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GOOGLE ADWORDS ADDIO: LA NUOVA PUBBLICITÀ ONLINE DI GOOGLE SI CHIAMA ADS

Google Adwords lascia il posto ad Ads per una nuova Era Digitale. A vent’anni dalla sua nascita, Big G rinnova la piattaforma per la pubblicità online e aggiunge servizi utili e funzionali.

Le novità in casa Google mettono carne sul fuoco alle attese di questi mesi, tanto che gli annunci Adwords concludono l’estate con qualche chilo in più implementando un terzo titolo e una seconda descrizione rispetto il recente passato.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali saranno i cambiamenti e le nuove funzioni che si potranno applicare sugli annunci delle campagne Search con la nuova piattaforma ideata da Google.

IL MACHINE LEARNING IN GOOGLE ADS

Il motore di ricerca più cliccato al mondo come sempre si è adattato alle abitudini degli utenti che per il 97% accedono dal mobile e ha formulato la migliore soluzione di annunci per ogni schermo anche sulle campagne solo rete di ricerca.

L’idea è quella di sfruttare il machine learning per realizzare l’annuncio più pertinente possibile per ogni query di ricerca. In che modo?

Basterà fornire al sistema 15 titoli e 4 descrizioni e Google si occuperà di assemblare il testo in più combinazioni di annunci per dare diverse soluzioni a seconda delle parole ricercate. L’unica accortezza è inserire più titoli e descrizioni che non contengano frasi ripetute o simili perché ciò limiterebbe le capacità del sistema di generare una varietà di testi.

Si stima che questi annunci porteranno un aumento dei clic del 5-15% rispetto agli annunci standard della rete di ricerca.

Questi nuovi annunci non solo saranno pertinenti, ma anche più estesi e visibili visto l’aumento dello spazio a disposizione per trasmettere il proprio messaggio.

Gli annunci potranno mostrare tre titoli invece di due e due campi per la descrizione. Circa il 90% in più di testo rispetto a quelli attuali!

Inoltre se si vuole mostrare un contenuto in tutti gli annunci, suggeriamo di bloccarlo nella posizione del 1 o 2 titolo e nel 1 campo di descrizione.

Bloccando due o tre titoli e descrizioni (non di più) saranno visibili in una specifica posizione, impedendo alle altre varianti inserite di essere mostrate in quello spazio.

Per sopperire alla possibile mancata disponibilità immediata degli annunci adattabili per tutti gli inserzionisti di Google Ads, BigG ha deciso di applicare il vantaggio di una maggiore estensione sugli annunci di testo esistenti.

Difatti già a partire dalla fine di Agosto nella maggior parte degli account è possibile modificare i vecchi annunci e realizzare degli annunci di “testo esteso”. Questi sono degli annunci dal formato extra, dove è già possibile implementare manualmente in maniera facoltativa un terzo titolo e una seconda descrizione. La grande sfida di Google sarà sfruttare il machine learning per migliorare il rendimento degli annunci della rete di ricerca e aumentare il coinvolgimento degli utenti.

LE ALTRE NOVITÀ DI GOOGLE

Ma le news di Google in termini di advertising non finiscono qua e il 2018 darà altre grandi soddisfazioni agli inserzionisti tra cui:

  • la velocità del caricamento della pagina diventa importante per le metriche di Google Ads;
  • la semplificazione delle campagne local;
  • la precompilazione automatica delle landing page;
  • l’accesso diretto agli stock online e al negozio fisico, attraverso l’integrazione tra Ads a Shopify.

Quindi Google a piccoli passi si sta preparando per attuare una grande rivoluzione. In pratica automatizzando le attività più ripetitive e meccaniche, si potranno concentrare le risorse umane su mansioni più redditizie, come la pianificazione delle strategie.

Così sempre più rapidamente si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati!

 

I 4 PRINCIPALI ERRORI IN UNA CAMPAGNA ADWORDS

Molti dei nostri clienti hanno provato a creare da soli la loro campagna AdWords e, ricevuti risultati davvero poco incoraggianti (costo per click molto alto e pochi contatti/ordini), si sono poi rivolti alla Alsolved.

Ti sarà di certo capitato di ricevere per posta un coupon di Google, con un buono di un tot di euro da investire in annunci. Nella lettera allegata, Google ti ricorda che la pubblicità su AdWords è semplice e veloce da fare.

Ed è proprio così che sembra: semplice. Sono quattro righe, una blu, un paio nere e una verde con un link, appena una manciata di caratteri in tutto.

Ma una cosa che non sai quando inizi è che per ottenere dei risultati ottimali devi studiare, modificare e seguire di continuo la tua campagna AdWords.

Magari la campagna porta subito un aumento di traffico, ma il problema resta il fattore conversioni.

Cosa si intende per conversione? È il magico processo che trasforma un semplice utente disperso nella rete in un cliente!

Una campagna AdWords realizzata in maniera professionale si compone di moltissime varibiali e non sono poche le tecniche da impiegare per renderla buona e sufficientemente interessante per Google, cosa che comporta un aumento del Punteggio di qualità e di conseguenza una riduzione dei costi per click.

Una domanda che ci viene fatta spesso è: “Ma Google come fa a calcolare il costo dei click?”

A questo proposito, ti consigliamo di vedere questo video in cui Hal Varian, Google Chief Economist, spiega esaustivamente come Google decide il prezzo e la posizione degli annunci.

Questo strumento sembra semplice ma in realtà è davvero complesso, non per niente AdWords rappresenta più del 90% delle entrate economiche di Google!

QUALI SONO GLI ERRORI PRINCIPALI DA NON COMMETTERE CON ADWORDS?

Iniziamo col dire che non esistono regole che vadano bene per tutte le campagne, ci sono molti fattori da considerare, e ogni tipologia di Business può rispondere a dinamiche diverse; addirittura la stessa campagna, dà risultati diversi nei vari periodi dell’anno.

Quelli che ti elenchiamo in questo articolo sono però errori che più o meno valgono per la maggior parte delle campagne AdWords.

1. FAR ATTERRARE GLI UTENTI SULLA HOMEPAGE DEL SITO

Quando effettuiamo una ricerca su Google ci aspettiamo che il motore di ricerca ci presenti dei risultati pertinenti alla nostra richiesta. Se un utente clicca sul nostro annuncio si aspetta di trovare anche nel nostro sito gli stessi prodotti/offerte a cui è interessato, ma se atterra sulla homapage questo è difficile che avvenga.

Pensate a voi come utenti, state cercando una cosa specifica e quando andate a trovarla arrivate su una homepage, con il suo menù, le immagini, i bottini, le sezioni, le categorie… all’improvviso trovare ciò per cui eravate lì diventa molto difficile e abbandonate la pagina per cercare altrove.

Inoltre, non creare pagine di destinazione (landing page) specifiche per ogni annuncio penalizza i parametri secondo cui Google giudica buona o meno la nostra campagna pubblicitaria. 

Cerca dunque di indirizzare gli utenti direttamente sulla pagina dove possono trovare il servizio che stavano cercando su Google e per il quale hanno scelto il tuo annuncio, così vedrai diminuire molto il tasso di abbandono del tuo sito e avrai modo di convertire di più.

2. CREARE UN ANNUNCIO CON TROPPE PAROLE CHIAVE NON PERTINENTI

I principi di “Lezioni Americane” di Italo Calvino sono applicabili anche alla tua campagna AdWords; tra tutti, il principio di Esattezza. Il motivo che ha reso Google il motore di ricerca numero uno risiede nella precisione con cui viene curata la pertinenza delle ricerche con i risultati. Questa ricerca di esattezza assoluta è valida anche per AdWords.

È assolutamente da evitare, perciò, l’inserimento di troppe keyword e magari anche poco pertinenti tra loro, in un unico gruppo di annunci. Si tratta di un errore per cui il Punteggio di qualità rasenta lo zero, il costo del click è abnorme e possiamo pure scordarci di convertire!

Possono essere raggruppate diverse parole chiave in un solo annuncio di testo, ma vanno scelte solo quelle più pertinenti tra loro.

3. NON SEGUIRE I RISULTATI DELLA CAMPAGNA

Un errore tipico e facile da commettere è quello di non seguire l’andamento della campagna AdWords che abbiamo creato.

Seguirla bene significa accorgersi per tempo se alcune parole chiave che abbiamo inserito non convertono, alcune hanno diverse impression ma non risultano cliccate, altre sono troppo generiche e non portano ad alcuna richiesta da parte degli utenti.

Ecco perché ottimizzare di continuo una campagna è necessario per farla funzionare. Cambia i link di destinazione, aggiungi nuovi parole chiave e eliminane altre, modifica il testo dell’annuncio, insomma sperimenta il più possibile e il più continuativamente possibile!

4. IMPOSTARE UN TARGET GEOGRAFICO IMPRECISO

AdWords fa una cosa utilissima: ci permette di mostrare i nostri annunci a persone che vivono nell’area coperta dai servizi che forniamo.

Dunque perché spendere di più per mostrare i miei annunci in luoghi dove la mia attività non può arrivare?  Perché ottenere visite sul mio sito da altri continenti quando il mio interesse si limita alla mia provincia?

Impostare un focus su una precisa area geografica riduce le inutili perdite di budget.

Non dimenticare che ogni clic ha un costo e quindi ogni visita deve rappresentare una potenziale conversione che sia una vendita, un ordine o una richiesta di informazioni.

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