Piano Nazionale per la Transizione 5.0

Piano Nazionale per la Transizione 5.0

 

Ci sono tante novità previste nella versione definitiva del Decreto Attuativo del Piano Nazionale per la Transizione 5.0. 

Il Piano introduce incentivi per progetti di innovazione che mirano a ridurre i consumi energetici attraverso le fonti rinnovabili.

Vengono aumentati i parametri per il calcolo in euro/kW del costo massimo ammissibile per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. 

E nel suddetto Decreto Attuativo cambia anche l’elenco dei soggetti titolati ad effettuare le certificazioni necessarie.

Il Piano Nazionale 5.0 si rivolge alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive nell’ambito di programmi di modernizzazione.

Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dalla dimensione, devono avere sede giuridica nel territorio dello Stato italiano.

Si ricade nel nuovo incentivo Transizione 5.0 quando un investimento in beni 4.0 apporta ad un risparmio energetico. 

In questo caso, verranno quindi applicate le norme del Piano Transizione 5.0 e non più quelle del Piano Transizione 4.0. 

Inoltre, a differenza del Piano Transizione 4.0, il recupero del credito avverrà in un’unica quota e non in tre.

Tale sostegno si aggiunge al Bando SI 4.0 2024 Milano, Monza Brianza e Lodi, messo a disposizione dalla Regione Lombardia.

 

Beneficiari e caratteristiche dell’agevolazione

Possono accedere al nuovo incentivo tutte le imprese che effettuano investimenti che comportano la riduzione dei consumi energetici.

Tutte le imprese, per ottenere tale sostegno devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • la sede aziendale è ubicata nel territorio dello stato italiano
  • senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale

Sono escluse dal bando specificamente le imprese in difficoltà finanziaria o che hanno ricevuto sanzioni interdittive.

Si richiede inoltre il rispetto delle norme sulla sicurezza e i contributi previdenziali per ogni azienda partecipante al bando.

Il 31 dicembre è data che sancisce sia il termine per l’effettuazione dell’investimento sia il termine per la certificazione e l’avvio della fruizione dell’incentivo.

Le caratteristiche dell’agevolazione comprendono:

  • è una misura automatica senza istruttoria
  • non selettiva e cumulabile con altri incentivi  (es. Legge Sabatini) che abbiano oggetto i medesimi costi, a condizione che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto
  • viene considerato un incentivo di carattere generale, non configurabile come aiuto di Stato 
  • non è invece cumulabile con il Credito d’imposta “Nuova ZES Unica” Credito d’imposta “Beni strumentali 4.0” 

Il principio DNSH esclude attività legate a:

  • combustibili fossili
  • sistema ETS con emissioni elevate
  • discariche e agli inceneritori
  • tutte le attività che generano rifiuti speciali pericolosi

Il Piano nazionale per la Transizione 5.0 vede stanziati 6,3 miliardi per il biennio 2024-2025.

Gli importi saranno erogati alle imprese attraverso lo schema del credito d’imposta suddiviso per:

  • beni strumentali, 3.780 milioni di €
  • sistemi per autoproduzione e autoconsumo di energia, 1.890 milioni di €;
  • formazione, 630 milioni di €

 

Obiettivi del Piano Nazionale Transizione 5.0

Gli obiettivi del Piano Nazionale Transizione 5.0 si focalizzano soprattutto negli interventi di efficientamento delle aziende e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il piano mira a incentivare tutte le imprese del territorio nazionale a realizzare progetti che portino a una significativa riduzione dei consumi energetici.

Naturalmente tali interventi debbano rientrare nei processi interessati dall’investimento.

L’efficientamento energetico permette alle imprese di incrementare i propri margini di guadagno, grazie alla corretta gestione dei consumi, raggiungendo:

  • eccellenti obiettivi di risparmio
  • una migliore organizzazione e autonomia
  • il miglioramento dei criteri di sicurezza

Inoltre il Piano Nazionale per la Transizione 5.0 mira:

  • Innovazione tecnologica, promuovendo l’adozione di tecnologie avanzate e beni strumentali 4.0 per modernizzare i processi produttivi 
  • Autoproduzione e autoconsumo di energia, in quanto incentiva investimenti in sistemi di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo aziendale
  • Formazione del Personale, sostenendo la formazione dei dipendenti nelle competenze necessarie come quella dei fondi interprofessionali

 

Spese ammissibili per il progetto di innovazione

Il Piano prevede in modo dettagliato le spese ammissibili per accedere all’incentivo tra cui: 

  • beni strumentali
  • autoproduzione e autoconsumo
  • formazione del personale
  • moduli fotovoltaici

Per accedere all’incentivo è necessario effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti agli allegati A e B.

Tali beni devono soddisfare alcuni requisiti:

  • devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura
  • siano inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici
  • la riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva
  • oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento

I beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia devono essere da fonti rinnovabili (escluse biomasse).

Naturalmente sono compresi anche gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. 

Gli investimenti dell’impresa devono assolutamente far parte di un progetto di innovazione che prevede l’acquisto di beni strumentali.

Il Piano Nazionale mira a incoraggiare l’acquisizione ed il consolidamento delle competenze per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Le spese coprono fino al 10% dell’investimento complessivo, con un tetto massimo di € 300.000,00, erogate da soggetti esterni all’azienda.

L’incentivo per i moduli fotovoltaici invece è limitato ai soli pannelli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con efficienza pari ad almeno il 21,5%.

Le caratteristiche di ammissibilità per Impianti Fotovoltaici consistono in:

  • Efficienza modulo Almeno 21,5% 
  • Efficienza cella Almeno 23,5% 
  • Base calcolo credito 120% del costo 
  • Celle bifacciali Efficienza minima 24,0%
  • Base calcolo (bifacciali) 140% del costo 

Gli impianti devono essere prodotti in Stati membri dell’ Unione Europea e Certificati dal Registro delle Tecnologie per il Fotovoltaico.

 

Investimenti non ammissibili dal Piano Nazionale 

Sono escluse dal bando tutte le attività direttamente connesse all’estrazione, lavorazione o utilizzo di combustibili fossili. 

Non sono ammesse le attività che generano emissioni di gas serra superiori ai parametri di riferimento del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE. 

Il Piano Nazionale Transizione 5.0 non comprende le attività legate a discariche, inceneritori e impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti. 

Inoltre non sono ammissibili le attività che generano rifiuti speciali pericolosi il cui smaltimento potrebbe causare danni ambientali a lungo termine.

Aliquote del Credito d’Imposta 

Riduzione dei consumi 3% struttura o 5% processo 6 % struttura o 10 % processo 10 % struttura o 15 % processo
Fino a 2.5 M euro 35 % 40 % 45 %
2.5 – 10 M euro 15 % 20 % 25 %
10 – 50 M euro 5 % 10 % 15 %

 

Adempimenti per la partecipazione

Gli adempimenti necessari alle imprese nazionali per la partecipazione agli incentivi sono le seguenti:

  • Certificazione Ex-Ante Attestazione da trasmettere al GSE, redatta da soggetti qualificati, che descrive l’investimento e gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici
  • Comunicazioni Periodiche SAL Invio di report sullo stato di avanzamento lavori al GSE durante l’esecuzione del progetto
  • Certificazione Ex-Post Attestazione finale da inviare al GSE, che conferma l’effettiva realizzazione dell’investimento e il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica
  • Perizia 4.0 Documento che attesta i requisiti 4.0 e l’interconnessione dei beni, da  trasmettere al GSE insieme alla certificazione ex-post

Naturalmente è richiesta una certificazione da parte di un Revisore Legale o Società di Revisione che attesti l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. 

I costi di documentazione e certificazione contabile sono rimborsabili fino a 5.000,00 €. 

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è responsabile della gestione della piattaforma, delle certificazioni e dello scambio dati. 

Questo ente opera come organo tecnico dell’Agenzia delle Entrate per il monitoraggio e il controllo, con potere di verifica su tutta la documentazione prodotta. 

Il GSE ha il compito di verificare i requisiti tecnici e i presupposti per l’agevolazione. 

In caso di controlli, indica i presupposti, i mezzi di prova e le ragioni giuridiche di eventuali atti di recupero ed è parte attiva in eventuali contenziosi.

 

Utilizzo del credito d’imposta

Il credito d’imposta può essere utilizzato dalle imprese nazionali in compensazione tramite modello F24. 

È obbligatorio per tutte le imprese che hanno ottenuto l’incentivo, utilizzare almeno una parte del credito entro il 31/12/2025.

In caso di non totale utilizzo, la parte rimanente può essere fruita in cinque quote annuali di pari importo. 

Il credito ottenuto dal Piano Nazionale per la Transizione 5.0 non è cedibile, nemmeno nell’ambito del consolidato fiscale.

Tuttavia ci sono alcuni aspetti in attesa di definizione tra cui:

  • Si attende un decreto che definisca i dettagli operativi del Piano Transizione 5.0, inclusi contenuti, modalità e termini di trasmissione delle comunicazioni e certificazioni
  • Il decreto dovrà stabilire i criteri precisi per la determinazione dei risparmi energetici conseguiti e altri requisiti tecnici necessari
  • Saranno definite le procedure dettagliate per la fruizione del credito d’imposta da parte delle imprese beneficiarie
  • Verranno chiarite le modalità specifiche per l’attestazione dell’interconnessione dei beni strumentali 4.0

Per maggiori informazioni ed un’impeccabile assistenza per usufruire dell’incentivo, affidati al team di esperti di finanza agevolata di Alsolved.

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