Halloween si avvicina e per rendere questa giornata meno terrificante evita di fare questi errori e costruisci una reputazione digitale vincente.

Buona lettura.

LA REPUTAZIONE DIGITALE NON È UNA MASCHERA CHE FA PAURA 

E’ dagli errori che s’impara”,

Niente di più vero.

La festa di Halloween è un’ottima occasione per farvi venire una grande paura e rendervi più consapevoli degli errori da non fare per costruire una reputazione digitale, efficace e ben strutturata, fidelizzando così i propri clienti, in modo sincero e duraturo nel tempo.

Prima di tutto per costruire la propria reputazione digitale il cliente non deve avere dubbi su chi è il suo interlocutore.

L’azienda a cui si affida deve trasmettergli sicurezza anche perché attraverso recensioni e feedback negativi il web smaschera gli impostori e li annienta senza pietà.

Ma come si costruisce una solida reputazione digitale?

Di seguito le best practices per non farsi cogliere in fallo dal web.

  • Individua il tuo pubblico; Traccia delle chiare e complete buyers personas per conoscere tutto sul tuo utente target.

  • Studia i movimenti dei competitor, si può prendere spunto ma mai imitare.

  • Trova ed evidenzia i tuoi punti di forza. Cos’è che ti distingue dalla folla ?

Per scoprirlo prova a rispondere a queste domande: “Qual è il mio valore aggiunto sul mercato?” e “Perché dovrebbero acquistare dalla mia azienda?”;

  • Trasmetti la tua personalità con coerenza rispetto al settore di riferimento;

  • Monitora le news e aggiornati sulle tematiche calde che riguardano servizi e prodotti del tuo business..

  • Per qualsiasi settore professionale, un grande errore è non prefissarsi una strategia chiara e obiettivi definiti.

È ovvio che nel corso di un progetto le idee improvvise che vengono alla mente sono molte, ma l’obiettivo finale deve essere preciso e sempre lo stesso.

Per farlo costruisci un piano di marketing ben strutturato.

Il resto si può organizzare suddividendo il lavoro nel tempo (partendo ogni 3/6 mesi) e, attraverso l’analisi dei risultati ottenuti, modificare o rafforzare la strategia in micro-obiettivi per raggiungere il traguardo finale.

Ricorda che confrontarsi apertamente con il cliente è necessario per comprendere i suoi bisogni.

Ma attenzione a non commettere l’errore di utilizzare con tutti lo stesso approccio comunicativo.

Fate parlare prima chi vi sta davanti così saprete con chi avete a che fare e come rivolgervi per indicargli la giusta strategia.

INSTAGRAM DA INCUBO

Per aumentare i follower e creare una community non bisogna pagare nessuna piattaforma o loschi individui che promettono di farti ottenere numeri esorbitanti di like.

I like sono una vanity metric, che tradotto significa “sono belli, ma non ballano”.

Basti pensare che, anche se ancora in fase di test, Instagram sta nascondendo i like dalle pagine business.

Solo la costanza, la professionalità e l’autenticità pagano nel tempo.

L’autenticità, in una società dove l’apparenza inganna, viene molto apprezzata. Mai apparire come non si è.

L’apparenza inganna

E’ per questo che se si è sicuri della validità del proprio brand rispondere ad un commento negativo o ammettere alcune criticità può essere una buona occasione per guadagnare punti.

Mai rivolgersi a tutti.

Bisogna parlare ad un pubblico definito e interessato, in caso contrario si risulta invadenti e fastidiosi.

Evita gli #hashtag dai 5 milioni di post in sù perché la tua visibilità è pari a zero vista la mole di foto pubblicata sull’argomento.

Gli hashtag da 1 a 5 milioni o da 1 milione in giù consentono di raggiungere più utenti nell’arco della giornata o nel tempo.

Altro errore da non fare è avere un profilo poco coerente con la propria reputazione digitale e non essere costanti nella pubblicazione dei post.

Quanti post pubblicare?

Dipende dalla propria attività, il consiglio è un post al giorno se hai qualcosa di utile, interessante, curioso o simpatico da raccontare.

Altrimenti anche due alla settimana vanno bene. Mai dare l’impressione di pubblicare giusto per esserci.

E se non hai tempo di curare la pagina business puoi affidarti ad un reparto Social Media di una web agency.

FACEBOOK DA BRIVIDI

Tutto ciò che abbiamo indicato come “errore” per il profilo Instagram, vale anche per la pagina di Facebook della tua azienda.

Riassumiamo quello che abbiamo detto poco prima:

  1. Inutile acquistare fan e like

  2. Non crearti un’immagine fasulla per gonfiare la tua attività;

  3. Non tralasciare i commenti negativi o rispondere con stizza o con il copia e incolla.

  4. Non infastidire gli utenti con la pubblicazione continua di Post inutili;

  5. Non invitare tutti a mettere Mi Piace alla tua Pagina.

  6. Individua un pubblico interessato agli argomenti trattati sulla tua pagina;

  7. Non fare della tua pagina una discarica di link di offerte commerciali, crea contenuti interessanti e di attualità che anche tu leggeresti;

  8. Non pubblicare post in maiuscolo né elenchi di hashtag;

  9. Realizza una pagina dialogo non monologo,

  10. Monitora l’analisi Insight e mettiti alla prova con nuove strategie attraverso i test;

  11. Non credere che Facebook sia gratuito: per ottenere conversioni è necessario investire in sponsorizzate;

  12. Non abbandonare la pagina e ottimizzala in tutte le sue parti: immagini di profilo e copertina, utilizza vetrine, eventi…

Per farlo occorre un lavoro serio e professionisti che conoscono le regole e il linguaggio dei social, capaci di costruire una reputazione  una comunicazione digitale efficace. Rivolgiti all’Alsolved e richiedi una consulenza.

YOUTUBER DA PROFONDO ROSSO

Stai cercando di avere successo come Youtuber ma non riesci?

Forse stai facendo questi orrori:

  • Programma un calendario editoriale per la pubblicazione dei video. Caricarne troppi in poco tempo può confondere gli utenti che si ritroveranno la home intasata dai tuoi video. Invece pubblicare un video una tantum non aiuta a fidelizzare l’utente. A seconda del format, anche due video a settimana di buona qualità possono bastare.

  • Non sottovalutare il nome e la grafica. Scegli un nome facile e coerente con l’argomento trattato e immagini accattivanti per presentare il tuo video come merita, ricordandoti di ottimizzare il tutto con descrizione e tags.

  • Pubblichi video di bassa qualità. Ovviamente dipende dal settore, ma anche se la telecamera è rivolta a te che parli, l’utente deve poter vedere un video senza sforzare la vista;

  • Ti presenti come un tuttologo. Scegli un argomento originale o specifico da approfondire per distinguerti.

IL DIETRO LE QUINTE CHE T’AMMAZZA…IL VIDEO!

Con lo smartphone oggi tutti producono ed editano video da condividere.

Ma quella che può sembrare un’abitudine, se non  è progettata bene può rendere vani tutti gli sforzi di realizzazione.

Quali sono gli orrori da non commettere ?

  • Il primo errore è non inserire i sottotitoli. Spesso i video si visualizzano in metro, per strada, in ufficio o luoghi senza audio, necessario per una buona esperienza utente è inserire sempre i sottotitoli.

  • Fare video lunghi. Gli utenti stanno cercando informazioni veloci ed esaustive. IL video dovrebbe avere una lunghezza massima di 20 sec.

  • Posizionare il cellulare nel verso che si desidera (in orizzontale per Youtube, in verticale per IGTV), e cambiarlo in corso d’opera. Il risultato è un video per metà bruciato;

  • Fare scatti, e usare lo zoom. Il movimento deve essere dolce, non far venire il mal di testa!

  • Inquadrare il soggetto controluce o in parte in ombra. Almenochè non volete un effetto psichedelia anni 70, questo è certamente da non fare.

Quindi, se non vuoi che la tua comunicazione si trasformi in una commedia piena di orrori per Halloween 2019, puoi richiedere la consulenza di professionisti del settore.

Scrivi qui nei commenti quali sono per te altri orrori da non commettere.

 

 

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