ci sia dietro l’attività di un ufficio che si occupa della gestione social di un’azienda. Molti si improvvisano pensando di essere in grado di:

-Organizzare, gestire e mantenere costante nel tempo un calendario editoriale

-Aggiornarsi quotidianamente su diversi fronti

-Comprendere le nuove dinamiche di percezione dell’utenza

-Avvalersi di nuovi tool per una resa accattivante dei post, organici e sponsorizzati

-Essere al passo con i tempi

-Realizzare video e grafiche che colpiscano e che si adattino in modo differente ai vari canali social rispettando le dimensioni e gli obiettivi prefissati

-Scrivere in modo sintetico senza essere banale

-Sapersi concentrare sul proprio target specifico e molto altro…

Tornando agli hashtag, qual è il numero corretto da inserire allora? Dai 3 ai di 5 va Più che bene per inquadrare il tema del messaggio o per mettere in evidenza il nome della propria Attività, L’importante è da da rispettare i criteri di pertinenza, popolarità e memorabilità (quest’ultimo in particolare in riferimento al nome scelto per la propria azienda, per aiutare gli utenti a ricordarsi di voi nel citarvi o cercarvi facilmente). Per chi proprio non resiste al fascino dell’elenco (?!), il numero massimo consigliato è di 10, ma attenzione ai criteri di:

-Bassa/media popolarità

-Stretta inerenza al tema trattato in grafica

-Utilizzare sempre nuovi hashtag

Altra domanda da porsi è dove vanno messi, se in caption o tra i commenti. Dopo prove su prove è che gli hashtag devono essere certo inserito nella descrizione , semplicemente perché se lo scopo è quello di definire la foto, il video, il reel o l’IGTV in una categoria, va da sé che risulta più ordinato e funzionale per chi guarda.

Quindi se non sono gli hashtag a fare la differenza per ottenere maggiore visibilità, cos’è? Semplice, soprattutto un contenuto di valore, quanto è utile al tuo target ciò che pubblichi (ovviamente diamo per scontato che il profilo sia già ben targettizzato).

REEL INSTAGRAM: TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE SUL FENOMENO SOCIAL DEL MOMENTO

Tra gli esperti social e gli utenti più dinamici non si parla altro che di Reels, di come poter entrare nel meccanismo che a quanto pare viene premiato dall’algoritmo di Instagram con una maggiore visibilità del profilo.

Quella che può apparire una funzione per divertirsi tra musica, sketch creativi, mini-tutorial e altro, è in realtà un mezzo potentissimo che offre all’utente il modo per farsi conoscere in termini di competenze professionali, vita privata, hobbie e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo citato Instagram come social che offre questa, ma in realtà, come già è accaduto in passato con le Stories da Snapchat, l’app non ha fatto altro che e incollare una funzione già esistente, in questo caso da Tik Tok.

I Reels infatti funziona perfettamente come il social cinese, realizzando mini video di massimo 15 secondi con audio ed effetti creativi, di realtà aumentata, velocità, conto alla rovescia e altro. Una volta sporcate le mani, ci si rende conto che editare un Reel è molto semplice ma non per questo poco impegnativo. Se ti metti a spulciare i profili di piccole/i imprenditrici/ori ti renderai conto che dietro la pubblicazione di questi video c’è davvero tanto lavoro e tempo speso.

Riassumendo per chi è proprio un digiuno sull’argomento, l’icona che identifica il Reels è il ciak con il play disegnato all’interno. Cliccandoci avrai la possibilità di caricare un video in libreria o registrare diversi clip che montate insieme diventeranno il video finale con gli effetti che meglio credito. La differenza con le Stories? Il pubblico! Se i Reels incontrano il cliente ideale, le storie fanno meglio da chi ti segue.

Ma veniamo al sodo: a cosa servono questi Reels? Come fare in modo che un Reel venga visualizzatore il più possibile? Premesso che tale strumento può essere anche un modo per carica video semplicissimi di vita domestica, ma, a meno che non si è Chiara Ferragni o Jennifer Lopez, avrà scarse visualizzazioni e interesse. Una cosa pare sia accertata, gli hashtag non pare siano determinanti per l’algoritmo di Instagram. Ciò che fa la differenza è il contenuto. A seguire qualche idea da alternare per chi fosse interessato a buttarsi nella mischia e testare lo strumento a vantaggio della sua attività:

-Esercitazione;

-Video informativi utili;

-Storie di vita quotidiana;

-Aforismi;

-Lavoro in fase di elaborazione;

-Prima/Dopo;

-Storie accattivanti per presentare il reel;

-Domande aperte a te e alla tua attività.

Se decidi di dedicarti alla parte creativa del Reel, devi sapere che esistono tante app interessanti, intuitive e divertenti, come Inshot e Capcut. Gli ingredienti sono: tempo e pazienza per imparare ad utilizzarlo, ideare ed editare video accattivanti, materiale di buona qualità, copertine che mantengano attendibile il profilo.

Visto il successo su Instagram, a breve anche Facebook replicherà la funzione ad oggi in fase di test in alcuni paesi.

LE NOVITÀ INSTAGRAM 2021: DALL’AFFILIATE MARKETING ALLE OPZIONI AGGIORNATE PER LA PRIVACY, DALL’APP PER UNDER 13 ALLE LIVE ROOMS

Il 2021 inizia alla grande per Instagram che si conferma il social più amato dai brand di tutto il mondo. Dopo 10 anni sono oltre un miliardo gli utenti attivi, tra questi tutte le aziende più famose che di certo non rinunciano ad una opportunità di business così succulenta per trasmettere i valori e la storia della propria attività.

Quando si parla di Affiliate Marketing si tocca un mondo che connette brand e creators promotori di servizi e prodotti, cui viene riconosciuta una parte del valore economico per ogni acquisto da parte dell’utenza. Tale meccanismo sta prendendo sempre più piede anche tra le piattaforme social, in ultimo pare che Instagram stia lavorando su di un programma di affiliazione che permetterà agli influencer di monetizzare i contenuti che pubblicano, ad oggi ancora in fase di test.

Una funzione che dunque permetterà di guadagnare attraverso le storie e le immagini così come ha indicato dallo screenshot condiviso da un ricercatore Android, Alessadro Paluzzi. L’affiliate si presenterà sul menù Impostazioni attraverso la voce “Affiliato” collegata ad una sezione dedicata dove c si potrà registrare e procedere con il resto dei passaggi richiesti. Altra new 2021 è la traduzione in automatico delle didascalie che accompagnano le foto con l’intento di promuovere e vendere servizi o prodotti ovunque in modo facile e veloce.

Tema scottante, oggetto continuo di polemiche, è la tutela sulla privacy. L’app si sta impegnando ad irrigidire le impostazione di controllo per bloccare contenuti non in linea con le normative vigenti. Come funziona? A seguito delle tante lamentele sui frequenti messaggi spam, si potranno bloccare alcune keywords dalla sezione “Privacy” dell’app.

«Sono entusiasta di annunciare che per il futuro prossimo abbiamo individuato nei giovanissimi una priorità per Instagram. Ci concentreremo su due cose: accelerare il nostro lavoro di integrità e privacy per garantire l’esperienza più sicura possibile per gli adolescenti e costruire una versione di Instagram che consenta alle persone sotto all’età di 13 anni di utilizzarlo in sicurezza per la prima volta». Queste le parole del manager Vishal Shah, rivolte in realtà ai dipendenti dell’app e intercettate da Buzz Feed News, che introducono il progetto di una piattaforma Kids, visto che l’età minima per aprire un profilo social sarebbe 14 anni. Un tema molto delicato soprattutto per il rischio di trasformare questi luoghi virtuali in trappole per i più piccoli.

Grande novità di questo inizio anno sono le Live Rooms attraverso cui fare dirette con quattro persone con l‘obiettivo principale di rubare la scena al successo di Clubhouse. Per attivare queste stanze virtuali in streaming in diretta con altri 3 invitati.

Basta entrare nella Live Camera come per qualsiasi diretta, inserire il titolo della diretta e cliccare sull’icona della Room per invitare gli ospiti.

Un’altra funzione molto attesa è la possibilità di mettere in bozza le storie realizzate. Finalmente i contenuti una volta salvati potranno essere modificati e pubblicare in un momento diverso. Vi sembra un aggiornamento di poco conto? Allora forse non vi è mai capitato di salvare una storia prima di pubblicarla: ad oggi rimane in galleria ma senza più i filtri, le gif, le musiche impostate in precedenza alla pubblicazione.

Con l’attivazione della funzionalità Bozze apparirà un pop-up in cui si chiede se salvare il contenuto come bozza. A ciò si aggiunga che le stories verranno salvate in archivio generando un calendario con la geolocalizzazione in cui sono state immortalate.

TUTTO QUELLO CHE VUOI SAPERE SU CLUBHOUSE (PER ORA) E COME L’APP PUO’ ESSERE UN VANTAGGIO PER LE AZIENDE

Clubhouse è andato a riempire l’unico apparente vuoto rimasto tra i 5 sensi dei social. Certo di vocali ne abbiamo le orecchie piene ma non di un’app incentrata esclusivamente sulle interazione vocali tra utenti e non registrabili. E allora oltre 8 milioni proprietari di un Apple l’hanno scaricata, mentre chi ha un Android è in attesa che venga rilasciata dal sistema operativo.

“La radio del 2021” prevede di ampliarsi e arricchire le funzionalità come localizzazione, interessi, community, monetizzazione, funzionalità a pagamento, proposte di sovvenzioni per i Creator che si impegneranno ad alimentarla. Un esempio è Comet Events che per far crescere la community su Clubhouse organizza eventi con landing page, un calendario, gestione di RSVP e condivisione di informazioni tramite chat attraverso il link che porta alla “stanza”.

L’ESCLUSIVITA’, IL SEGRETO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE

Il suo successo in tempo di pandemia è spiegato anche attraverso il fenomeno ‘Quarantine User Loan’, in cui Josh Constine sostiene come gli utenti in smartworking e isolati desiderano il contatto con altri utenti ed essere coinvolti in conversazioni su temi più disparati.

Per comprendere il valore di questo nuovo social citiamo parte di un’intervista a Seth Godin in cui dichiara “Oggi l’accesso per tutti a un microfono è un dato di fatto, la differenza la fanno però quelle persone che decidono di apportare cambiamenti reali nel mondo, lavorando generosamente e senza distrazioni. Ecco perché il vero creativo è il leader che crea la soluzione del problema. La creatività è una scelta ed è un’abilità, non un talento. È un’opportunità per migliorare l’arte dell’invenzione. È il lavoro di ascolto, di comprensione del cliente e del mercato”.

Si vocifera che il successo di Clubhouse abbia ispirato Mr. Facebook tanto che la piattaforma di Zuckerberg starebbe già al smanettando su una novità basato sulle audiochat, copia e incollando come già accaduto per le altre funzionalità, Stories da Snapchat, Reels da TikTok, Stanze da Zoom e così via dicendo.

In ogni caso il social audio sta davvero conquistando tutti. Il 16 Febbraio i download erano circa 8 milioni in tutto il mondo, con nuove espansioni in Regno Unito, Germania, Giappone, Brasile e Turchia.

Anche in politica sta prendendo piede. Il primo ministro della Corea del Sud, Chung Sye-kyun, si è detto molto soddisfatto dell’efficacia dello strumento a seguito di un’ora di conversazione con un collega del Partito Democratico. Via Twitter Elon Musk ha invitato Vladimir Putin per una chiacchierata su Clubhouse e pare che quel “Sarebbe un grande onore parlare con te” sia stato preso con interesse dal Cremlino.

In Cina la questione si complica: mentre gli utenti aumentavano velocemente, il Governo ha bloccato le API, stesso destino di Facebook o Instagram. La censura è intervenuta proprio perché l’obiettivo principale del social è il libero flusso di conversazioni in tempo reale.

Inoltre a seguito del report dello Stanford Internet Observatory, sulla possibile vulnerabilità dell’app, a rischio di spionaggio cinese, Clubhouse ha già fatto sapere che rafforzerà le misure di sicurezza.

CLUBHOUSE UNO STRUMENTO PER LE AZIENDE

Giovanissimo social nato nel 2020 da Paul Davison e dal già citato Seth, oggi il suo valore è di oltre un miliardo di dollari, e questo fattore unito alla sua funzionalità di talk in diretta in room con argomenti già decisi e presenti che possono partecipare, dà modo di credere che verrà ridisegnato il modo di interagire e di influenzare anche nel mondo social imprenditoriale.

Da una parte i dipendenti che possono utilizzare C. per una comunicazione coinvolgente, in prima linea, attraverso cui dialogare su una vasta varietà di temi attuali, percepire le esigenze dei clienti con consigli da parte di questi su servizi e prodotti, intervistare i nuovi impiegati, mettendo a confronto le generazioni, far conoscere agli utenti presenti gli obiettivi dell’azienda. Cosa offre Clubhouse? Lo chiarisce con una domanda Brian Solis, Global Innovation Evangelist di Salesforce “Se potessi collegarti a una conversazione dal vivo su un argomento che ti appassiona da qualsiasi parte del mondo e avere l’opportunità non solo di ascoltare alcune delle persone più preparate sull’argomento, ma anche di confrontarti con loro, lo faresti?”. Questo è ciò che differenzia C. e gli altri social, unire menti dinamiche e ossigenate per un dialogo sui temi del momento, e ciò è applicabile anche alle realtà aziendali.

Dall’altra i clienti come dimostra Andrea Buffoni, regional vice-president di Salesforce Marketing Cloud. “Le aziende stanno operando in uno scenario che non avrebbero potuto immaginare all’inizio di quest’anno. Il drastico passaggio ai canali digitali non è l’unica sfida che devono affrontare: oggi è necessario ascoltare e rispondere alle richieste dei clienti con empatia e con prodotti e servizi innovativi, ripensando in modo fondamentale il loro ruolo nella società”. Clubhouse può diventare un modo per raccogliere dati su stili di vita e motivi che spingono gli utenti ascoltatori ad avvicinarsi al brand. Insomma oltre i like c’è di più, un rapporto costruttivo tra clienti e dipendenti, una volontà da parte delle attività di ascoltare come progredisce il contesto.

A fine conversazione potreste entrare in contatto con nuovi clienti essendovi confrontati su temi d’interesse, consigli, partnership, assunzioni, investimenti e molto altro. Come trovare persone, stanze e club da seguire?

–       Aprendo Clubhouse per la prima volta vedrai una serie di stanze, più o meno grandi a seconda dei partecipanti, e sarà l’app stessa a consigliarti alcune persone da seguire legate anche alla tua rubrica telefonica. Girando tra le stanze, si possono trovare altre persone da seguire sul palco o tra il pubblico. Tre sono le sezioni di persone: i relatori sul palco, la prima fila e il pubblico.

–       Come far crescere i follower ed essere partecipe attivo? Entrare in stanze grandi può essere interessante ma anche dispersivo e le possibilità di essere notati sono inferiori. Scegli una sala con massimo 20 persone tra il pubblico e che trattano argomenti pertinenti alla tua professione. Partecipando attivamente e facendoti apprezzare sarai probabilmente chiamato ad intervenire sul palco, attirando follower. Qui focalizzati immediatamente sul tema da affrontare senza presentazioni, dimostra subito il tuo valore aggiunto. Saranno le persone a cercare tue notizie nella biografia della clubhouse. Valorizzare e completare la bio con info ed emoji è importante anche i vista delle ricerche nella directory dei membri o del club. Inoltre collabora con partner del tuo settore con più seguito.

–       Creata una stanza virtuale, ne sarai da subito il moderatore e gestirai chi si avvicenderà sul palco, potrai disattivare l’audio e metterai ordine rispondendo a ciò di cui il pubblico ha bisogno come una breve pausa. Il moderatore può diventare un vero e proprio influencer.

–       Come si usa un club? Questo permette di riunire le persone in anticipo per eventi o stanze futuri, è aperto a tutti e invia una notifica quando ti attivi creando stanze pubbliche ma anche private con accesso limitato. Puoi fare amministratore anche qualcun altro.

RISCHI, PRIVACY E MONETIZZAZIONE

Come già detto in precedenza le real-time-audio-chat non sono registrabili ma attenzione a pensare che la privacy è al sicuro. L’app usa informazioni personali dalla registrazione alla biografia, dagli interessi al tempo trascorso sul social, da quanto si è in ascolto a quanto sono autorevole intervenendo, e la domanda che ci facciamo è come vengono trattati questi dati. Il conversare non è una comunicazione ragionata ma orale e “istintiva” e ciò ci rende ancora più vulnerabili e conoscibili, non per come si vuole apparire, non tanto agli occhi dei partecipanti, ma alle orecchie della stessa app.

Per quanto riguarda la sua evoluzione, è plausibile pensare che Clubhouse punterà alla monetizzazione. Già si ipotizzano diverse opportunità da una  versione “pro” a pagamento ad eventi sponsorizzati, da campagne di adv a relazioni b2b ma anche b2c. Staremo a vedere…

ADDIO FAKE NEWS SU FACEBOOK? L’ALGORITMO DEL NEWS FEED DI LUGLIO 2020 PREMIA L’ORIGINALITÀ E LA TRASPARENZA

Sapresti riconoscere una notizia falsa scorrendo il feed di Facebook? Un articolo giornalistico di una testata nota è facilmente individuabile una differenza di quelli scritti per nuove testate online. Le Fake News possono confondersi con gli articoli di testate meno note, presentando la medesima struttura e scrittura seo.

Con la prevaricazione del digitale sulla carta stampata i social sono diventati i principali mezzi di diffusione delle informazioni. Finora ogni articolo ha ricevuto la stessa visibilità su Facebook, che non è mai intervenuto come garantito dai contenuti. Dal momento in cui è esploso il caso delle notizie false Facebook ha deciso di affrontare il problema, escogitando come poter fare una selezione dei contenuti, come farebbe un editore.

Travis Yeh, product manager di Facebook, attraverso l’articolo “Affrontare le indicazioni sulla salute sensazionale”, nel sito di Facebook.

L’ALGORITMO AGGIORNATO DA LUGLIO 2020 VUOLE ELIMINARE LE NOTIZIE SENSAZIONALISTICHE DAL FEED DELLE NOTIZIE

Dopo essersi confrontato con le esigenze degli utenti il team di Facebook ha ottenuto il controllo delle notizie false, stabilendo un protocollo di controllo usato tramite l’implementazione dell’algoritmo.

Facebook ha comunicato ufficialmente che:

Quando chiediamo alle persone che vogliono vedere su Facebook, ci dicono continuamente che vogliono notizie credibili e informative. Oggi stiamo aggiornando il modo in cui le notizie vengono classificate nel feed delle notizie per dare priorità ai rapporti originali e storie con una paternità trasparente.

Muovendosi in questa direzione il team di Zuckerberg ha condotto un sondaggio sui bisogni degli utenti rilasciando un aggiornamento dell’algoritmo per:

– Ridurre le notizie false

– Click-gap

– Clickbait

– Esca di fidanzamento

– Contenuti sanitari sensazionalizzati

– Esperienze web di bassa qualità

– Azioni ingannevoli

– Contenuto di originalità limitato

In particolare verranno dati priorità agli articoli del feed notizie presenti come rapporti originali su una storia o un argomento in via di sviluppo. Facebook quindi analizza le diverse fonti che trattano la stessa notizia, individuando la più originale e quella pubblicata prima delle altre. Questa sarà la maggiore visibilità nel feed e più sarà condivisa e aumenterà il coinvolgimento e più le notizie false su Facebook saranno nascoste.

TRASPARENZA DELLA REDAZIONE: SOLO GLI AUTORI MENZIONATI NELLA REDAZIONE SONO RITENUTI ATTENDIBILI

Facebook acconsente a una distribuzione maggiore agli articoli in cui è collegato il nome dell’autore, considerando la trasparenza della redazione un parametro di autenticità. Sarà quindi importante curare la sezione “Redazione” all’interno del sito della testata, presentando tutti gli editori dei contenuti.

Le Notizie Sensazionalistiche infatti sono spesso senza firma o con un nome falso.

Nel caso in cui una testata diffonda una notizia senza citare la fonte, Facebook ha come obiettivo quello di scoraggiare la diffusione della medesima, incoraggiando invece la visibilità della fonte originale.

Il social ha verificato il contrasto delle notizie false ma anche di supportare le redazioni professionali e trasparenti. Un gesto che i giornali apprezzeranno molto, soprattutto dopo le drammatiche difficoltà affrontate durante il periodo di Covid-19, in cui molti editori consolidati e agenzie di stampa hanno dovuto chiudere.

COME ASSICURARSI DI APPARIRE NEL FEED DI NOTIZIE DI FACEBOOK

L’annuncio non sarà comunque solo influenzato dalla visibilità nel feed notizie, le pagine segnalate tener presenti tutti gli altri paramenti dell’algoritmo di Facebook.

Se condividete un articolo su Facebook quindi assicuratevi che sia presente il nome dell’autore e di citare la fonte originale nel caso volete diffondere una notizia di terzi. Il post con link esterno deve avere un’immagine di buona qualità e una copia che descrive il contenuto dell’articolo.

Per ora incluso entra in vigore per i contenuti in lingua inglese, ma ben presto riguarderà le altre lingue. Se avete un blog o scrivete su un giornale iniziate ad adeguarvi alle nuove direttive. Assicuratevi di non perdere la vostra posizione nel feed di notizie ‘algoritmo di luglio 2020.

ANCHE STARBUCKS SOSPENDE LE PROPRIE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK NEGLI USA. COSA STA SUCCEDENDO?

Tra le grandi aziende occidentali che hanno deciso di sospendere la pubblicità su Facebook e sugli altri social, eccetto YouTube, ora osservato anche Starbucks. Ma il re dei caffè americani non è incluso come mezzo intrapreso una protesta che, secondo Bloomberg, guarda a guardare uno Zuckerberg una perdita di circa 7 miliardi di $, equivalente all’8% del valore delle azioni di Fb.

Le motivazioni che hanno spinto molte importanti aziende internazionali, come Coca Cola, The Hershey Co., Unilever, Verizon, Honda, Birchbox, Ben & Jerry’s, The North Face, REI e Patagonia, a guardare la pubblicità online sui social derivati della relazione per cui si ritiene che non si stia facendo abbastanza per proteggere gli utenti dall’odio che dilaga sul web.

“Crediamo nel concetto di unione in comunità, sia di persona che online, e siamo contrari ai discorsi di odio”, ha dichiarato Starbucks “Riteniamo che sia necessario tariffa di più per creare comunità online accoglienti e inclusi e sia sia i leader aziendali sia i responsabili politici debbano riunirsi per influenzare il vero cambiamento “.

Il tutto è nato all’indomani dell’uccisione di George Floyd a Minneapolis e alla notifica protesta nazionale contro la brutalità della polizia. La voce alzata da diverse regole americane per i diritti civili per mettere in pausa la pubblicità su Facebook, è stata dunque ascoltata dal 17 giugno, giorno in cui Fb non è intervenuto contro il post discutibile del presidente Donald Trump che mette in guardia i manifestanti scrivendo “quando inizia il saccheggio, inizia la sparatoria”, è partita la campagna #StopHateforProfit.

Come ha detto il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, di fronte a tutto questo caos? Dichiarando l’intenzione di etichettare i post “giornalistici” di politici che non rispettano le regole del sociale in materia di incitamento alla violenza. Ma per chi ha aderito alla campagna non è bastato e ha proposto dieci passaggi che “seppur non raccomandato, potrebbe essere un inizio”. A seguire un riassunto dei punti proposti suddivisi in responsabilità, decenza, supporto:

1. Istituire e potenziare l’infrastruttura permanente dei diritti civili per valutare prodotti e politiche in materia di discriminazione, parzialità e odio.

2. Sottoporre a regolari controlli indipendenti, di parti parti, di odio e disinformazione descritti sull’identità con risultati riepilogativi pubblicati su un sito Web accessibile al pubblico.

3. Fornire audit e rimborso agli inserzionisti i cui annunci sono stati mostrati accanto a contenuti che sono stati registrati rimossi per violazioni dei termini di servizio.

4. Trova e rimuovi gruppi pubblici e privati incentrati su supremazia bianca, milizia, antisemitismo, cospirazioni violente …

6. Non diffondere contenuti di gruppi associati a odio, disinformazione o cospirazioni

7. Creare un meccanismo interno per contrassegnare automaticamente i contenuti odiosi nei gruppi privati per la revisione umana.

8. Garantire l’accuratezza delle questioni politiche e di voto eliminando l’attenzione politica; rimuovere la disinformazione relativa al voto.

 9. Creare team di esperti per esaminare le domande di odio e molestie svolte sull’identità.

10. Consentire alle persone ostaggio di molestie di connessione con un dipendente di Facebook in diretta.

L’annuncio di sospensione di 30 giorni di pubblicità da parte di Coca Cola è stato il più deleterio per il colosso social visto che i suoi guadagni maggiori provengono dalla pubblicità.

Anche se con gli USA in molte occasioni in materia si sono presentate diverse differenze, questi episodi lasciano intendere di quanto sia sempre in costante cambiamento il tema e delle attenzioni che bisognerà necessariamente porre in tante occasioni. Ne vedremo delle belle….

LINKEDIN 2020: TUTTE LE NOVITA’ DA TENERE D’OCCHIO

LinkedIn è la piattaforma per eccellenza per offrire e trovare lavoro, ma non solo. Grazie alla possibilità di creare collegamenti e conversazioni con altri utenti, aggiornare il proprio feed e rispondere con commenti, si presenta a tutti gli effetti come un social network.

LINKEDIN PRIMA

LinkedIn nasce nel 2003, ma bisognerà aspettare 3 anni per raggiungere il primo milione di iscritti. Il successo arriva nel 2006 con l’inserimento della funzione “le persone che potresti conoscere” che fa sì che il proprio network personale si ingrandisca non solo tramite le conoscenze reali, ma anche con persone “simili” per interessi lavorativi e amici in comune.

Nel 2016 Microsoft acquista Linkedin per la cifra record di 26 miliardi di dollari e si nota un cambio non solo a livello grafico, ma anche nei contenuti. Il social oggi ha una forza espansiva incredibile. Sempre più aziende decidono di aprire il proprio profilo LinkedIn per ricerca di personale, ma soprattutto come blog.

Grazie alla possibilità di creare post testuali ma anche visuali, LinkedIn non ha nulla da invidiare ad altre piattaforme, il suo stile comunicativo è univoco. Su LinkedIn si parla principalmente di attualità, lavoro, news, e ogni azienda si muove in base al proprio obiettivo. Inoltre la gratuità di questa applicazione (esiste anche una versione Premium a pagamento) è la sua vera forza perché riesce a far incontrare domanda e offerta senza intermediari, in maniera semplice ed efficace.

LINKEDIN DOPO: LE NOVITA’ 2020

Tra le novità del 2020 LinkedIn punta sempre più sull’utilizzo dell’applicazione da parte degli utenti. Rispetto al passato infatti, le notifiche che arrivano sul nostro smartphone crescono a vista d’occhio. Si passa dall’aggiornamento di carriera dei nostri contatti, alle congratulazioni per gli anniversari, fino ad arrivare ai compleanni. Dall’altra parte però, sempre più effort è stato messo nella sezione “news”, assimilando il social ad un sito di informazione piuttosto che a una bacheca di ricerca lavoro.

Questo costante bisogno di informazione è sicuramente tipico degli ultimi anni e LinkedIn sta cavalcando l’onda giusta!

A seguire le 10 novità introdotte nel 2020 da LinkedIn:

  1. La possibilità di modificare i post;

  2. La gestione delle pagine da mobile;

  3. Le statistiche semplificate;

  4. L’utilizzo e la ricerca per #hashtag;

  5. Le reaction;

  6. La funzione trova nelle vicinanze per incontrare altri membri di LinkedIn;

  7. L’accesso con Qr Code;

  8. L’aggiunta degli applausi;

  9. LinkedIn Streaming per organizzare dirette condivise;

  10. LinkedIn events per creare e promuovere eventi.

Grazie a queste 10 novità introdotte da LinkedIn nei mesi passati, capiamo che questa piattaforma sta puntando su un rinnovamento continuo ma anche a spodestare social come Facebook e Instagram dal trono dei social. Un esempio? Anche su LinkedIn è possibile realizzare sponsorizzate!

Il primo step per realizzare una campagna è quello di impostare l’account pubblicitario della pagina. Dopo di che si può creare una campagna che può essere:

  • Promozione di un contenuto (già pubblicato o creato ad hoc per la campagna);

  • Annunci di testo (classico bannerino sulla pagina principale)

  • Messaggi In Mail, quindi messaggi privati sponsorizzati.

In tutte e tre le tipologie ovviamente si può targetizzare il proprio pubblico così da raggiungere eventuali prospect o utenti affini.

Se anche voi siete curiosi di saperne di più, continuate a seguirci e contattateci per maggiori informazioni.

GOOGLE MYBUSINESS: COS’E’ E PERCHE’ NON SE NE PUO’‘FARE A MENO

Google MyBusiness è la “pagina di presentazione” della tua attività online, un po ‘come il biglietto da visita sul web. Proprio per questo deve essere curata, corretta e soprattutto invitante. Andresti ad un appuntamento di lavoro con un consulente che si presenta con un bigliettino scritto su un pezzo di giornale? No!

Ecco, allo stesso modo i tuoi clienti scruteranno la tua presenza online per farsi un’idea dell’affidabilità della tua azienda e riceveranno tutte le informazioni necessarie sulla tua attività. In secondo luogo l’iscrizione è totalmente gratuita e piace molto all’algoritmo di Google: una ragione in più per aggiornarlo!

Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Quando digitiamo su Google il nome di un indirizzo, confronta una finestra con un nome, un numero di telefono, un indirizzo, recensioni e tantissime informazioni utili. Ecco, proprio quella “finestrella” è Google My Business.

Iniziamo dalle informazioni principali. Per poter registrare la vostra attività, basterà andare sul sito https://www.google.com/intl/it_it/business/e seguire i semplici passaggi necessari alla registrazione, Google invierà poi una cartolina al vostro indirizzo per verificarne l’esattezza. Semplice no?

Gli elementi da inserire per completare la nostra scheda di Google My Business sono:

  1. La cosiddetta NAP (nome, indirizzo, telefono), ovvero le informazioni di base che devono essere corrette e garantite;

  2. Gli orari di apertura, come sopra, inclusi sempre gli orari, soprattutto un ridosso delle festività;

  3. Link al sito web: FONDAMENTALE!

  4. Descrizione dell’azienda: una bio accattivante che racconta in poche parole il nostro business;

  5. Le immagini: DEVONO ESSERE PROFESSIONALI, no a fotografie fatte con il telefono, selfie del proprietario, foto di pessima qualità;

  6. Le recensioni: sono il nostro banco di prova, rispondiamo sempre in maniera educata sia ai complimenti che alle critiche.

  7. Per sapere come rispondere al meglio leggi questo articolo https://www.alsolved.org/blog/2019/11/27/come-rispondere-alle-recensioni-sul-web-tra-haters-e-opportunit .

“L’aggiornamento del tuo GoogleMyBusiness sotto forma di posta, come notizie, offerte, eventi, ma anche veri e propri prodotti, è ciò che fa la differenza e che rende la tua scheda più visibile rispetto alla concorrenza. Facciamo un esempio molto attuale: in questi due mesi alcune attività hanno tralasciato il proprio profilo dimenticando di modificare gli orari di apertura e chiusura, variati per le restrizioni legate al coronavirus. L’algoritmo di Google ha dato maggiore spazio sul web a chi ha costantemente aggiornato i propri dati, proprio come accade sui social. Un buon motivo per essere sempre “sul pezzo”!

Siamo ben consapevoli che per un imprenditore il tempo è oro e trovarne non è sempre semplice. Per migliorare l’indicizzazione della tua scheda affidati a professionisti del settore!

Contatta l’Alsolved per maggiori informazioni sui pacchetti offerti e per far spiccare il volo sul mondo digitale alla tua azienda”

 

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PER FARE PUBBLICITA’ SU LINKEDIN

Come funziona la pubblicità su Linkedin ? Come si fanno le sponsorizzate ? E soprattutto: Linkedin è lo strumento giusto per il mio brand ??

A tutte queste domande daremo delle risposte in questo articolo. Scopriremo come creare campagne pubblicitarie su linkedin utilizzando i vari tool per iniziare a creare la tua prima sponsorizzata su questa piattaforma di advertising.

PERCHÈ FARE PUBBLICITÀ SU LINKEDIN ?

Come dice Linkedin stesso : “Fare pubblicità su LinkedIn aiuta aziende grandi e piccole a raggiungere i loro obiettivi”.

Sicuramente è un’affermazione un po’ di parte..

Ma quello che c’è di vero è che Linkedin è un ottimo strumento per fare marketing b2b.

Anche se gli utenti di linkedin sono un terzo di quelli di facebook o instagram questa piattaforma Social si riferisce a un pubblico molto specifico: professionisti e grandi aziende.

Quindi è un ottimo strumento per fare pubblicità quando l’obiettivo non è rivolgerti a un consumatore ma alle figure professionali interne all’azienda. È per questo che il modo di fare pubblicità sul Linkedin è del tutto particolare e ciò si riflette su come è stato concepito.

Questo articolo è una guida per principianti al tool di Gestione Campagne per poter iniziare a destreggiarsi con la piattaforma di advertising di Linkedin.

Perciò se già conoscete questa piattaforma in tutti i suoi aspetti, forse questo non è l’articolo che fa per voi.

O forse sì ??

Dal momento che le cose nel web  cambiano molto rapidamente un po’ di ripasso fa sempre bene, no??

IL TOOL GESTIONE CAMPAGNE DI LINKEDIN

Il tool gestione campagne di Linkedin è molto simile al Gestisci Inserzioni di Facebook, ma presenta una struttura un po’ più complessa.

La schermata principale è divisa in tre sezioni:

  • Gruppi di Campagne: Riunisce diverse campagne in un solo gruppo e modificando un aspetto del gruppo cambierai di conseguenza le impostazioni alle campagne ad esso associate. Molto utile per fare modifiche sul budget o sulle date che si rifletteranno su tutte le campagne.

  • Campagne: Qui puoi visualizzare tutte le campagne che hai creato, verificare l’offerta per ogni campagna, e monitorare tutte le metriche dei risultati.

  • Annunci: In questa sezione trovi tutti gli annunci e le metriche relative. E’ molto importante dare sempre uno sguardo a questa sezione per verificare se gli annunci sono attivi o sono stati sospesi per violazioni delle policy di Linkedin.

Nella barra in alto trovi invece tutti i vari tool più avanzati di linkedin come l’insight tag o i moduli per raccogliere una lista di contatti e riunirli poi sotto un unico pubblico.

Questo è solo una guida iniziale di Linkedin Business, “for beginners”; per gli utenti che già conoscono questa piattaforma presto faremo una guida più avanzata.

Per ora ci limiteremo a fornire le conoscenze base e quindi continuiamo su quali tipi di annunci puoi sponsorizzare su Linkedin.

TIPOLOGIE DI ANNUNCI SU LINKEDIN 

Contenuti Sponsorizzati

Sono annunci con un immagine di formato 1200*628 px , con un aparte per il copy e la call to action in basso.

I contenuti sponsorizzati possono essere di due tipi:

  • Contenuto già pubblicato sulla bacheca della Pagina Business aziendale

  • Contenuti che si creano solo per l’inserzione e non risultano visibili sulla bacheca della pagina. Molto utili se vuoi fare dei test senza che gli utenti della tua pagina li vedano.

Annunci di Testo

sono annunci che si limitano a un solo contenuto di testo e vengono visualizzati nella colonna destra della bacheca, quindi difficilmente catturano l’attenzione dell’utente.

Rappresentano un tipo di sponsorizzazione che sconsigliamo per i seguenti motivi.

  • Non sono mostrati sull’app e sulla versione mobile

  • Sono solitamente poco efficaci in termine di CTR

  • Hanno un costo per clic alto

Messaggi InMail sponsorizzati

Annunci pubblicitari che vengono inviati direttamente alla persona che rappresenta il target di utenti da te scelto. Questa vedrà comparire fra i suoi messaggi il contenuto che hai sponsorizzato.

Possono essere intrusivi su certe fasce di utenti, ed essere considerati dal destinatario come SPAM !

Una volta scelto il tipo di annuncio da pubblicare, per fare pubblicità su Linkedin serve conoscere la strategia di offerta con cui vuoi partecipare all’asta con altri contendenti.

STRATEGIE DI OFFERTA 

Nella sezione dedicata al Budget puoi scegliere fra tre tipi diversi di offerta per pagare le inserzioni..

Ma come scegliere quella più adatta a te ?

Offerta CPM Massima

Imposti tu l’offerta massima e sei sicuro che Linkedin non spenderà di più di quanto hai inserito come valore limite. È utile se vuoi avere un controllo totale sul CPM (costo per 1000 impression). Ricorda che con questa offerta se Linkedin non riuscirà a spendere tutto il budget il costo per risultato potrebbe salire.

Offerta CPC Ottimizzata

Scegli tu l’offerta e i risultati verranno distribuiti fra gli utenti che fanno l’offerta migliore e hanno maggiore probabilità di generare risultati. Di conseguenza il CPC dipenderà dalla competizione con altri utenti che fanno una strategia simile alla tua.

Questa offerta è disponibile per obiettivi come : visite del sito Web, interesse, generazione di lead e conversioni sul sito Web.

Offerta Automatica

Linkedin deciderà in base allo storico delle offerte quale è il costo più indicato per il tuo annuncio) Usa questa strategia di offerta se vuoi ottenere il massimo dei risultati dal tuo annuncio, ma ricorda che il costo potrebbe essere più alto di quanto hai proposto nell’offerta.

Questa strategia di offerta è disponibile solamente per i contenuti sponsorizzati !

LANCIA LA TUA CAMPAGNA

Adesso sei pronto a lanciare la tua prima campagna Linkedin Ads !

Il bacino di utenti è molto inferiore rispetto a quello di Facebook quindi ricorda che fare pubblicità su linkedin costa molto di più e i risultati se non si è bravi a destreggiarsi con le impostazioni del tool gestisci campagne possono essere molto deludenti.

Perciò studia le strategie migliori, crea diversi test con i copy e le impostazioni e monitora il CPC costantemente.

Se non vuoi rischiare di sprecare il budget e buttare i soldi puoi affidarti ad una agenzia di Digital Marketing.

8 TENDENZE DEL SOCIAL MEDIA MARKETING: LA PUBBLICITÀ ONLINE DEL FUTURO

Con oltre 2,4 miliardi di persone solo su Facebook, il futuro dei social media è sempre più brillante . E se i cambiamenti sono così rapidi, non dovresti rimanere fermo alla maniera di fare pubblicità online di oggi. Ecco perchè in questo articolo scopriremo le 9 tendenze emergenti da tenere sotto controllo per battere sul tempo la concorrenza !

Cosa riserva il futuro per i social media?

1. VR e AR

Quando pensi ai social media, potresti non immaginare immediatamente l’effetto che avrà la realtà virtuale sul modo di fare pubblicità online nei prossimi anni.. Le cose stanno per cambiare..

Snapchat è la prima piattaforma che sta sfruttando la realtà aumentata.

Attraverso i suoi servizi, le persone possono utilizzare l’AR per valutare l’aspetto di un capo prima di procedere all’acquisto.

E’ possibile così provare un paio di occhiali, indossarli senza dover andare in negozio.

2. Video social

Se inizia a scorrere il feed delle notizie su Facebook in pochi secondi verrai bombardato da centinaia di video.

I contenuti visuali stanno rapidamente prendendo tutta l’attenzione dei social.

Per non rimanere indietro inserisci video professionali nella tua strategia di social media marketing.

Tieni presente che i video sui social media devono essere brevi.

Ci sono troppe distrazioni e l’attenzione dell’utente-tipo del web ha una soglia di attenzione molto ristretta.

Più i tuoi video sono brevi, più è probabile che le persone li guardino fino alla fine !

3. Social media per il servizio clienti

Molte aziende stanno spostando il loro servizio clienti sulle piattaforme di social media.

L’uso di piattaforme, come l’app Facebook Messenger per rispondere alle domande e risolvere le preoccupazioni dei clienti sta rapidamente diventando la norma nelle pratiche di customer service.

Facebook ha ben compreso questa tendenza e ha già implementato l’opzione per utilizzare le risposte automatiche e i chatbot.

Questi strumenti riducono il lavoro manuale, delegando gran parte del lavoro all’intelligenza artificiale.

Detto questo dovresti comunque avere anche un servizio clienti più tradizionale: meglio perciò utilizzare sia l’assistenza sulla linea telefonica personale e un sistema di chat presente sul tuo sito web.

4. Maggiore influenza sul marketing

Sapevi che il 40% delle persone ha acquistato un prodotto dopo aver visto il suo influencer preferito presentarlo sul proprio canale?

Questo è uno dei motivi per cui le sponsorizzate aumentano di popolarità su piattaforme come YouTube e Instagram.

Le persone preferiscono acquistare prodotti se li vedono in azione.

I tuoi annunci video potrebbero essere belli ed emozionanti, ma c’è sempre la percezione che gli annunci sovrastimino un prodotto. I consumatori hanno l’impressione che gli influencer mostrino i prodotti come sono realmente e credono più in questo tipo di pubblicità online.

Gli influencer hanno anche migliaia di follower, potenziali utenti da attirare.

5. Messaggi acquistabili

Lo shopping unico è il futuro dei social media. Non forzare le persone a visitare il tuo sito attraverso le piattaforme dei social media. Lascia che facciano acquisti direttamente tramite i post.

Plugin come Shopify dispongono già di questa funzionalità.

Su Instagram hai caricato un nuovo post pubblicitario di una donna che indossa l’ultima borsa della tua azienda? Lascia che le persone facciano clic su quella borsa e acquistino la borsa senza uscire da Instagram!

Questo privilegia la convenienza e riduce significativamente i passi che le persone devono fare.

Come accennato, ci sono troppe distrazioni sui social media. Anche i tuoi contenuti sono una di quelle distrazioni, attirare l’attenzione della gente mentre scorre verso il basso il proprio feed.

I post convincono le persone ad acquistare perché gli utenti pensano immediatamente di poter acquistare e quindi continuano a scorrere verso il basso.

6. Contenuto interattivo

Quando si tratta di contenuti interattivi, Facebook e Pinterest regnano sovrani. Questa tendenza continuerà a crescere nel 2020 perché il pubblico non vuole più pubblicità online passiva.

Lascia che il tuo pubblico partecipi attivamente !

Ti chiederai quindi che tipo di contenuto interattivo postare?

Le cose che puoi fare per coinvolgere i tuoi utenti sono molte.

  • Presentare sondaggi

  • Condurre video di Facebook Live per ospitare sessioni di domande e risposte.

  • Presenta concorsi su Instagram o Pinterest o

  • Enfatizza i contenuti generati dai consumatori per generare ulteriore interesse e partecipazione.

Utilizza questa strategia e la tua pubblicità online sui social diventerà virale !

8. Passa ad altre piattaforme

Facebook è ancora il re incontrastato quando si parla di social media, ma ci sono molte nuove piattaforme emergenti all’orizzonte.

Tik-Tok, Snapchat e Pinterest stanno rapidamente guadagnando terreno.

YouTube, sebbene sia principalmente una piattaforma video, è anche un social media, quindi non puoi ignorarlo.

9. Contenuto temporaneo

Vuoi che le persone sui social media provino quel senso di urgenza che li spinge a comprare, abbonarsi o commentare prima che il limite di tempo percepito sia scaduto?

Puoi farlo attraverso contenuti temporanei.

Le storie di Facebook sono gli strumenti migliori da utilizzare per questo.

Le storie durano solo 24 ore, quindi pubblicizza promozioni e sconti limitati lì. Il tempo limitato e l’esclusività possono portare a conversioni.

Non aspettare domani

Entra nel futuro dei social media oggi!

Il social media marketing non sta mai fermo.

Le piattaforme continuano a crescere e ad evolversi e lo stesso dovrebbero fare le tue strategie.

Il futuro dei social media coinvolge più prospettive e questi 8 punti che abbiamo esaminato sono alcuni degli strumenti che ti permetteranno di superare subito la concorrenza.

COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK: ABBASSARE I COSTI E OTTENERE PIÙ RISULTATI

IN QUESTA BREVE GUIDA SCOPRIREMO COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK EFFICACEMENTE E ANALIZZEREMO 4 SOLUZIONI ANTI-SPRECO PER ABBASSARE IL COSTO DELLE TUE INSERZIONI.

Ti capita spesso di impostare con cura le tue campagne facebook ads ma i risultati che ottieni non sono soddisfacenti ?

Scegli budget sempre più alti ma quando vai ad analizzare le metriche riscontri grandi sprechi di denaro?

Allora questo è l’articolo che ti serve.

#1 Controlla sempre il Punteggio di Pertinenza

Facebook mette a disposizione tre metriche per valutare il grado di pertinenza delle tue inserzioni.

L’obiettivo di Facebook infatti è dare il messaggio giusto alla persona giusta nel momento giusto.

Se la tua inserzione facebook ads soddisfa questo obiettivo e ottiene un punteggio alto viene premiata e il costo della tua inserzione (CPC) diminuisce.

Questa stima della pertinenza dell’inserzione si basa su tre principali metriche che analizzano la qualità, engagement, conversione.

  • Valutazione della qualità –  la qualità del copy e delle grafiche dell’inserzione

  • Valutazione del tasso di coinvolgimento – il tasso di coinvolgimento previsto per la tua inserzione rispetto alle inserzioni in competizione per lo stesso pubblico.

  • Valutazione del tasso di conversione – indica il tasso di raggiungimento del tuo obiettivo

Quindi, se  il punteggio è basso come possiamo migliorarlo?

Una valutazione della qualità bassa si migliora ottimizzando creatività dell’inserzione, quindi: testo – immagini o video ma anche titoli più pertinenti rispetto al pubblico che abbiamo scelto e che rispettino anche le normative di facebook .

Elimina link baiting (“metti mi piace” “clicca sul link”) e presenza del testo nelle grafiche.

Anche la valutazione del tasso di coinvolgimento significa migliorare le grafiche e il copy.

Consigliamo un testo non troppo lungo facilmente leggibile e che vada dritto al punto senza forzare nessuno.

Se qualità e tasso di coinvolgimento sono alte ma il tasso di conversione è basso ciò significa che il problema non sta nella tua inserzione a nella pagina di destinazione.

Può essere una landing page confusa, oppure troppo lenta a caricare o ancora può esserci un link che non funziona.

#2 Abbassa il CTR 

Il CTR indica quanti utenti hanno visualizzato cliccato sulla tua inserzione facebook ads.

Più clic ottieni più il CPC si abbassa.

Ma come aumentare il valore del CTR ?

Puoi farlo in diversi modi.

  • Utilizza una call to action chiara, rispetto al pubblico e al messaggio che vuoi dare. No spam!

  • Abbassa la metrica “frequenza” – le volte in cui il tuo annuncio viene riproposto ad una stessa persona

  • Testa diversi tipi di inserzioni – fai dei test prima di investire su una campagna.

  • Varia il tipo di campagna, le grafiche , il copy e sperimenta con il pubblico.

#3 Utilizza il Remarketing 

Una volta che hai accumulato abbastanza dati sul tuo pubblico puoi utilizzare una strategia di retargeting o remarketing per risparmiare denaro intercettando gli utenti che hanno già mostrato interesse per il tuo annuncio.

Per usare il remarketing devi aver installato un codice tracciante (Pixel facebook) sul tuo sito o su una pagina specifica che identifica tutte le persone che hanno effettuato una determinata azione in modo da conoscere il loro comportamento d’acquisto.

#4 Sfrutta le Regole Automatizzate

Facebook da qualche tempo ha messo a disposizione uno strumento molto efficace per automatizzare il controllo delle campagne.

Questo strumento si chiama Regole Automatizzate.

Anziché monitorare ogni giorno le tue campagne, crei una regola (es. stoppa la campagna quando  tutti i gruppi di inserzioni non riescono a spendere in modo corretto il budget )

Può essere impostato su moltissimi parametri diversi ed è un utile strumento per evitare sprechi di denaro sull’investimento.

Quindi adesso che sai come fare pubblicità su facebook abbassare il costo delle tue facebook ads e ottimizzare la tua pubblicità su facebook non ti resta altro che aprire il Business Manager e iniziare a testare.

Restate connessi con il nostro blog per altri utili consigli e news sul mondo del Web Marketing.

TIK TOK, DA APP PER TEENAGER A SOCIAL PER LE AZIENDE. SCOPRI SE È ADATTO PER PROMUOVERE LA TUA ATTIVITÀ !

Tik Tok, l’app del momento nata per i teenagers sta diventando sempre più popolare e pensa a come rendersi utile per le aziende. Scoprilo nel nostro articolo.

Tik Tok ha i minuti contati? È questa la domanda che ultimamente si fanno in molti, soprattutto dopo la rivelazione di Jane Wong secondo cui Instagram starebbe lavorando a Clip, una nuova funzione della fotocamera per unire clip registrate in un video, aggiungendo musica da regolare in velocità e lunghezza.

Tik Tok App

Mark Zuckerberg insomma sta cercando di intercettare non solo il pubblico di adolescenti e teenager che usano l’app, ma anche quella nuova fetta di utenza che ne sta alzando la media.

Per capire il fenomeno, bisogna fare un piccolo passo indietro.

TikTok ha sede in Cina e i primi due anni contava circa 150 milioni di utenti. Ora è la quarta app più scaricata al mondo e il proprietario, ByteDance, sta continuando ad investire sino a parlare di uno smartphone TikTok con strumenti per gli inserzionisti.

Tik tok per aziende

Ovviamente è necessario valutare il target, gli obiettivi, i prodotto/servizio. Guardandosi intorno molti brand autorevoli, come la Liga spagnola, Dazed o PopBuzz, stanno utilizzando TikTok per far breccia sui teenager, che non usano Facebook, e per variare i contenuti.

Un altro caso eclatante riguarda il torneo di tennis di Wimbledon che ha investito su Tik Tok per monetizzare i vecchi tornei e recuperare le entrate perse della Premier League.

Tra le novità dell’app c’è la possibilità di effettuare acquisti associati ad hashtag sponsorizzati, senza uscire dall’app.

Kroger è la prima azienda ad aver testato questa nuova funzionalità “Hashtag Challenge Plus” con la sfida #TransformUrDorm.

Tik Tok e Musically

 Tik tok non è dunque solo cantare in playback come alle origini l’ app Musically.

Si possono anche realizzare contenuti video utili per promuovere la propria azienda.

Proprio in questi giorni la rivista Glamour ha lanciato il challenge Past No Future, invitando i lettori a cercare nell’armadio qualche abito del passato, come lo zaino del liceo o la giacca anni ’80, indossarlo e condividere il look nostalgico su TikTok con l’hashtag #pastnofuture.

Ovviamente ogni settore dovrà capire se è adeguato al proprio prodotto/servizio e in caso trovare la strada Social più consona.

L’importante è non perdere tempo…tik tok, tik tok…

Continua a seguirci per restare aggiornato sulle prossime novità.

GLI AGGIORNAMENTI FACEBOOK 2019: DALLE RECENTI NOVITA’ AI PROSSIMI ALGORITMI PER CUI TENERSI PRONTISSIMI

Siamo solo all’inizio del 2019 ma per Facebook gli aggiornamenti continuano incessantemente e quasi ogni giorno lancia una novità. Non perdiamoci in chiacchiere e vediamo quali sono le modifiche che sono state già effettuate e a cui dobbiamo prestare attenzione per non incorrere in inconvenienti, e quelle che ci dobbiamo aspettare nel futuro…prossimo ovviamente.

FB E LE FUNZIONALITA’ COMMERCIALI: DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Il primo punto da considerare è un chiarimento: gli aggiornamenti in questione riguardano soprattutto le funzionalità commerciali di Facebook e Instagram. Detto questo facciamo un passo indietro e vediamo dove eravamo rimasti:

·      Shopping nelle Instagram Stories: grazie a questa funzionalità gli utenti possono acquistare i prodotti cliccando sul prodotto così da essere portato allo shop online del brand in questione;

·      Gli annunci pubblicitari nelle Facebook Stories, venuti successivamente ad Instagram, hanno notevole successo e consente ai brand di arrivare agli utenti in modo diretto;

·      E’ stata aggiornata la sezione recensioni delle Pagine, in modo che l’utenza possa farne riferimento per sapere cosa aspettarsi da un servizio o un prodotto;

·      Anche le metriche degli annunci video di Facebook sono rimaste coinvolte dagli aggiornamenti, così da poter analizzare il feedback dell’utenza con maggiore precisione e permettere agli inserzionisti di muoversi con più sicurezza;

·      Già da qualche tempo è possibile testare l’impatto di una campagna pubblicitaria su Facebook;

·      Anche i tool per realizzare post e sponsorizzate accattivanti sono sempre in evoluzione. Interessanti sono ad esempio i video realizzati con l’utilizzo di foto caricate in differenti template;

·      Per quanto riguarda la gestione delle campagne, le Lookalike Audiences targetizzano il pubblico sulla base di comportamenti simili tra clienti e utenti online e offline.

·      L’aggiornamento ha riguardato anche il ROAS, lo strumento che misura l’efficacia delle campagne ads di fb attraverso l’analisi del ricavo lordo generato da ogni euro investito. Si parte dall’impostare un’offerta minima ROAS, ottimizzando così la campagna.

COME FB CONTRASTA FAKE NEWS E CYBERBULLISMO

Questi sono gli aggiornamenti degli ultimi mesi per le funzionalità commerciali, ma un breve accenno meritano anche i tentati passi avanti fatti da Zuckerberg per favorire i post che generano conversazioni e interazioni di sostanza anche per contrastare il fenomeno delle fake news e sensibilizzare contro il cyberbullismo:

·      E’ possibile scegliere quali post delle pagine preferite vedere ai primi posti del News Feed attraverso il “Mostra per primo”;

·      Negli Usa si sta sperimentando la formula per cui sono i follower a determinare la credibilità delle notizie e delle fonti. Da questi dati Facebook realizza una graduatoria e le testate più autorevoli vedono i loro contenuti pubblicati in evidenza. Pare che tutto ciò non stia avendo gli effetti sperati.

·      Per quanto riguarda le breaking news, oltre cinquanta editori a livello globale sono attualmente abilitati a classificare le proprie notizie di ultim’ora che compariranno in alto nel News Feed per un lasso di tempo.

·      La sponsorizzazione di alcuni contenuti sono stati limitati come criptovalute, sulla salute…

GLI AGGIORNAMENTI FB NEL CORSO DEL 2019

E’ ora il momento di elencare i principali prossimi aggiornamenti che Facebook intende realizzare:

·      Un importante aggiornamento tecnico sulle campagne pubblicitarie è previsto dal 27 Febbraio. Sugli annunci  in “Perché visualizzo questa inserzione?” gli utenti avranno la possibilità di vedere se sono inserite nel pubblico personalizzato di un’azienda per costringere chi realizza un annuncio pubblicitario ad utilizzare solo dati di utenti che hanno dato il consenso;

·      Da Settembre di quest’anno Fb, attraverso un nuovo algoritmo, proverà ad andare incontro agli inserzionisti sulla distribuzione manuale del budget che obbligatoriamente verrà impostato non più in Gruppo Inserzioni ma in Campagna. Sarà la piattaforma blu a distribuirlo sui Gruppi dal miglior risultato, per raggiungere l’obiettivo per il quale è impostata la campagna al costo inferiore;

·      Una funzionalità che stanno togliendo è la possibilità di stabilire manualmente il tempo di risposta della pagina e gli utenti saranno in grado di valutare se le risposte non arrivano tempestivamente.

 

INSTAGRAM PER L’E-COMMERCE SARA’ PRESTO REALTA’. NELLE STORIES ATTESA LA SEZIONE SHOPPING

E-commerce e Instagram. Un connubio fortunato che prevediamo darà buoni frutti a quest’autunno per l’aumento degli acquisti online, in particolare da mobile, e la capacità del social di attrarre sempre più utenti attivi arrivati nel mese di Settembre 2017 a 800 milioni al mese. Dalla semplice promozione visual dei prodotti Instagram aspira a diventare una piattaforma e-commerce attraverso lo Shopping nelle Stories: basterà cliccare sul bollino bianco con all’interno la shopper bag per visualizzare le etichette di ogni prodotto contenenti prezzo e descrizione dell’oggetto. L’acquisto sul sito web avviene cliccando sulle etichette che apriranno la scheda dettagliata del prodotto e la call to action Acquista ora oppure cliccando sul tag in un profilo che seguiamo. Per capire meglio come questa sia una grande opportunità per le 25 milioni di aziende e i due milioni di inserzionisti attivi sul social, basti citare i risultati ottenuti dal brand di moda Speramintlove  nella fase test nel mese di Giugno: +25% del traffico online e +8% sui ricavi.

Attenzione a non trasformare un profilo Instagram nella vetrina di un negozio. Come per le pagine Facebook consigliamo una strategia che alterni post promozionali con post dal contenuto informativo e utile che stimolino la community alla conversazione attraverso un linguaggio visual emozionale.

Già con Boosted post, Instagram ADS, il bottone “Compra ora” che porta all’acquisto immediato senza uscire dal social, la possibilità di taggare i prodotti su Instagram nelle foto e negli album per i profili collegati con FB o Business Manager, il social visual sta ottenendo grande riscontro sull’utenza.

Le strategie di vendita possono passare anche attraverso link cliccabili che rimandano allo shop online dove proseguire l’acquisto, fare sconti a chi segue il profilo Instagram e fidelizzare con i clienti.

Le potenzialità di Instagram e i dati delle vendite nell’e-commerce, che nel 2016 sono arrivate a coprire il 20,9mld, possono davvero fare la differenza per una attività, tanto che i negozi con elementi innovativi ed empatia crescono ad una velocità del +6,7%.  Una comunicazione che porta all’acquisto tramite fiducia, innovazione e capacità di utilizzo delle nuove tecnologie, associato a prodotti di qualità, è tutto ciò che chiede l’utente per diventare cliente. L’Alsolved è qui per far crescere la vostra azienda.

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IGTV DI INSTAGRAM VS YOUTUBE: I VIDEO VERTICALI PRENDERANNO IL POSTO DEI VIDEO ORIZZONTALI?

La Igtv, la nuova app tv di Instagram, è realtà. Il video verticale della durata di 10 minuti per gli utenti e di un’ora per gli influencer di successo, sta spopolando sul social mettendo a serio rischio il primato video di Youtube. 

Troppo presto per dire se il fenomeno rivoluzionerà il modo di fare televisione sui social o se il tutto si ridurrà ad una bolla di sapone, ma mentre la storia fa il suo corso cavalchiamo l’onda e vediamo nello specifico come funziona la IGTV di Instagram.

COME USARE LA IGTV DI INSTAGRAM CON FACILITA’

Dopo aver scaricato la app IGTV ed effettuato il login con il proprio profilo di Instagram, appare una schermata verticale in due parti: la parte alta è quella relativa al video che si sta visualizzando o che si sta pubblicando, mentre in basso scorrono orizzontali i video più popolari.

Al centro è posizionato un menù dove sarà possibile:
•    ricevere dei consigli sulla base dei propri interessi accedendo alla sezione Per te;
•    visualizzare i video delle persone seguite o più popolari;
•    continuare a visionare i video precedentemente interrotti.

Per pubblicare un video bisogna:
•    cliccare sull’icona tonda con la foto dell’utente;
•    proseguire su Crea canale, solo per il primo accesso;
•    carica il video dal simbolo +. 

Non si possono realizzare video direttamente da IGTV né abbellirli con gli effetti e, una volta scritto un titolo e la descrizione, il video è visibile nella Tv di Instagram o meglio in IGTV.

I LIMITI DELLA IGTV PER CHI PUBBLICA VIDEO SU YOUTUBE

Chi usa Youtube ha certamente riscontrato le difficoltà che la nuova filosofia della TV di Instagram sta cercando di diffondere. E’ come se Zuckerberg avesse imposto agli utenti “o me o Google”, “o Instagram o Youtube”, “o il video verticale o il video orizzontale”. Un aut aut che limita fortemente chi lavora con i video perché prima ancora di decidere cosa girare bisogna scegliere su quale piattaforma social pubblicare. Infatti per pubblicare su Youtube il cellulare deve essere tenuto in orizzontale per evitare le orrende fasce nere ai lati del video, allo stesso modo con la IGTV si può pubblicare solo in verticale.

Per divertirsi a capire quanto il video verticale sia considerato una vera e propria rivoluzione social vi invitiamo a guardare questo video dal titolo Vertical Video Syndrome, realizzato in tempi non sospetti: https://www.youtube.com/watch?v=f2picMQC-9E

Chissà se la IGTV sarà una sindrome incurabile o solo un virus passeggero? In attesa del medico l’Alsolved mette in campo i migliori professionisti dei social, per maggiori informazioni https://www.alsolved.org/contatti/

 

SEI UN’INSERZIONISTA FACEBOOK? OCCHIO ALLE NOVITÀ!

Le novità, che la gestione delle inserzioni Facebook sta lanciando, hanno come scopo quello di presentare con più trasparenza il modo in cui gli inserzionisti misurano il rendimento delle proprie campagne.

La novità maggiore è rappresentata dall’attivazione di nuove etichette su alcuni parametri, con lo scopo di restituire chiaramente le modalità con la quale vengono calcolati.

Insieme alle nuove etichette Facebook eliminerà circa 20 metriche attualmente in uso nello strumento Gestione Inserzioni, questa scelta è dettata dalla necessità di dare all’inserzionista uno strumento di più facile lettura, facendolo concentrare solo su quelle più significative a livello di prestazione degli annunci.

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METRICHE E STIME

A ragione di quanto detto finora, gli interventi maggiori sono concepiti per dar modo agli utenti-inserzionisti di analizzare i dati delle proprie sponsorizzazioni in maniera più intuitiva e precisa.

Con l’inserimento di nuove etichette si mostrerà meglio le modalità con la quale vengono registrate le metriche di rendimento del posizionamento delle Ads insieme alla copertura e la frequenza. Facebook quindi si impegna a indicare chiaramente quando una metrica è una stima, in fase di sviluppo o entrambe.

LE INCERTEZZE DEI MARKETER

Prima di questo aggiornamento i marketer su facebook sono stati abituati ad un sistema di lavoro basato sulle stime, misurando i risultati delle campagne con margini di incertezza tra numeri stimati e numeri più precisi. Questo aggiornamento risulta ora fondamentale per fare chiarezza e soprattutto a fare in modo di cogliere subito quando un dato è una stima e non un dato certo.

Credi che anche questo aggiornamento ti darà difficoltà nella gestione delle tue inserzioni su Facebook? Contattaci, i nostri esperti del social media marketing sono già all’opera per utilizzare al meglio queste nuove funzionalità!

Conosci il PIXEL di Facebook? Scoprilo subito!

 

PIXEL DI FACEBOOK, QUESTO “SCONOSCIUTO”

Forse molti non sanno che c’è un modo per far tornare o far conoscere il tuo sito anche tramite Facebook, questo strumento di marketing on line è stato messo a disposizione da Facebook e prende il nome di Pixel.

Con questo fantastico strumento potrai monitorare le conversioni dei tuoi contenuti pubblicati su facebook e utilizzare i dati raccolti, per far nuovamente comparire le tue sponsorizzate sulla bacheca degli utenti che hanno visitato il tuo sito o hanno interessi simili ad essi.

Il codice pixel generato da Facebook può essere inserito come codice di monitoraggio dell’intero sito o di determinate pagine, per verificare le azioni compiute all’interno di esse, rivelandosi quindi un potentissimo strumento di analisi e remarketing.

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COME SI CREA IL PIXEL FACEBOOK?

Generare il Pixel Facebook è un’operazione relativamente semplice. Dalla dashboard della gestione inserzioni facebook è possibile generare il pixel con pochi click. Mentre, per l’installazione sul proprio sito web, basta semplicemente inserire il codice html del pixel nell’header del sito, per una raccolta dati generale, o sulle pagine che si desiderano monitorare.

Per chi possiede poche nozioni di html e dispone di un sito, o Ecommerce, realizzato con CMS come WordPress e Prestashop esistono invece plugin e moduli adatti.

Per verificare infine il corretto funzionamento Google Chrome mette a disposizione una estensione che esegue l’operazione di controllo.Quindi, come avrai capito, per usufruire di questo strumento avrai bisogno di:

  • Un sito web
  • Una Pagina Facebook
  • Capacità di analisi e marketing

COME SI CREANO CAMPAGNE FACEBOOK USANDO IL PIXEL

Una volta installato e verificato il suo corretto funzionamento si entra nel vivo del suo utilizzo, la creazione di campagne Ads basate sui dati raccolti mediante lo strumento. Accedendo alla vostra Brand Page Facebook alla voce “Gestione Inserzioni” basterà cliccare su “Crea Campagna” e selezionare quale delle due funzionalità di pixel utilizzare:

  • La prima, per indirizzare le persone al tuo sito Web
  • La seconda, per incrementare le conversioni sul tuo sito Web

Una volta scelta la strategia, si lancia la campagna con la classica procedura.

I VANTAGGI NELL’UTILIZZO DEL PIXEL FACEBOOK

Come spiegato il Pixel Facebook è un potente strumento per monitoraregestire ed individuare nuovi clienti simili a chi ha navigato il tuo sito, o per richiamare chi già ha visitato o compiuto azioni sul tuo sito web.

Hai voglia di mettere in comunicazione attiva il tuo sito web con la tua pagina facebook per aumentare il tasso di conversione? Rivolgiti a noi, faremo delle campagne mirate sui dati raccolti con il PIXEL Facebook!

 

NUOVO ALGORITMO DI FACEBOOK. CONSIGLI E STRATEGIE

PIÙ SPAZIO AGLI AMICI (ED AI PARENTI). ECCO COME CAMBIA L’ALGORITMO DI FACEBOOK

Con un post sul proprio profilo, Mark Zuckerberg annuncia ufficialmente il cambio di rotta del più famoso social network. Un cambio di rotta che, per alcuni versi, riporta il social blu alle origini tant’è che le brand page o pagine aziendali dovranno sempre di più elaborare strategie per poter apparire tra le notizie feed.

La scelta effettuata da facebook con il suo nuovo algoritmo ha una base, o giustificazione, che si può definire antropologica e sociale. Con queste parole infatti il CEO di Facebook motiva la propria azione:

Mark Zuckerberg CEO di Facebook lancia il nuovo algoritmo

Mark Zuckerberg CEO di Facebook lancia il nuovo algoritmo

«Usare i social media per connetterci con le persone alle quali teniamo può essere positivo per il nostro benessere. Possiamo sentirci più uniti e meno soli e questo risulta in correlazione sul lungo termine con il grado di felicità e di salute. Dall’altro lato, leggere passivamente o guardare video, anche se sono di intrattenimento o informativi, può non essere così positivo».

Una scelta che però ha suscitato molte perplessità, portando a dire che questo nuovo algoritmo favorirà l’interazione solo tra gli utenti che la pensano allo stesso modo, diminuendo così il confronto con altri punti di vista, aiutando inoltre il proliferare di fake news. Come espresso in questo articolo del New York Times.

Vediamo ora come questo aggiornamento cambierà l’approccio per le attività commerciali.

Il nuovo algoritmo di facebook, gli effetti sulle pagine aziendali

Apparire tra le notizie degli utenti dal 2018, se si ha una pagina aziendale, sarà la nuova e stimolante sfida per tutti coloro puntano ad avere un riscontro commerciale dal social di Menlo Park.

Il nuovo algoritmo infatti farà si che lo spazio che si potrà ricavare tra le notizie per le pagine aziendali sia minore, privilegiando i post pubblicati dagli amici sul proprio profilo.

Questo non vuol dire che le pagine aziendali non avranno più senso di esistere ma si dovrà solo cambiare strategia ed engagment.

STRATEGIA PER COMPARIRE TRA LE NOTIZIE FACEBOOK CON IL NUOVO ALGORITMO

Niente è perduto, ci vuole un po’ più di pazienza e un investimento economico ben speso. Partiamo con le soluzioni che comportano un maggiore impegno a costo zero.

Una strategia può essere quella di invitare gli utenti a Seguire la Pagina, oltre che spingerli verso il semplice “like”. Facebook infatti dà modo di avere rapporti con una brand page in due modi, quella del like e quella del segui la pagina, che non avviene automaticamente nel momento in cui si decide di prestare il nostro pollice in su ad una pagina, anzi si può seguire anche senza mostrare il pollice. Questa operazione, alla luce dell’ultimo algoritmo,  potrebbe equivalere ad una richiesta di amicizia, in quanto si esprime espressamente il desiderio di seguire quella determinata pagina.

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L’altra strategia è quella di investire in campagne ads mirate ed ben targettizzate, teniamo sempre ben a mente che Facebook, oltre che essere un ”luogo” di ritrovo, è una azienda e come tutte le aziende insegue il ricavo.

Le campagne a pagamento di facebook quindi avranno sempre più importanza nel tempo, questo dovrà necessariamente far rivedere il piano editoriale della pagina ed il proprio appeal.

Utile strategia è quella di utilizzare budget per sponsorizzare i post o la pagina con inviti, call to action che invitino a seguire le pagine, continuando contemporaneamente la pubblicazione di post, abbassandone la frequenza di pubblicazione, per offrire contenuti e agevolare il branding del marchio.

Non farti prendere in fuori gioco dal nuovo algoritmo di FacebookContattaci ed insieme affronteremo questa nuova sfida!

Think Big with Alsolved!

 

VERY NORMAL PEOPLE FOR VERY SPECIAL PARTNERSHIP

In questo nostro articolo vogliamo farti entrare in contatto con noi, con l’Alsolved. Da anni la Alsolved si adopera per offrire ai propri clienti una partnership affidabile, svolta da persone normali che guardano l’orizzonte per raggiungere in modo efficiente gli obiettivi prefissati. Un lavoro di squadra, il nostro, che consente di ottimizzare i tempi e la qualità del servizio, qualunque esso sia, dalle Campagne AdWords al Social Media Marketing, dalla SEO e realizzazione di Siti Web ed Ecommerce al Video Editing, dall’Email Marketing fino a giungere all’Assistenza Legale On-line.

Un team composto da Consulenti di Digital Marketing costantemente aggiornati supportati da uno staff di Tecnici Specializzati nei vari settori.

Quotidianamente aiutiamo le aziende in tutta Italia con servizi gestiti ed organizzati su misura delle necessità dei nostri clienti. Un consulente dedicato collaborerà da remoto con appuntamenti prefissati per aggiornare o concordare la strategia. Al termine della consulenza, che può avvenire anche in sede se si risiede a Roma, le informazioni saranno immediatamente consegnate al tecnico dedicato che elaborerà la soluzione.

COSA POSSIAMO FARE PER LA TUA VISIBILITÀ ON LINE

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In parte la risposta è racchiusa nelle parole spese in precedenza. Come avrai capito la nostra è una realtà che non abbandona il cliente ma al contrario lo aiuta e lo guida nella scelta nel percorso più idoneo ed opportuno per raggiungere l’obiettivo: migliori contatti e maggiori conversioni.

Facciamo un esempio, parliamo delle campagne Pay per Click Adwords.

NON TI GARANTIAMO “I”CLICK, TI GARANTIAMO IL CLICK

Una volta acquisita la vostra fiducia (siamo partner Premier di Google, quindi dovete fidarvi! Sic), si entrerà immediatamente nel vivo dell’azione. Collegando il vostro account Adwords con il nostro, noi non chiediamo mai le password ai nostri clienti, procederemo con una panoramica per valutare le criticità maggiori delle campagne attive illustrandovi in maniera semplice la risoluzione. Niente paroloni, noi vogliamo farti capire quel che facciamo.

Il prossimo step è quello di acconsentire a metterci alla prova, con una gestione delle tue campagne per 3 mesi, al termine dei quali sarai tu a dirci se la nostra relazione dovrà continuare o concludersi. Durante tale periodo le tue campagne Adwords saranno costantemente monitorate da un tecnico dedicato che, in collaborazione con il tuo consulente, individuerà il giusto target.

Perchè per noi non conta la quantità dei click ricevuti ma la qualità!”

E gli altri servizi?

Come per Adwords anche per gli altri servizi il nostro supporto tecnico e di consulenza ti assisterà per tutta la durata della collaborazione, provvedendo tempestivamente negli interventi e nelle consulenze.

Perchè quindi scegliere altri quando puoi affidarti a chi, come te, pensa in grande? Se desideri avere al tuo fianco una Web agency fatta su misura per te, contattaci!

 

 

FACEBOOK ED ADWORDS FAI DA TE? PUOI MA…

PERCHÉ AFFIDARSI AD UNA WEB AGENCY PER LE TUE PIATTAFORME WEB

Ai giorni d’oggi la presenza sul web è diventata fondamentale per le aziende e cercare di sfruttarla con lavori “fai da te” è una tentazione che spesso può rivelarsi un “suicidio commerciale”, quando sviluppata in maniera approssimativa e superficiale o semplicemente perché non si è pratici degli strumenti.

Nulla vieta di provarci, il segreto sta nel fermarsi in tempo e compiere la scelta giusta, quella di affidarsi a dei professionisti che si mettano al vostro fianco.

I PROFESSIONISTI CHE PENSANO IN GRANDE CON TE

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Primo capitolo lo riserviamo a Facebook, se non altro per l’apparente semplicità del canale. Di seguito le competenze che il Social Media Manager mette in campo per la tua attività social.

  • Il SMM ha conoscenze grafiche. Il materiale inviato al SMM viene elaborato in modo da renderlo graficamente accattivante e utile alla viralità, acquisita in seguito ad una attenta analisi del settore propedeutica all’elaborazione di una strategia editoriale studiata ad hoc.
  • Il SMM ha competenze nella elaborazione delle campagne su FB ads che, rispetto a qualche anno fa, sono diventate e diventeranno molto più complesse che rendono necessarie competenze per elaborare campagne sempre più efficaci e mirate ( settaggio  dei filtri, del target e limiti di pubblicazione per le grafiche)

 I materiali da pubblicare

Una cosa importante quando ci si affida ad un SMM è quella di fornire sempre e costantemente strumenti utili ed originali che rappresentino al meglio ed in maniera “autentica” la propria realtà. Per questo si considera fondamentale una stretta collaborazione con l’agenzia alla quale affidare il proprio canale social.

Sareste attratti da una pagina che pubblica solo ed esclusivamente immagini, video o slide “asettiche” che non presentano l’attività per come realmente appare? Crediamo proprio di no.

Alla luce di quanto detto, data l’importanza che sta acquisendo la presenza sui social per le attività, scegliere di collaborare con dei professionisti del settore risulta sempre più fondamentale e al passo coi tempi.

Campagne AdWords efficaci

Lo strumento che, se utilizzato in maniera efficace, può rappresentare un investimento proficuo per la tua azienda.

Molti si cimentano in campagne Pay per Click Adwords, ma pochi sanno realmente come sfruttare al meglio questo canale che Google ci mette a disposizione e ben presto lo abbandonano additandolo come “strumento inutile e costoso”. Perché allora tante aziende si affidano ancora a AdWords?

ADWORDS GESTITO DAI PROFESSIONISTI

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Se Adwords risulta ancora un mezzo efficace è perché ha in se tutte le caratteristiche necessarie per farti acquisire contatti e quindi maggiori possibilità di guadagno. Adwords infatti assegna dei punteggi alle campagne sviluppate, previlegiando quelle più pulite e ben strutturate, cosa che richiede una formazione ben sviluppata e costante, che si può ottenere mediante i corsi messi a disposizione da Google con le relative certificazioni. Una vera e propria professione.

Noi dell’Alsolved, grazie alla continua formazione ed alla qualità delle nostre campagne, abbiamo ottenuto il riconoscimento riservato a pochi professionisti del settore, quello della certificazione Premier Partner Google.

 

COME SI COSTRUISCE UNA CAMPAGNA EFFICACE

Ecco un elenco delle procedure efficaci per costruire una campagna AdWords vincente:

  • Costruire una landing page specifica dove far atterrare gli annunci delle promo per il Black Friday (aumenta il punteggio di qualità assegnato dall’algoritmo, specie se nell’url viene inserita la parola chiave Black Friday)
  • Creare dei gruppi di annunci suddivisi per categorie prodotto (non uno generico sulle offerte)
  • Inserire per ogni gruppo di annuncio parole chiave pertinenti utilizzando tutte le corrispondenze disponibili (prodotto + promo/offerte Black Friday)
  • Implementare giornalmente la corrispondenza inversa (cioè eliminazione dei termini di ricerca con cui siamo stati cercati ma che non consideriamo pertinenti con i servizi o i prodotti che forniamo) per pulire la qualità dei click e diminuire al minimo la dispersione di budget
  • Creazione di annunci pertinenti:
  1. Sfruttare uno dei titoli dell’annuncio per mettere in risalto la % di sconto che offriamo
  2. Approfondire i dettagli dell’offerta nel testo descrittivo in basso
  3. Inserire nei percorsi dell’url le parole chiave che abbiamo inserito per essere cercati
  4. Sfruttare al massimo le varie Estensioni per rendere l’annuncio più completo di Info:
  •  Sitelink:  per rimandarli a pag. specifiche ad esempio pag di un modello particolare di prodotto o pag che fanno interagire l’utente scarica il coupon ecc…
  • Snippet strutturati:  per suddividere in varie categorie gli articoli che si vendono

tipologia prodotto / marchi / modelli

  • Estensione di prezzo:  per descrivere in maniera dettagliata i prodotti che più si vuole esaltare di più. *ultima novità tra le estensioni devono però essere descritti obbligatoriamente min. 3 prodotti
  • Chiamata: permette all’utente di contattarci immediatamente
  • Località: permette al cliente di collegarsi alla nostra scheda di Google My Business e ricevere le indicazioni stradali per raggiungerci.

La Alsolved da anni è protagonista nel settore Adwords Social, se hai voglia di partecipare in maniera efficace e attiva alla tua presenza sul web, collaborando con dei veri esperti nel settore, mettiti in contatto con noi. Penseremo in grande insieme a te!

 

I POST SULLA SCHEDA GOOGLE MY BUSINESS

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Hai notato delle Google Maps che presentano caratteristiche nuove? Hai visto bene, da questa estate anche la scheda Google my business apre le porte ai post, ma con delle caratteristiche ben definite. Scopriamole insieme.

LE CARATTERISTICHE CHE RENDONO UNICI I POST SU GOOGLE MAP

Fattore tempo

Prima caratteristica è la durata di pubblicazione del post. Google ha pensato bene alla nuova funzionalità della scheda Google My Business, ed il pensiero è stato rivolto all’aspetto temporale del post. Per rendere sempre viva la scheda GMB, Big G ha fissato a 7 giorni il tempo di pubblicazione dei post, terminato tale periodo il post scomparirà dalla scheda local avvisando il proprietario 2 giorni prima della rimozione. Una mossa intelligente e stimolante per rendere sempre viva e creativa la scheda GMB.

Modalità di pubblicazione dei post delle Schede My Business

Pubblicare il post su GMB è facilissimo. Entrando nel pannello di controllo della scheda my business, nel menù collocato sulla sinistra subito sotto la voce “Home” noterete la voce “Post”, sottolineata dall’etichetta “NUOVO”. Cliccando su questa voce farete immediatamente conoscenza con questa fantastica nuova funzione che Google ci mette a disposizione.

Gli step per pubblicare il post su Google My Business

Il primo passo sarà quello di inserire un’immagine copertina, le dimensioni consigliate per una corretta e limpida visualizzazione sono di minimo 400px di larghezza per 350 pixel di altezza. Una volta inserita, consigliamo di sceglierla accattivante e che esprima subito e con chiarezza il vostro messaggio, si potrà procedere alla stesura del testo.

Si potranno inserire testi compresi tra le 100 e le 300 parole, le prime 100 saranno il testo che comparirà nell’anteprima della scheda, quindi cerchiamo di concentrare qui il messaggio principale che vogliamo esprimere. Attualmente non c’è possibilità di inserire grassetti, corsivi o link all’interno del testo, ma su quest’ultimo aspetto ci torneremo tra un po’.

Tipi di post

E già, Big G ci da anche modo di scegliere che tipo di messaggio vogliamo comunicare. Tra le modalità, attivabile spostando l’interruttore “Aggiungi un pulsante”, troviamo:

  • Ulteriori informazioni
  • Prenota
  • Registrazione
  • Acquista
  • Salva offerta

In base al tipo di post si potrà quindi abbinare il link sul quale l’utente potrà atterrare per approfondire l’argomento, prenotare o acquistare. Funzione interessante è quella denominata “ EVENTO” che darà modo di rendere pubblico l’evento proposto, compreso di date ed orari.

Pubblicazione del post

Completate queste facilissime operazioni, premendo su “Anteprima” si potrà visualizzare il post realizzato. Una volta dato l’ok, cliccando sul tasto “Pubblica” il post sarà online e consultabile dagli utenti. Facile no?

Note finali

Attualmente questa funzione non è disponibile su pagine local di B&B e Hotel, ma pensiamo che presto arriverà qualcosa ideata su misura per loro.

Vuoi anche tu una scheda Google My Business efficace e viva? Contattaci, renderemo la tua scheda Google My Business un luogo ancor più bello!

 

OPPORTUNITA’ SOCIAL PER LE AZIENDE: FACEBOOK LANCIA LE #STORIE SULLE PAGINE

Se le #storie sui profili Facebook non sono decollate, nonostante la possibilità di integrare sul social i mini video prodotti ogni giorno su Instagram da circa 250 milioni di utenti, lo stesso non è detto avvenga per le pagine ufficiali di aziende e marchi registrati sulla piattaforma.

Ed è per questo che Facebook non fa un passo indietro, ma uno decisivo in avanti e annuncia alle imprese attive sul social la possibilità di utilizzare le #storie per raccontare mission, servizi e prodotti in foto e video veloce che scompaiono dopo 24ore. Un’altra opportunità di marketing offerta dalla piattaforma di Zuckerberg alle aziende e che vedrà il suo lancio nel corso dei prossimi trenta giorni sulle app mobile per IOS e Android, ma non via web sul desktop.

Usufruire di questa novità sarà molto semplice: entrato nella timeline della Pagina, l’amministratore dovrà cliccare su “Crea una Storia”. Il resto viene da sé.

Una modalità per Facebook di fidelizzare e incrementare un bacino utenti che oggi conta due miliardi di persone, un’occasione per le imprese di trovare il proprio posto nel mondo social, farsi conoscere e aumentare le proprie vendite.

Desideri anche tu raccontare la tua storia sulla tua fanpage facebook?  Affidati al nostro Social Media Manager… la racconterà insieme a te!

PICCOLI SEGRETI DI TWITTER, PARTE 3

L’ultima parte del nostro viaggio nei segreti di Twitter parla di un metodo prezioso per orientarsi meglio nel mare di cinguettii di milioni di utenti diversi.

GLI OPERATORI DI RICERCA

La ricerca interna di Twitter è molto potente e se la sfrutti al meglio puoi ottenere risultati estremamente precisi. Per gestirla al massimo, in maniera indipendente, utilizza gli operatori. Si tratta di comandi manuali che limitano i risultati.

Ad esempio:

  • “Alsolved” cerca la combinazione esatta.
  • #alsolved: cerca l’hashtag in questione.
  • from:alsolved: individua il testo inviati da @alsolved.
  • “alsolved” near:”roma” within:15km: trova il testo inviato vicino alla città.
  • alsolved since:2017-01-01 contenuti pubblicati dalla data indicata.
  • alsolved until:2017-01-01 tweet inviati fino alla data suggerita.

Uno dei punti più curiosi è lo smile. Se cerchi una parola con il simbolo 🙂 la ricerca proporrà i contenuti con un significato positivo. Se utilizzerai la faccina triste, 🙁 otterrai invece solo tweet con una valenza negativa.

Inoltre, il comando filter:links estrapola i tweet che contengono collegamenti ipertestuali.

Tutto questo diventa decisivo quando fai ricerche specifiche, per realizzata una campagna che coinvolga particolari utenti, influncer o argomenti.

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