Molti dei nostri clienti hanno provato a creare da soli la loro campagna AdWords e, ricevuti risultati davvero poco incoraggianti (costo per click molto alto e pochi contatti/ordini), si sono poi rivolti alla Alsolved.

Ti sarà di certo capitato di ricevere per posta un coupon di Google, con un buono di un tot di euro da investire in annunci. Nella lettera allegata, Google ti ricorda che la pubblicità su AdWords è semplice e veloce da fare.

Ed è proprio così che sembra: semplice. Sono quattro righe, una blu, un paio nere e una verde con un link, appena una manciata di caratteri in tutto.

Ma una cosa che non sai quando inizi è che per ottenere dei risultati ottimali devi studiare, modificare e seguire di continuo la tua campagna AdWords.

Magari la campagna porta subito un aumento di traffico, ma il problema resta il fattore conversioni.

Cosa si intende per conversione? È il magico processo che trasforma un semplice utente disperso nella rete in un cliente!

Una campagna AdWords realizzata in maniera professionale si compone di moltissime varibiali e non sono poche le tecniche da impiegare per renderla buona e sufficientemente interessante per Google, cosa che comporta un aumento del Punteggio di qualità e di conseguenza una riduzione dei costi per click.

Una domanda che ci viene fatta spesso è: “Ma Google come fa a calcolare il costo dei click?”

A questo proposito, ti consigliamo di vedere questo video in cui Hal Varian, Google Chief Economist, spiega esaustivamente come Google decide il prezzo e la posizione degli annunci.

Questo strumento sembra semplice ma in realtà è davvero complesso, non per niente AdWords rappresenta più del 90% delle entrate economiche di Google!

QUALI SONO GLI ERRORI PRINCIPALI DA NON COMMETTERE CON ADWORDS?

Iniziamo col dire che non esistono regole che vadano bene per tutte le campagne, ci sono molti fattori da considerare, e ogni tipologia di Business può rispondere a dinamiche diverse; addirittura la stessa campagna, dà risultati diversi nei vari periodi dell’anno.

Quelli che ti elenchiamo in questo articolo sono però errori che più o meno valgono per la maggior parte delle campagne AdWords.

1. FAR ATTERRARE GLI UTENTI SULLA HOMEPAGE DEL SITO

Quando effettuiamo una ricerca su Google ci aspettiamo che il motore di ricerca ci presenti dei risultati pertinenti alla nostra richiesta. Se un utente clicca sul nostro annuncio si aspetta di trovare anche nel nostro sito gli stessi prodotti/offerte a cui è interessato, ma se atterra sulla homapage questo è difficile che avvenga.

Pensate a voi come utenti, state cercando una cosa specifica e quando andate a trovarla arrivate su una homepage, con il suo menù, le immagini, i bottini, le sezioni, le categorie… all’improvviso trovare ciò per cui eravate lì diventa molto difficile e abbandonate la pagina per cercare altrove.

Inoltre, non creare pagine di destinazione (landing page) specifiche per ogni annuncio penalizza i parametri secondo cui Google giudica buona o meno la nostra campagna pubblicitaria. 

Cerca dunque di indirizzare gli utenti direttamente sulla pagina dove possono trovare il servizio che stavano cercando su Google e per il quale hanno scelto il tuo annuncio, così vedrai diminuire molto il tasso di abbandono del tuo sito e avrai modo di convertire di più.

2. CREARE UN ANNUNCIO CON TROPPE PAROLE CHIAVE NON PERTINENTI

I principi di “Lezioni Americane” di Italo Calvino sono applicabili anche alla tua campagna AdWords; tra tutti, il principio di Esattezza. Il motivo che ha reso Google il motore di ricerca numero uno risiede nella precisione con cui viene curata la pertinenza delle ricerche con i risultati. Questa ricerca di esattezza assoluta è valida anche per AdWords.

È assolutamente da evitare, perciò, l’inserimento di troppe keyword e magari anche poco pertinenti tra loro, in un unico gruppo di annunci. Si tratta di un errore per cui il Punteggio di qualità rasenta lo zero, il costo del click è abnorme e possiamo pure scordarci di convertire!

Possono essere raggruppate diverse parole chiave in un solo annuncio di testo, ma vanno scelte solo quelle più pertinenti tra loro.

3. NON SEGUIRE I RISULTATI DELLA CAMPAGNA

Un errore tipico e facile da commettere è quello di non seguire l’andamento della campagna AdWords che abbiamo creato.

Seguirla bene significa accorgersi per tempo se alcune parole chiave che abbiamo inserito non convertono, alcune hanno diverse impression ma non risultano cliccate, altre sono troppo generiche e non portano ad alcuna richiesta da parte degli utenti.

Ecco perché ottimizzare di continuo una campagna è necessario per farla funzionare. Cambia i link di destinazione, aggiungi nuovi parole chiave e eliminane altre, modifica il testo dell’annuncio, insomma sperimenta il più possibile e il più continuativamente possibile!

4. IMPOSTARE UN TARGET GEOGRAFICO IMPRECISO

AdWords fa una cosa utilissima: ci permette di mostrare i nostri annunci a persone che vivono nell’area coperta dai servizi che forniamo.

Dunque perché spendere di più per mostrare i miei annunci in luoghi dove la mia attività non può arrivare?  Perché ottenere visite sul mio sito da altri continenti quando il mio interesse si limita alla mia provincia?

Impostare un focus su una precisa area geografica riduce le inutili perdite di budget.

Non dimenticare che ogni clic ha un costo e quindi ogni visita deve rappresentare una potenziale conversione che sia una vendita, un ordine o una richiesta di informazioni.

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