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METAVERSO: COME FUNZIONERA’ E COSA CAMBIERA’ NEL “PROSSIMO CAPITOLO DI INTERNET E DELLA SOCIETA’”

La notizia BOOM del giorno dal mondo dei social è la nascita di Metaverso su cui Zuckerberg pare stia puntando tutto anche per uscire dall’intricata rete di questi ultimi anni in cui Facebook si è cacciato. La realtà virtuale annunciata da diverso tempo inizia a muovere i primissimi passi a partire dal semplicissimo logo che sta rimbalzando su tutte le pagine dei social e articoli online.

Perché questo nome, “Metaverso”, e chi lo ha ispirato? Ci troviamo nel libro fantascientifico di Neal Stephenson, “ Snow Crash”, del 1992, in cui si parla di una realtà virtuale in 3 dimensioni vissute da un avatar di noi stessi. Questa la versione letteraria, per i fatti Facebook ha già annunciato l’assunzione in Europa di circa diecimila esperti per realizzare il metaverso. Vediamo come:

Abbiamo già qualche esempio nei MMORPG, in cui tantissimi giocatori giocano insieme e interagiscono, nelle vesti di personaggi personalizzabili e in evoluzione attraverso l’acquisizione di competenze, accessori, attrezzature, valuta in-game. Ma anche nelle chat in 3D come Second Life o Active Worlds, in cui una comunità virtuale incontra in luoghi esperienze da consultare, come club musicali, giochi di ruolo, cinema virtuale e altro. Sì, un po’ inquietante, ma non cadiamo nell’errore di giudizio fatto dalle generazioni precedenti alla rivoluzione digitale.

Nello specifico, tornando a Facebook, come possiamo immaginare Metaverso?

Il Ceo di Fb, spiega il tutto rifacendosi all’etimologia greca del nome “dopo, di là” e punta a includere sotto un unico ombrello Instagram, Messenger, Quest VR, la piattaforma Horizon VR e altro. E continua “Siamo visti come un social media ma nel nostro dna siamo una società che costruisce tecnologia per connettere le persone. Facebook è uno dei prodotti più usati nella storia. È un marchio icona fra i social media ma sempre di più non include tutto quello che facciamo. Voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a quello che costruiamo andando avanti”.

La previsione è allettante perché Zuck ha parlato di un ecosistema di creatori in cui interagire, lavorare e realizzare prodotti con il conseguente moltiplicarsi dei posti occupazionali.

 

GLI HASHTAG SERVONO ANCORA? LE NOVITA’ PER SCOPRIRE COME E’ CAMBIATO IG SU #

Fino a poco tempo fa toccava sorbirci sotto un post la classica lista mappazzone di 30 hashtag, i più popolari come #picoftheday o #like4like, certi così di essere visibili agli utenti interessati. In realtà è già da un po’ che gli esperti di Instagram non considerano più questa funzione come determinante, ma semplicemente come un modo per etichettare l’argomento trattato e un aggregatore tematico . Eh già, niente di più! Questo non solo in un post sul feed ma anche per le Stories.

Assurdo di come con i vari aggiornamenti dell’algoritmo sia tutto cambiato, vero?! Eppure questi cambiamenti tanto rapidi fanno capire quanto lavoro ci sia dietro l’attività di un ufficio che si occupa della gestione social di un’azienda. Molti si improvvisano pensando di essere in grado di:

-Organizzare, gestire e mantenere costante nel tempo un calendario editoriale

-Aggiornarsi quotidianamente su diversi fronti

-Comprendere le nuove dinamiche di percezione dell’utenza

-Avvalersi di nuovi tool per una resa accattivante dei post, organici e sponsorizzati

-Essere al passo con i tempi

-Realizzare video e grafiche che colpiscano e che si adattino in modo differente ai vari canali social rispettando le dimensioni e gli obiettivi prefissati

-Scrivere in modo sintetico senza essere banale

-Sapersi concentrare sul proprio target specifico e molto altro…

Tornando agli hashtag, qual è il numero corretto da inserire allora? Dai 3 ai di 5 va Più che bene per inquadrare il tema del messaggio o per mettere in evidenza il nome della propria Attività, L’importante è da da rispettare i criteri di pertinenza, popolarità e memorabilità (quest’ultimo in particolare in riferimento al nome scelto per la propria azienda, per aiutare gli utenti a ricordarsi di voi nel citarvi o cercarvi facilmente). Per chi proprio non resiste al fascino dell’elenco (?!), il numero massimo consigliato è di 10, ma attenzione ai criteri di:

-Bassa/media popolarità

-Stretta inerenza al tema trattato in grafica

-Utilizzare sempre nuovi hashtag

Altra domanda da porsi è dove vanno messi, se in caption o tra i commenti. Dopo prove su prove è che gli hashtag devono essere certo inserito nella descrizione , semplicemente perché se lo scopo è quello di definire la foto, il video, il reel o l’IGTV in una categoria, va da sé che risulta più ordinato e funzionale per chi guarda.

Quindi se non sono gli hashtag a fare la differenza per ottenere maggiore visibilità, cos’è? Semplice, soprattutto un contenuto di valore, quanto è utile al tuo target ciò che pubblichi (ovviamente diamo per scontato che il profilo sia già ben targettizzato).

DIGITAL MARKETING TRENDS DEL 2020

Quali sorprese ci rivelerà il prossimo anno in ambito Digital?

Ci siamo abituati alla velocità dei cambiamenti nel mondo della comunicazione digitale ma quali sono i Digital Marketing trends del 2020 ?

In questo articolo scopriremo insieme i Digital Marketing trends del 2020, parleremo delle nuove opportunità per le aziende, delle novità per i professionisti della comunicazione digitale e di tutto ciò che chi gravita intorno al web marketing dovrebbe sapere.

Voice Search 

Nei prossimi anni assisteremo a una vera e propria rivoluzione nel campo della ricerca vocale.

Si stima che nel 2020 più del 21% delle ricerche totali su Internet verrà affidato a comandi vocali.

Operatori smart voices come quelli dei due colossi Google e Amazon diventeranno strumenti insostituibili che ci aiuteranno a trovare qualsiasi prodotto o servizio presente sul web grazie al solo utilizzo della voce.

Questa potente tecnologia che sfrutta le tecniche di machine learning rivoluzionerà anche il modo di fare SEO.

Secondo i migliori Seo Specialist gli utenti non digiteranno più query scritte per i motori di ricerca ma avverrà l’esatto contrario. Saranno i motori di ricerca a doversi adattare a query parlate e quindi parole chiave più lunghe e discorsive.

Ricerca vocale, Intelligenza Artificiale, Virtual reality, Chatbot sempre più performanti, video Marketing e visual Search, sono queste le parole che domineranno i digital marketing trends.

È ormai un dato di fatto che il futuro del lavoro sarà sempre di più controllato dal digital marketing. In Italia Il mercato dei servizi e delle tecnologie digital sposta quasi 65 miliardi annui e la curva positiva non accenna a diminuire.
Questa Rivoluzione Digitale che stiamo vivendo implica però da parte dei professionisti digital e da parte delle imprese un aggiornamento continuo sulle innovazioni e gli strumenti che permettono di ampliare il bacino di utenti e sviluppare una comunicazione efficace.

Perciò basta con i preamboli e parliamo dei principali digital marketing trends del 2020. (qui si può modificare e inserire un kw)

Matt Cutts (SEO Google)

 “Quello che probabilmente la gente vuole quando fa una query parlata, è che più si aggiungono parole, più risultati si ottengono, perché così sappiamo di più. Quindi dovremo sicuramente cambiare punto di vista e, invece di aggiungere una “e”, cercare di estrarre il succo per riassumere ciò che stanno cercando e poi trovare la corrispondenza con l’idea generale.”

Chi fa SEO dovrà quindi rivedere la propria strategia per intercettare le ricerche degli utenti e adattarsi ad algoritmi diversi e più sofisticati che sfruttano il continuo progresso dei sistemi di IA.

Come l’Intelligenza Artificiale trasformerà il Digital Marketing

Mentre navighiamo su Internet visualizziamo banner e popup pubblicitari, ma anche se molto precisi  spesso non corrispondono ai reali interessi di ricerca del target a cui vogliamo arrivare..

Questo perchè fino a poco tempo fa gli algoritmi che decidevano a chi e dove indirizzare il nostro messaggio non erano così accurati.

Ma oggi grazie alla potenza di calcolo dell’ Intelligenza Artificiale e al Machine Learning possiamo analizzare grandi quantità di dati e decidere in poco tempo chi è l’utente più ricettivo al nostro messaggio.

I campi di applicazione del progresso delle IA sono vasti:

  • Ottimizzare le campagne di Email Marketing creando strategie automatizzate che anticipano il comportamento degli utenti

  • Creare reportistiche di analisi dati molto specifiche

  • Analizzare comportamento degli utenti sul nostro sito per migliorare User Experience

  • Automatizzare il processo di acquisto su un e-commerce

Ma la lista delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale non finisce quà e ogni giorno si sperimentano nuovi campi di applicazione per il web marketing.

Chatbot

In futuro vincerà chi offrirà la migliore User Experience e per farlo bisognerà soddisfare le richieste degli utenti ed affiancarli nel loro processo di navigazione del nostro servizio.

Saper sfruttare la potenza delle chatbot offre diversi vantaggi:

  • Costruzione di liste contatti

  • Offrire servizio di customer Care h 24

  • Costruire campagne pubblicitarie specifiche per ogni utente

Ma questi sono solo alcuni degli utilizzi possibili con gli strumenti attuali.

In futuro aumentando la potenza degli algoritmi si arriverà a servizi di automazione sempre più precisi.

Con l’aiuto delle IA le chatbot risponderanno in maniera adeguata e sempre più personale alle richieste di aiuto degli utenti permettendo così agli specialisti del Customer service di coordinare le macchine e renderle sempre più performanti.

Video Marketing

Un altro trend che sicuramente dominerà il nostro futuro nei prossimi anni sarà quello del video marketing.

Nell’ambito dei contenuti il video piace sempre di più.

Il 97% dei marketer conferma che i video contribuiscono a influenzare le scelte di acquisto dei clienti;

Il video Marketing viene utilizzato nelle strategie di Content Marketing per far conoscere meglio un brand, per creare percorsi facilitati di e-learning, per aumentare l’engagement dell’utente con la nostra pagina social o con il nostro sito.

I principali Social Network si stanno adattando a una rivoluzione visuale che è già iniziata.

Facebook da poco ha introdotto nuove limitazioni nelle inserzioni mobile riducendo testo e modificando le dimensioni dei contenuti multimediali.

Instagram fa lo stesso e dopo l’esperimento di IGTV sta sviluppando nuove funzionalità per le Stories.

Dopo la conferenza F8 degli sviluppatori di Facebook le trasformazioni del Social Blu hanno innescato un movimento propulsivo di restyling che non accenna ad arrestarsi.

Se vuoi un breve riassunto di tutto quello che è stato detto nello scorso F8 lo trovi qui.(https://www.alsolved.org/blog/2019/5/2/le-novita-2019-su-facebook-messenger-instagram-e-whatsapp)

Interattività

Dunque  un futuro per il Digital Marketing brillante che ci riserverà notevoli sorprese nei prossimi mesi e nuove possibilità di applicazione in diversi campi.

Ricerca vocale, Intelligenza Artificiale, Virtual reality, Chatbot sempre più performanti, video Marketing e visual Search ma non solo.

È un mercato in continua mutazione che si adatta ai cambiamenti che hanno rivoluzionato il nostro modo di navigare nel web.

E per riassumere se c’è una parola che dominerà i prossimi anni quella sarà interattività.

Interattività fra uomo e macchina, interattività fra produttore e cliente, interattività di testo e immagini.

Ma per cogliere tutte queste potenzialità è necessario restare informati e al passo con le novità della tecnologia, perciò rimanete connessi con il nostro Blog.

REEL INSTAGRAM: TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE SUL FENOMENO SOCIAL DEL MOMENTO

Tra gli esperti social e gli utenti più dinamici non si parla altro che di Reels, di come poter entrare nel meccanismo che a quanto pare viene premiato dall’algoritmo di Instagram con una maggiore visibilità del profilo.

Quella che può apparire una funzione per divertirsi tra musica, sketch creativi, mini-tutorial e altro, è in realtà un mezzo potentissimo che offre all’utente il modo per farsi conoscere in termini di competenze professionali, vita privata, hobbie e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo citato Instagram come social che offre questa, ma in realtà, come già è accaduto in passato con le Stories da Snapchat, l’app non ha fatto altro che e incollare una funzione già esistente, in questo caso da Tik Tok.

I Reels infatti funziona perfettamente come il social cinese, realizzando mini video di massimo 15 secondi con audio ed effetti creativi, di realtà aumentata, velocità, conto alla rovescia e altro. Una volta sporcate le mani, ci si rende conto che editare un Reel è molto semplice ma non per questo poco impegnativo. Se ti metti a spulciare i profili di piccole/i imprenditrici/ori ti renderai conto che dietro la pubblicazione di questi video c’è davvero tanto lavoro e tempo speso.

Riassumendo per chi è proprio un digiuno sull’argomento, l’icona che identifica il Reels è il ciak con il play disegnato all’interno. Cliccandoci avrai la possibilità di caricare un video in libreria o registrare diversi clip che montate insieme diventeranno il video finale con gli effetti che meglio credito. La differenza con le Stories? Il pubblico! Se i Reels incontrano il cliente ideale, le storie fanno meglio da chi ti segue.

Ma veniamo al sodo: a cosa servono questi Reels? Come fare in modo che un Reel venga visualizzatore il più possibile? Premesso che tale strumento può essere anche un modo per carica video semplicissimi di vita domestica, ma, a meno che non si è Chiara Ferragni o Jennifer Lopez, avrà scarse visualizzazioni e interesse. Una cosa pare sia accertata, gli hashtag non pare siano determinanti per l’algoritmo di Instagram. Ciò che fa la differenza è il contenuto. A seguire qualche idea da alternare per chi fosse interessato a buttarsi nella mischia e testare lo strumento a vantaggio della sua attività:

-Esercitazione;

-Video informativi utili;

-Storie di vita quotidiana;

-Aforismi;

-Lavoro in fase di elaborazione;

-Prima/Dopo;

-Storie accattivanti per presentare il reel;

-Domande aperte a te e alla tua attività.

Se decidi di dedicarti alla parte creativa del Reel, devi sapere che esistono tante app interessanti, intuitive e divertenti, come Inshot e Capcut. Gli ingredienti sono: tempo e pazienza per imparare ad utilizzarlo, ideare ed editare video accattivanti, materiale di buona qualità, copertine che mantengano attendibile il profilo.

Visto il successo su Instagram, a breve anche Facebook replicherà la funzione ad oggi in fase di test in alcuni paesi.

LE NOVITÀ INSTAGRAM 2021: DALL’AFFILIATE MARKETING ALLE OPZIONI AGGIORNATE PER LA PRIVACY, DALL’APP PER UNDER 13 ALLE LIVE ROOMS

Il 2021 inizia alla grande per Instagram che si conferma il social più amato dai brand di tutto il mondo. Dopo 10 anni sono oltre un miliardo gli utenti attivi, tra questi tutte le aziende più famose che di certo non rinunciano ad una opportunità di business così succulenta per trasmettere i valori e la storia della propria attività.

Quando si parla di Affiliate Marketing si tocca un mondo che connette brand e creators promotori di servizi e prodotti, cui viene riconosciuta una parte del valore economico per ogni acquisto da parte dell’utenza. Tale meccanismo sta prendendo sempre più piede anche tra le piattaforme social, in ultimo pare che Instagram stia lavorando su di un programma di affiliazione che permetterà agli influencer di monetizzare i contenuti che pubblicano, ad oggi ancora in fase di test.

Una funzione che dunque permetterà di guadagnare attraverso le storie e le immagini così come ha indicato dallo screenshot condiviso da un ricercatore Android, Alessadro Paluzzi. L’affiliate si presenterà sul menù Impostazioni attraverso la voce “Affiliato” collegata ad una sezione dedicata dove c si potrà registrare e procedere con il resto dei passaggi richiesti. Altra new 2021 è la traduzione in automatico delle didascalie che accompagnano le foto con l’intento di promuovere e vendere servizi o prodotti ovunque in modo facile e veloce.

Tema scottante, oggetto continuo di polemiche, è la tutela sulla privacy. L’app si sta impegnando ad irrigidire le impostazione di controllo per bloccare contenuti non in linea con le normative vigenti. Come funziona? A seguito delle tante lamentele sui frequenti messaggi spam, si potranno bloccare alcune keywords dalla sezione “Privacy” dell’app.

«Sono entusiasta di annunciare che per il futuro prossimo abbiamo individuato nei giovanissimi una priorità per Instagram. Ci concentreremo su due cose: accelerare il nostro lavoro di integrità e privacy per garantire l’esperienza più sicura possibile per gli adolescenti e costruire una versione di Instagram che consenta alle persone sotto all’età di 13 anni di utilizzarlo in sicurezza per la prima volta». Queste le parole del manager Vishal Shah, rivolte in realtà ai dipendenti dell’app e intercettate da Buzz Feed News, che introducono il progetto di una piattaforma Kids, visto che l’età minima per aprire un profilo social sarebbe 14 anni. Un tema molto delicato soprattutto per il rischio di trasformare questi luoghi virtuali in trappole per i più piccoli.

Grande novità di questo inizio anno sono le Live Rooms attraverso cui fare dirette con quattro persone con l‘obiettivo principale di rubare la scena al successo di Clubhouse. Per attivare queste stanze virtuali in streaming in diretta con altri 3 invitati.

Basta entrare nella Live Camera come per qualsiasi diretta, inserire il titolo della diretta e cliccare sull’icona della Room per invitare gli ospiti.

Un’altra funzione molto attesa è la possibilità di mettere in bozza le storie realizzate. Finalmente i contenuti una volta salvati potranno essere modificati e pubblicare in un momento diverso. Vi sembra un aggiornamento di poco conto? Allora forse non vi è mai capitato di salvare una storia prima di pubblicarla: ad oggi rimane in galleria ma senza più i filtri, le gif, le musiche impostate in precedenza alla pubblicazione.

Con l’attivazione della funzionalità Bozze apparirà un pop-up in cui si chiede se salvare il contenuto come bozza. A ciò si aggiunga che le stories verranno salvate in archivio generando un calendario con la geolocalizzazione in cui sono state immortalate.

TUTTO QUELLO CHE VUOI SAPERE SU CLUBHOUSE (PER ORA) E COME L’APP PUO’ ESSERE UN VANTAGGIO PER LE AZIENDE

Clubhouse è andato a riempire l’unico apparente vuoto rimasto tra i 5 sensi dei social. Certo di vocali ne abbiamo le orecchie piene ma non di un’app incentrata esclusivamente sulle interazione vocali tra utenti e non registrabili. E allora oltre 8 milioni proprietari di un Apple l’hanno scaricata, mentre chi ha un Android è in attesa che venga rilasciata dal sistema operativo.

“La radio del 2021” prevede di ampliarsi e arricchire le funzionalità come localizzazione, interessi, community, monetizzazione, funzionalità a pagamento, proposte di sovvenzioni per i Creator che si impegneranno ad alimentarla. Un esempio è Comet Events che per far crescere la community su Clubhouse organizza eventi con landing page, un calendario, gestione di RSVP e condivisione di informazioni tramite chat attraverso il link che porta alla “stanza”.

L’ESCLUSIVITA’, IL SEGRETO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE

Il suo successo in tempo di pandemia è spiegato anche attraverso il fenomeno ‘Quarantine User Loan’, in cui Josh Constine sostiene come gli utenti in smartworking e isolati desiderano il contatto con altri utenti ed essere coinvolti in conversazioni su temi più disparati.

Per comprendere il valore di questo nuovo social citiamo parte di un’intervista a Seth Godin in cui dichiara “Oggi l’accesso per tutti a un microfono è un dato di fatto, la differenza la fanno però quelle persone che decidono di apportare cambiamenti reali nel mondo, lavorando generosamente e senza distrazioni. Ecco perché il vero creativo è il leader che crea la soluzione del problema. La creatività è una scelta ed è un’abilità, non un talento. È un’opportunità per migliorare l’arte dell’invenzione. È il lavoro di ascolto, di comprensione del cliente e del mercato”.

Si vocifera che il successo di Clubhouse abbia ispirato Mr. Facebook tanto che la piattaforma di Zuckerberg starebbe già al smanettando su una novità basato sulle audiochat, copia e incollando come già accaduto per le altre funzionalità, Stories da Snapchat, Reels da TikTok, Stanze da Zoom e così via dicendo.

In ogni caso il social audio sta davvero conquistando tutti. Il 16 Febbraio i download erano circa 8 milioni in tutto il mondo, con nuove espansioni in Regno Unito, Germania, Giappone, Brasile e Turchia.

Anche in politica sta prendendo piede. Il primo ministro della Corea del Sud, Chung Sye-kyun, si è detto molto soddisfatto dell’efficacia dello strumento a seguito di un’ora di conversazione con un collega del Partito Democratico. Via Twitter Elon Musk ha invitato Vladimir Putin per una chiacchierata su Clubhouse e pare che quel “Sarebbe un grande onore parlare con te” sia stato preso con interesse dal Cremlino.

In Cina la questione si complica: mentre gli utenti aumentavano velocemente, il Governo ha bloccato le API, stesso destino di Facebook o Instagram. La censura è intervenuta proprio perché l’obiettivo principale del social è il libero flusso di conversazioni in tempo reale.

Inoltre a seguito del report dello Stanford Internet Observatory, sulla possibile vulnerabilità dell’app, a rischio di spionaggio cinese, Clubhouse ha già fatto sapere che rafforzerà le misure di sicurezza.

CLUBHOUSE UNO STRUMENTO PER LE AZIENDE

Giovanissimo social nato nel 2020 da Paul Davison e dal già citato Seth, oggi il suo valore è di oltre un miliardo di dollari, e questo fattore unito alla sua funzionalità di talk in diretta in room con argomenti già decisi e presenti che possono partecipare, dà modo di credere che verrà ridisegnato il modo di interagire e di influenzare anche nel mondo social imprenditoriale.

Da una parte i dipendenti che possono utilizzare C. per una comunicazione coinvolgente, in prima linea, attraverso cui dialogare su una vasta varietà di temi attuali, percepire le esigenze dei clienti con consigli da parte di questi su servizi e prodotti, intervistare i nuovi impiegati, mettendo a confronto le generazioni, far conoscere agli utenti presenti gli obiettivi dell’azienda. Cosa offre Clubhouse? Lo chiarisce con una domanda Brian Solis, Global Innovation Evangelist di Salesforce “Se potessi collegarti a una conversazione dal vivo su un argomento che ti appassiona da qualsiasi parte del mondo e avere l’opportunità non solo di ascoltare alcune delle persone più preparate sull’argomento, ma anche di confrontarti con loro, lo faresti?”. Questo è ciò che differenzia C. e gli altri social, unire menti dinamiche e ossigenate per un dialogo sui temi del momento, e ciò è applicabile anche alle realtà aziendali.

Dall’altra i clienti come dimostra Andrea Buffoni, regional vice-president di Salesforce Marketing Cloud. “Le aziende stanno operando in uno scenario che non avrebbero potuto immaginare all’inizio di quest’anno. Il drastico passaggio ai canali digitali non è l’unica sfida che devono affrontare: oggi è necessario ascoltare e rispondere alle richieste dei clienti con empatia e con prodotti e servizi innovativi, ripensando in modo fondamentale il loro ruolo nella società”. Clubhouse può diventare un modo per raccogliere dati su stili di vita e motivi che spingono gli utenti ascoltatori ad avvicinarsi al brand. Insomma oltre i like c’è di più, un rapporto costruttivo tra clienti e dipendenti, una volontà da parte delle attività di ascoltare come progredisce il contesto.

A fine conversazione potreste entrare in contatto con nuovi clienti essendovi confrontati su temi d’interesse, consigli, partnership, assunzioni, investimenti e molto altro. Come trovare persone, stanze e club da seguire?

–       Aprendo Clubhouse per la prima volta vedrai una serie di stanze, più o meno grandi a seconda dei partecipanti, e sarà l’app stessa a consigliarti alcune persone da seguire legate anche alla tua rubrica telefonica. Girando tra le stanze, si possono trovare altre persone da seguire sul palco o tra il pubblico. Tre sono le sezioni di persone: i relatori sul palco, la prima fila e il pubblico.

–       Come far crescere i follower ed essere partecipe attivo? Entrare in stanze grandi può essere interessante ma anche dispersivo e le possibilità di essere notati sono inferiori. Scegli una sala con massimo 20 persone tra il pubblico e che trattano argomenti pertinenti alla tua professione. Partecipando attivamente e facendoti apprezzare sarai probabilmente chiamato ad intervenire sul palco, attirando follower. Qui focalizzati immediatamente sul tema da affrontare senza presentazioni, dimostra subito il tuo valore aggiunto. Saranno le persone a cercare tue notizie nella biografia della clubhouse. Valorizzare e completare la bio con info ed emoji è importante anche i vista delle ricerche nella directory dei membri o del club. Inoltre collabora con partner del tuo settore con più seguito.

–       Creata una stanza virtuale, ne sarai da subito il moderatore e gestirai chi si avvicenderà sul palco, potrai disattivare l’audio e metterai ordine rispondendo a ciò di cui il pubblico ha bisogno come una breve pausa. Il moderatore può diventare un vero e proprio influencer.

–       Come si usa un club? Questo permette di riunire le persone in anticipo per eventi o stanze futuri, è aperto a tutti e invia una notifica quando ti attivi creando stanze pubbliche ma anche private con accesso limitato. Puoi fare amministratore anche qualcun altro.

RISCHI, PRIVACY E MONETIZZAZIONE

Come già detto in precedenza le real-time-audio-chat non sono registrabili ma attenzione a pensare che la privacy è al sicuro. L’app usa informazioni personali dalla registrazione alla biografia, dagli interessi al tempo trascorso sul social, da quanto si è in ascolto a quanto sono autorevole intervenendo, e la domanda che ci facciamo è come vengono trattati questi dati. Il conversare non è una comunicazione ragionata ma orale e “istintiva” e ciò ci rende ancora più vulnerabili e conoscibili, non per come si vuole apparire, non tanto agli occhi dei partecipanti, ma alle orecchie della stessa app.

Per quanto riguarda la sua evoluzione, è plausibile pensare che Clubhouse punterà alla monetizzazione. Già si ipotizzano diverse opportunità da una  versione “pro” a pagamento ad eventi sponsorizzati, da campagne di adv a relazioni b2b ma anche b2c. Staremo a vedere…

ADDIO FAKE NEWS SU FACEBOOK? L’ALGORITMO DEL NEWS FEED DI LUGLIO 2020 PREMIA L’ORIGINALITÀ E LA TRASPARENZA

Sapresti riconoscere una notizia falsa scorrendo il feed di Facebook? Un articolo giornalistico di una testata nota è facilmente individuabile una differenza di quelli scritti per nuove testate online. Le Fake News possono confondersi con gli articoli di testate meno note, presentando la medesima struttura e scrittura seo.

Con la prevaricazione del digitale sulla carta stampata i social sono diventati i principali mezzi di diffusione delle informazioni. Finora ogni articolo ha ricevuto la stessa visibilità su Facebook, che non è mai intervenuto come garantito dai contenuti. Dal momento in cui è esploso il caso delle notizie false Facebook ha deciso di affrontare il problema, escogitando come poter fare una selezione dei contenuti, come farebbe un editore.

Travis Yeh, product manager di Facebook, attraverso l’articolo “Affrontare le indicazioni sulla salute sensazionale”, nel sito di Facebook.

L’ALGORITMO AGGIORNATO DA LUGLIO 2020 VUOLE ELIMINARE LE NOTIZIE SENSAZIONALISTICHE DAL FEED DELLE NOTIZIE

Dopo essersi confrontato con le esigenze degli utenti il team di Facebook ha ottenuto il controllo delle notizie false, stabilendo un protocollo di controllo usato tramite l’implementazione dell’algoritmo.

Facebook ha comunicato ufficialmente che:

Quando chiediamo alle persone che vogliono vedere su Facebook, ci dicono continuamente che vogliono notizie credibili e informative. Oggi stiamo aggiornando il modo in cui le notizie vengono classificate nel feed delle notizie per dare priorità ai rapporti originali e storie con una paternità trasparente.

Muovendosi in questa direzione il team di Zuckerberg ha condotto un sondaggio sui bisogni degli utenti rilasciando un aggiornamento dell’algoritmo per:

– Ridurre le notizie false

– Click-gap

– Clickbait

– Esca di fidanzamento

– Contenuti sanitari sensazionalizzati

– Esperienze web di bassa qualità

– Azioni ingannevoli

– Contenuto di originalità limitato

In particolare verranno dati priorità agli articoli del feed notizie presenti come rapporti originali su una storia o un argomento in via di sviluppo. Facebook quindi analizza le diverse fonti che trattano la stessa notizia, individuando la più originale e quella pubblicata prima delle altre. Questa sarà la maggiore visibilità nel feed e più sarà condivisa e aumenterà il coinvolgimento e più le notizie false su Facebook saranno nascoste.

TRASPARENZA DELLA REDAZIONE: SOLO GLI AUTORI MENZIONATI NELLA REDAZIONE SONO RITENUTI ATTENDIBILI

Facebook acconsente a una distribuzione maggiore agli articoli in cui è collegato il nome dell’autore, considerando la trasparenza della redazione un parametro di autenticità. Sarà quindi importante curare la sezione “Redazione” all’interno del sito della testata, presentando tutti gli editori dei contenuti.

Le Notizie Sensazionalistiche infatti sono spesso senza firma o con un nome falso.

Nel caso in cui una testata diffonda una notizia senza citare la fonte, Facebook ha come obiettivo quello di scoraggiare la diffusione della medesima, incoraggiando invece la visibilità della fonte originale.

Il social ha verificato il contrasto delle notizie false ma anche di supportare le redazioni professionali e trasparenti. Un gesto che i giornali apprezzeranno molto, soprattutto dopo le drammatiche difficoltà affrontate durante il periodo di Covid-19, in cui molti editori consolidati e agenzie di stampa hanno dovuto chiudere.

COME ASSICURARSI DI APPARIRE NEL FEED DI NOTIZIE DI FACEBOOK

L’annuncio non sarà comunque solo influenzato dalla visibilità nel feed notizie, le pagine segnalate tener presenti tutti gli altri paramenti dell’algoritmo di Facebook.

Se condividete un articolo su Facebook quindi assicuratevi che sia presente il nome dell’autore e di citare la fonte originale nel caso volete diffondere una notizia di terzi. Il post con link esterno deve avere un’immagine di buona qualità e una copia che descrive il contenuto dell’articolo.

Per ora incluso entra in vigore per i contenuti in lingua inglese, ma ben presto riguarderà le altre lingue. Se avete un blog o scrivete su un giornale iniziate ad adeguarvi alle nuove direttive. Assicuratevi di non perdere la vostra posizione nel feed di notizie ‘algoritmo di luglio 2020.

ANCHE STARBUCKS SOSPENDE LE PROPRIE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK NEGLI USA. COSA STA SUCCEDENDO?

Tra le grandi aziende occidentali che hanno deciso di sospendere la pubblicità su Facebook e sugli altri social, eccetto YouTube, ora osservato anche Starbucks. Ma il re dei caffè americani non è incluso come mezzo intrapreso una protesta che, secondo Bloomberg, guarda a guardare uno Zuckerberg una perdita di circa 7 miliardi di $, equivalente all’8% del valore delle azioni di Fb.

Le motivazioni che hanno spinto molte importanti aziende internazionali, come Coca Cola, The Hershey Co., Unilever, Verizon, Honda, Birchbox, Ben & Jerry’s, The North Face, REI e Patagonia, a guardare la pubblicità online sui social derivati della relazione per cui si ritiene che non si stia facendo abbastanza per proteggere gli utenti dall’odio che dilaga sul web.

“Crediamo nel concetto di unione in comunità, sia di persona che online, e siamo contrari ai discorsi di odio”, ha dichiarato Starbucks “Riteniamo che sia necessario tariffa di più per creare comunità online accoglienti e inclusi e sia sia i leader aziendali sia i responsabili politici debbano riunirsi per influenzare il vero cambiamento “.

Il tutto è nato all’indomani dell’uccisione di George Floyd a Minneapolis e alla notifica protesta nazionale contro la brutalità della polizia. La voce alzata da diverse regole americane per i diritti civili per mettere in pausa la pubblicità su Facebook, è stata dunque ascoltata dal 17 giugno, giorno in cui Fb non è intervenuto contro il post discutibile del presidente Donald Trump che mette in guardia i manifestanti scrivendo “quando inizia il saccheggio, inizia la sparatoria”, è partita la campagna #StopHateforProfit.

Come ha detto il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, di fronte a tutto questo caos? Dichiarando l’intenzione di etichettare i post “giornalistici” di politici che non rispettano le regole del sociale in materia di incitamento alla violenza. Ma per chi ha aderito alla campagna non è bastato e ha proposto dieci passaggi che “seppur non raccomandato, potrebbe essere un inizio”. A seguire un riassunto dei punti proposti suddivisi in responsabilità, decenza, supporto:

1. Istituire e potenziare l’infrastruttura permanente dei diritti civili per valutare prodotti e politiche in materia di discriminazione, parzialità e odio.

2. Sottoporre a regolari controlli indipendenti, di parti parti, di odio e disinformazione descritti sull’identità con risultati riepilogativi pubblicati su un sito Web accessibile al pubblico.

3. Fornire audit e rimborso agli inserzionisti i cui annunci sono stati mostrati accanto a contenuti che sono stati registrati rimossi per violazioni dei termini di servizio.

4. Trova e rimuovi gruppi pubblici e privati incentrati su supremazia bianca, milizia, antisemitismo, cospirazioni violente …

6. Non diffondere contenuti di gruppi associati a odio, disinformazione o cospirazioni

7. Creare un meccanismo interno per contrassegnare automaticamente i contenuti odiosi nei gruppi privati per la revisione umana.

8. Garantire l’accuratezza delle questioni politiche e di voto eliminando l’attenzione politica; rimuovere la disinformazione relativa al voto.

 9. Creare team di esperti per esaminare le domande di odio e molestie svolte sull’identità.

10. Consentire alle persone ostaggio di molestie di connessione con un dipendente di Facebook in diretta.

L’annuncio di sospensione di 30 giorni di pubblicità da parte di Coca Cola è stato il più deleterio per il colosso social visto che i suoi guadagni maggiori provengono dalla pubblicità.

Anche se con gli USA in molte occasioni in materia si sono presentate diverse differenze, questi episodi lasciano intendere di quanto sia sempre in costante cambiamento il tema e delle attenzioni che bisognerà necessariamente porre in tante occasioni. Ne vedremo delle belle….

LINKEDIN 2020: TUTTE LE NOVITA’ DA TENERE D’OCCHIO

LinkedIn è la piattaforma per eccellenza per offrire e trovare lavoro, ma non solo. Grazie alla possibilità di creare collegamenti e conversazioni con altri utenti, aggiornare il proprio feed e rispondere con commenti, si presenta a tutti gli effetti come un social network.

LINKEDIN PRIMA

LinkedIn nasce nel 2003, ma bisognerà aspettare 3 anni per raggiungere il primo milione di iscritti. Il successo arriva nel 2006 con l’inserimento della funzione “le persone che potresti conoscere” che fa sì che il proprio network personale si ingrandisca non solo tramite le conoscenze reali, ma anche con persone “simili” per interessi lavorativi e amici in comune.

Nel 2016 Microsoft acquista Linkedin per la cifra record di 26 miliardi di dollari e si nota un cambio non solo a livello grafico, ma anche nei contenuti. Il social oggi ha una forza espansiva incredibile. Sempre più aziende decidono di aprire il proprio profilo LinkedIn per ricerca di personale, ma soprattutto come blog.

Grazie alla possibilità di creare post testuali ma anche visuali, LinkedIn non ha nulla da invidiare ad altre piattaforme, il suo stile comunicativo è univoco. Su LinkedIn si parla principalmente di attualità, lavoro, news, e ogni azienda si muove in base al proprio obiettivo. Inoltre la gratuità di questa applicazione (esiste anche una versione Premium a pagamento) è la sua vera forza perché riesce a far incontrare domanda e offerta senza intermediari, in maniera semplice ed efficace.

LINKEDIN DOPO: LE NOVITA’ 2020

Tra le novità del 2020 LinkedIn punta sempre più sull’utilizzo dell’applicazione da parte degli utenti. Rispetto al passato infatti, le notifiche che arrivano sul nostro smartphone crescono a vista d’occhio. Si passa dall’aggiornamento di carriera dei nostri contatti, alle congratulazioni per gli anniversari, fino ad arrivare ai compleanni. Dall’altra parte però, sempre più effort è stato messo nella sezione “news”, assimilando il social ad un sito di informazione piuttosto che a una bacheca di ricerca lavoro.

Questo costante bisogno di informazione è sicuramente tipico degli ultimi anni e LinkedIn sta cavalcando l’onda giusta!

A seguire le 10 novità introdotte nel 2020 da LinkedIn:

  1. La possibilità di modificare i post;

  2. La gestione delle pagine da mobile;

  3. Le statistiche semplificate;

  4. L’utilizzo e la ricerca per #hashtag;

  5. Le reaction;

  6. La funzione trova nelle vicinanze per incontrare altri membri di LinkedIn;

  7. L’accesso con Qr Code;

  8. L’aggiunta degli applausi;

  9. LinkedIn Streaming per organizzare dirette condivise;

  10. LinkedIn events per creare e promuovere eventi.

Grazie a queste 10 novità introdotte da LinkedIn nei mesi passati, capiamo che questa piattaforma sta puntando su un rinnovamento continuo ma anche a spodestare social come Facebook e Instagram dal trono dei social. Un esempio? Anche su LinkedIn è possibile realizzare sponsorizzate!

Il primo step per realizzare una campagna è quello di impostare l’account pubblicitario della pagina. Dopo di che si può creare una campagna che può essere:

  • Promozione di un contenuto (già pubblicato o creato ad hoc per la campagna);

  • Annunci di testo (classico bannerino sulla pagina principale)

  • Messaggi In Mail, quindi messaggi privati sponsorizzati.

In tutte e tre le tipologie ovviamente si può targetizzare il proprio pubblico così da raggiungere eventuali prospect o utenti affini.

Se anche voi siete curiosi di saperne di più, continuate a seguirci e contattateci per maggiori informazioni.

GOOGLE MYBUSINESS: COS’E’ E PERCHE’ NON SE NE PUO’‘FARE A MENO

Google MyBusiness è la “pagina di presentazione” della tua attività online, un po ‘come il biglietto da visita sul web. Proprio per questo deve essere curata, corretta e soprattutto invitante. Andresti ad un appuntamento di lavoro con un consulente che si presenta con un bigliettino scritto su un pezzo di giornale? No!

Ecco, allo stesso modo i tuoi clienti scruteranno la tua presenza online per farsi un’idea dell’affidabilità della tua azienda e riceveranno tutte le informazioni necessarie sulla tua attività. In secondo luogo l’iscrizione è totalmente gratuita e piace molto all’algoritmo di Google: una ragione in più per aggiornarlo!

Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Quando digitiamo su Google il nome di un indirizzo, confronta una finestra con un nome, un numero di telefono, un indirizzo, recensioni e tantissime informazioni utili. Ecco, proprio quella “finestrella” è Google My Business.

Iniziamo dalle informazioni principali. Per poter registrare la vostra attività, basterà andare sul sito https://www.google.com/intl/it_it/business/e seguire i semplici passaggi necessari alla registrazione, Google invierà poi una cartolina al vostro indirizzo per verificarne l’esattezza. Semplice no?

Gli elementi da inserire per completare la nostra scheda di Google My Business sono:

  1. La cosiddetta NAP (nome, indirizzo, telefono), ovvero le informazioni di base che devono essere corrette e garantite;

  2. Gli orari di apertura, come sopra, inclusi sempre gli orari, soprattutto un ridosso delle festività;

  3. Link al sito web: FONDAMENTALE!

  4. Descrizione dell’azienda: una bio accattivante che racconta in poche parole il nostro business;

  5. Le immagini: DEVONO ESSERE PROFESSIONALI, no a fotografie fatte con il telefono, selfie del proprietario, foto di pessima qualità;

  6. Le recensioni: sono il nostro banco di prova, rispondiamo sempre in maniera educata sia ai complimenti che alle critiche.

  7. Per sapere come rispondere al meglio leggi questo articolo https://www.alsolved.org/blog/2019/11/27/come-rispondere-alle-recensioni-sul-web-tra-haters-e-opportunit .

“L’aggiornamento del tuo GoogleMyBusiness sotto forma di posta, come notizie, offerte, eventi, ma anche veri e propri prodotti, è ciò che fa la differenza e che rende la tua scheda più visibile rispetto alla concorrenza. Facciamo un esempio molto attuale: in questi due mesi alcune attività hanno tralasciato il proprio profilo dimenticando di modificare gli orari di apertura e chiusura, variati per le restrizioni legate al coronavirus. L’algoritmo di Google ha dato maggiore spazio sul web a chi ha costantemente aggiornato i propri dati, proprio come accade sui social. Un buon motivo per essere sempre “sul pezzo”!

Siamo ben consapevoli che per un imprenditore il tempo è oro e trovarne non è sempre semplice. Per migliorare l’indicizzazione della tua scheda affidati a professionisti del settore!

Contatta l’Alsolved per maggiori informazioni sui pacchetti offerti e per far spiccare il volo sul mondo digitale alla tua azienda”

 

LE 10 FAKE NEWS SUL CORONAVIRUS. COME NON FAR CIRCOLARE BUFALE PERICOLOSE SUL WEB

In un periodo come questo, siamo tutti un po’ più attenti a quello che accade intorno. Seguiamo le news, ci informiamo tramite i canali ufficiali, i social e chiacchierate virtuali con i nostri amici. Per questo dobbiamo stare in guardia da fake news, catene di dubbia provenienza su whatsapp e condividere solo articoli provenienti da fonti assolutamente certe.

Purtroppo non tutti sono così scrupolosi, e questo è il motivo per cui girano notizie infondate che vengono condivise tramite messaggi privati e social network.

Ecco le 10 bufale più pericolose sul Coronavirus:

  • Gli animali domestici sono portatori del virus. 

Assolutamente falso! Gli animali domestici non sono portatori del Coronavirus, quindi non possono trasmettere il virus agli umani.

  • La vitamina C previene il contagio del virus.

Falso! Non esiste una cura univoca per tutti, tantomeno per prevenire il contagio, ma i medici decidono i farmaci da somministrare in base alle esigenze del paziente.

  • Il virus è stato creato in un laboratorio militare cinese appositamente per creare una pandemia.

Bufala! Sembra che il virus sia di origine animale, forse trasmesso da un pipistrello che poi ha infettato l’uomo.

  • Ci sono volontari che vengono a casa vostra a farvi il tampone senza averlo richiesto.

Falso! Sono sciacalli con l’intento di truffare o rubare nelle vostre case. I tamponi sono fatti esclusivamente alle persone sintomatiche da equipe specializzate inviate dalla Asl di riferimento, sempre previo vostra richiesta o del vostro medico curante.

  • Acqua calda, sole e cipolle guariscono il virus.

Assolutamente no! Come detto, ad oggi non esiste una medicina o un vaccino ad hoc e sicuramente non saranno le bevande bollenti o gli intrugli con cipolle a sconfiggere il Coronavirus!

  • Il Governo preleverà una virus tax dai nostri conti.

Decisamente falso! Il Governo ha già stanziato decine di miliardi per aiutare il nostro Sistema Sanitario Nazionale e la nostra economia.

  • Il Covid-19 viene ritenuto un’arma sviluppata dagli Stati Uniti per distruggere l’economia cinese.

Falso, come vediamo dai notiziari, anche gli Stati Uniti sono stati duramente colpiti dal Coronavirus e stanno iniziando ad adottare le misure di sicurezza necessarie.

  • In Cina i militari sparano a vista a coloro che non rispettano la quarantena.

Falso. Tutti devono rispettare le indicazioni del Governo come in Italia, pena una denuncia penale e una multa.

  • Sono stati sospesi gli stipendi ai dipendenti pubblici.

Falso! Non è assolutamente vero, anzi, sono stati inseriti bonus per le baby sitter e permessi speciali per chi si fa carico delle persone disabili, e un bonus per gli operatori sanitari che affrontano in prima persona l’emergenza.

  • Il Coronavirus è una semplice influenza.

Purtroppo no, non è così. Ce ne stiamo rendendo conto ogni giorno di più e per questo dobbiamo restare a casa il più possibile, lavarci le mani, disinfettare quotidianamente le superfici.

Queste erano 10 delle tantissime bufale che girano sul Web sul Coronavirus. Atteniamoci alle fonti ufficiali del Governo, del Ministero della Salute, e della Protezione Civile. Prima di diffondere e postare notizie sui social risaliamo alla fonte e, se non la troviamo, evitiamo di condividere notizie di cui non siamo certi. Ci sono piattaforme come Bufale.net che verificano le notizie che circolano sul Web gratuitamente. Date un’occhiata alla sezione dedicata al Coronavirus.

È importante non creare falsi allarmismi o false speranze. Rimaniamo uniti e “Tutto andrà bene”.

#IoRestoACasa

FACEBOOK 2020 CAMBIA VESTE GRAFICA. DATING IN EUROPA SALTA SAN VALENTINO

A Primavera 2020 Facebook ha in programma un restyling grafico del desktop in tonalità scure. Questo spirito innovativo voluto da Mark Zuckerberg, coinvolgono soprattutto il newsfeed e il profilo personale. L’essenziale e il minimalista è lo stile che si punta a raggiungere per dare risalto alle informazioni essenziali e non appesantire la lettura dell’utente.

La modalità scura, con la possibilità di modificare il colore di sfondo velocemente, ha proprio questo obiettivo oltre alla volontà di svecchiare l’estetica della piattaforma, mantenendone intatte le funzioni.

In un secondo momento queste modifiche verranno applicate anche all’app, ma inizialmente i cambiamenti li vedranno pochi ristretti sul desktop a partire da aprile come test. Nel tempo tutti gli utenti saranno coinvolti, ma potranno anche utilizzare entrambe le versioni fino a fine anno. Dopo di che avrà la meglio la versione rinnovata.

Cosa caratterizzerà in sintesi Facebook in questa nuova veste grafica?

– Un design semplice ed ordinato;

– La leggibilità pulita e chiara del newsfeed e del profilo utente;

– Sfondo bianco o scuro, che si adatta all’uso notturno.

E per quanto riguarda le funzioni?

Facebook Dating, in aperta competizione con Tinder, pensato con l’obiettivo di connettere profili compatibili, a seguito dell’attivazione da parte dell’utente, doveva essere già attivo prima di San Valentino, ma qualcosa è andato storto. E’ stato rinviato il lancio in Europa a seguito di un’ispezione del Garante della privacy irlandese negli uffici Facebook di Dublino che si aspettava un approfondimento sulla protezione dei dati del servizio.

Non avendo ricevuto nessuna valutazione, hanno deciso di sospendere il servizio d’incontri  dichiarando: “I funzionari autorizzati del Dpc hanno condotto un’ispezione presso gli uffici di Facebook Ireland Limited a Dublino lunedì 10 febbraio e hanno raccolto la documentazione”.

Il portavoce Facebook ha risposto sottolineando come abbiano “lavorato con attenzione per creare solide misure di tutela della privacy” e di aver “condiviso queste informazioni con il Dpc irlandese prima del lancio europeo”.

Cambiando completamente argomento altra voce che si rincorre e che dovrebbe vedere la luce in questo 2020, è l’unificazione di tutta la messaggistica: Facebook Messenger, WhatsApp e della chat privata di Instagram.

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PER FARE PUBBLICITA’ SU LINKEDIN

Come funziona la pubblicità su Linkedin ? Come si fanno le sponsorizzate ? E soprattutto: Linkedin è lo strumento giusto per il mio brand ??

A tutte queste domande daremo delle risposte in questo articolo. Scopriremo come creare campagne pubblicitarie su linkedin utilizzando i vari tool per iniziare a creare la tua prima sponsorizzata su questa piattaforma di advertising.

PERCHÈ FARE PUBBLICITÀ SU LINKEDIN ?

Come dice Linkedin stesso : “Fare pubblicità su LinkedIn aiuta aziende grandi e piccole a raggiungere i loro obiettivi”.

Sicuramente è un’affermazione un po’ di parte..

Ma quello che c’è di vero è che Linkedin è un ottimo strumento per fare marketing b2b.

Anche se gli utenti di linkedin sono un terzo di quelli di facebook o instagram questa piattaforma Social si riferisce a un pubblico molto specifico: professionisti e grandi aziende.

Quindi è un ottimo strumento per fare pubblicità quando l’obiettivo non è rivolgerti a un consumatore ma alle figure professionali interne all’azienda. È per questo che il modo di fare pubblicità sul Linkedin è del tutto particolare e ciò si riflette su come è stato concepito.

Questo articolo è una guida per principianti al tool di Gestione Campagne per poter iniziare a destreggiarsi con la piattaforma di advertising di Linkedin.

Perciò se già conoscete questa piattaforma in tutti i suoi aspetti, forse questo non è l’articolo che fa per voi.

O forse sì ??

Dal momento che le cose nel web  cambiano molto rapidamente un po’ di ripasso fa sempre bene, no??

IL TOOL GESTIONE CAMPAGNE DI LINKEDIN

Il tool gestione campagne di Linkedin è molto simile al Gestisci Inserzioni di Facebook, ma presenta una struttura un po’ più complessa.

La schermata principale è divisa in tre sezioni:

  • Gruppi di Campagne: Riunisce diverse campagne in un solo gruppo e modificando un aspetto del gruppo cambierai di conseguenza le impostazioni alle campagne ad esso associate. Molto utile per fare modifiche sul budget o sulle date che si rifletteranno su tutte le campagne.

  • Campagne: Qui puoi visualizzare tutte le campagne che hai creato, verificare l’offerta per ogni campagna, e monitorare tutte le metriche dei risultati.

  • Annunci: In questa sezione trovi tutti gli annunci e le metriche relative. E’ molto importante dare sempre uno sguardo a questa sezione per verificare se gli annunci sono attivi o sono stati sospesi per violazioni delle policy di Linkedin.

Nella barra in alto trovi invece tutti i vari tool più avanzati di linkedin come l’insight tag o i moduli per raccogliere una lista di contatti e riunirli poi sotto un unico pubblico.

Questo è solo una guida iniziale di Linkedin Business, “for beginners”; per gli utenti che già conoscono questa piattaforma presto faremo una guida più avanzata.

Per ora ci limiteremo a fornire le conoscenze base e quindi continuiamo su quali tipi di annunci puoi sponsorizzare su Linkedin.

TIPOLOGIE DI ANNUNCI SU LINKEDIN 

Contenuti Sponsorizzati

Sono annunci con un immagine di formato 1200*628 px , con un aparte per il copy e la call to action in basso.

I contenuti sponsorizzati possono essere di due tipi:

  • Contenuto già pubblicato sulla bacheca della Pagina Business aziendale

  • Contenuti che si creano solo per l’inserzione e non risultano visibili sulla bacheca della pagina. Molto utili se vuoi fare dei test senza che gli utenti della tua pagina li vedano.

Annunci di Testo

sono annunci che si limitano a un solo contenuto di testo e vengono visualizzati nella colonna destra della bacheca, quindi difficilmente catturano l’attenzione dell’utente.

Rappresentano un tipo di sponsorizzazione che sconsigliamo per i seguenti motivi.

  • Non sono mostrati sull’app e sulla versione mobile

  • Sono solitamente poco efficaci in termine di CTR

  • Hanno un costo per clic alto

Messaggi InMail sponsorizzati

Annunci pubblicitari che vengono inviati direttamente alla persona che rappresenta il target di utenti da te scelto. Questa vedrà comparire fra i suoi messaggi il contenuto che hai sponsorizzato.

Possono essere intrusivi su certe fasce di utenti, ed essere considerati dal destinatario come SPAM !

Una volta scelto il tipo di annuncio da pubblicare, per fare pubblicità su Linkedin serve conoscere la strategia di offerta con cui vuoi partecipare all’asta con altri contendenti.

STRATEGIE DI OFFERTA 

Nella sezione dedicata al Budget puoi scegliere fra tre tipi diversi di offerta per pagare le inserzioni..

Ma come scegliere quella più adatta a te ?

Offerta CPM Massima

Imposti tu l’offerta massima e sei sicuro che Linkedin non spenderà di più di quanto hai inserito come valore limite. È utile se vuoi avere un controllo totale sul CPM (costo per 1000 impression). Ricorda che con questa offerta se Linkedin non riuscirà a spendere tutto il budget il costo per risultato potrebbe salire.

Offerta CPC Ottimizzata

Scegli tu l’offerta e i risultati verranno distribuiti fra gli utenti che fanno l’offerta migliore e hanno maggiore probabilità di generare risultati. Di conseguenza il CPC dipenderà dalla competizione con altri utenti che fanno una strategia simile alla tua.

Questa offerta è disponibile per obiettivi come : visite del sito Web, interesse, generazione di lead e conversioni sul sito Web.

Offerta Automatica

Linkedin deciderà in base allo storico delle offerte quale è il costo più indicato per il tuo annuncio) Usa questa strategia di offerta se vuoi ottenere il massimo dei risultati dal tuo annuncio, ma ricorda che il costo potrebbe essere più alto di quanto hai proposto nell’offerta.

Questa strategia di offerta è disponibile solamente per i contenuti sponsorizzati !

LANCIA LA TUA CAMPAGNA

Adesso sei pronto a lanciare la tua prima campagna Linkedin Ads !

Il bacino di utenti è molto inferiore rispetto a quello di Facebook quindi ricorda che fare pubblicità su linkedin costa molto di più e i risultati se non si è bravi a destreggiarsi con le impostazioni del tool gestisci campagne possono essere molto deludenti.

Perciò studia le strategie migliori, crea diversi test con i copy e le impostazioni e monitora il CPC costantemente.

Se non vuoi rischiare di sprecare il budget e buttare i soldi puoi affidarti ad una agenzia di Digital Marketing.

8 TENDENZE DEL SOCIAL MEDIA MARKETING: LA PUBBLICITÀ ONLINE DEL FUTURO

Con oltre 2,4 miliardi di persone solo su Facebook, il futuro dei social media è sempre più brillante . E se i cambiamenti sono così rapidi, non dovresti rimanere fermo alla maniera di fare pubblicità online di oggi. Ecco perchè in questo articolo scopriremo le 9 tendenze emergenti da tenere sotto controllo per battere sul tempo la concorrenza !

Cosa riserva il futuro per i social media?

1. VR e AR

Quando pensi ai social media, potresti non immaginare immediatamente l’effetto che avrà la realtà virtuale sul modo di fare pubblicità online nei prossimi anni.. Le cose stanno per cambiare..

Snapchat è la prima piattaforma che sta sfruttando la realtà aumentata.

Attraverso i suoi servizi, le persone possono utilizzare l’AR per valutare l’aspetto di un capo prima di procedere all’acquisto.

E’ possibile così provare un paio di occhiali, indossarli senza dover andare in negozio.

2. Video social

Se inizia a scorrere il feed delle notizie su Facebook in pochi secondi verrai bombardato da centinaia di video.

I contenuti visuali stanno rapidamente prendendo tutta l’attenzione dei social.

Per non rimanere indietro inserisci video professionali nella tua strategia di social media marketing.

Tieni presente che i video sui social media devono essere brevi.

Ci sono troppe distrazioni e l’attenzione dell’utente-tipo del web ha una soglia di attenzione molto ristretta.

Più i tuoi video sono brevi, più è probabile che le persone li guardino fino alla fine !

3. Social media per il servizio clienti

Molte aziende stanno spostando il loro servizio clienti sulle piattaforme di social media.

L’uso di piattaforme, come l’app Facebook Messenger per rispondere alle domande e risolvere le preoccupazioni dei clienti sta rapidamente diventando la norma nelle pratiche di customer service.

Facebook ha ben compreso questa tendenza e ha già implementato l’opzione per utilizzare le risposte automatiche e i chatbot.

Questi strumenti riducono il lavoro manuale, delegando gran parte del lavoro all’intelligenza artificiale.

Detto questo dovresti comunque avere anche un servizio clienti più tradizionale: meglio perciò utilizzare sia l’assistenza sulla linea telefonica personale e un sistema di chat presente sul tuo sito web.

4. Maggiore influenza sul marketing

Sapevi che il 40% delle persone ha acquistato un prodotto dopo aver visto il suo influencer preferito presentarlo sul proprio canale?

Questo è uno dei motivi per cui le sponsorizzate aumentano di popolarità su piattaforme come YouTube e Instagram.

Le persone preferiscono acquistare prodotti se li vedono in azione.

I tuoi annunci video potrebbero essere belli ed emozionanti, ma c’è sempre la percezione che gli annunci sovrastimino un prodotto. I consumatori hanno l’impressione che gli influencer mostrino i prodotti come sono realmente e credono più in questo tipo di pubblicità online.

Gli influencer hanno anche migliaia di follower, potenziali utenti da attirare.

5. Messaggi acquistabili

Lo shopping unico è il futuro dei social media. Non forzare le persone a visitare il tuo sito attraverso le piattaforme dei social media. Lascia che facciano acquisti direttamente tramite i post.

Plugin come Shopify dispongono già di questa funzionalità.

Su Instagram hai caricato un nuovo post pubblicitario di una donna che indossa l’ultima borsa della tua azienda? Lascia che le persone facciano clic su quella borsa e acquistino la borsa senza uscire da Instagram!

Questo privilegia la convenienza e riduce significativamente i passi che le persone devono fare.

Come accennato, ci sono troppe distrazioni sui social media. Anche i tuoi contenuti sono una di quelle distrazioni, attirare l’attenzione della gente mentre scorre verso il basso il proprio feed.

I post convincono le persone ad acquistare perché gli utenti pensano immediatamente di poter acquistare e quindi continuano a scorrere verso il basso.

6. Contenuto interattivo

Quando si tratta di contenuti interattivi, Facebook e Pinterest regnano sovrani. Questa tendenza continuerà a crescere nel 2020 perché il pubblico non vuole più pubblicità online passiva.

Lascia che il tuo pubblico partecipi attivamente !

Ti chiederai quindi che tipo di contenuto interattivo postare?

Le cose che puoi fare per coinvolgere i tuoi utenti sono molte.

  • Presentare sondaggi

  • Condurre video di Facebook Live per ospitare sessioni di domande e risposte.

  • Presenta concorsi su Instagram o Pinterest o

  • Enfatizza i contenuti generati dai consumatori per generare ulteriore interesse e partecipazione.

Utilizza questa strategia e la tua pubblicità online sui social diventerà virale !

8. Passa ad altre piattaforme

Facebook è ancora il re incontrastato quando si parla di social media, ma ci sono molte nuove piattaforme emergenti all’orizzonte.

Tik-Tok, Snapchat e Pinterest stanno rapidamente guadagnando terreno.

YouTube, sebbene sia principalmente una piattaforma video, è anche un social media, quindi non puoi ignorarlo.

9. Contenuto temporaneo

Vuoi che le persone sui social media provino quel senso di urgenza che li spinge a comprare, abbonarsi o commentare prima che il limite di tempo percepito sia scaduto?

Puoi farlo attraverso contenuti temporanei.

Le storie di Facebook sono gli strumenti migliori da utilizzare per questo.

Le storie durano solo 24 ore, quindi pubblicizza promozioni e sconti limitati lì. Il tempo limitato e l’esclusività possono portare a conversioni.

Non aspettare domani

Entra nel futuro dei social media oggi!

Il social media marketing non sta mai fermo.

Le piattaforme continuano a crescere e ad evolversi e lo stesso dovrebbero fare le tue strategie.

Il futuro dei social media coinvolge più prospettive e questi 8 punti che abbiamo esaminato sono alcuni degli strumenti che ti permetteranno di superare subito la concorrenza.

COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK: ABBASSARE I COSTI E OTTENERE PIÙ RISULTATI

IN QUESTA BREVE GUIDA SCOPRIREMO COME FARE PUBBLICITÀ SU FACEBOOK EFFICACEMENTE E ANALIZZEREMO 4 SOLUZIONI ANTI-SPRECO PER ABBASSARE IL COSTO DELLE TUE INSERZIONI.

Ti capita spesso di impostare con cura le tue campagne facebook ads ma i risultati che ottieni non sono soddisfacenti ?

Scegli budget sempre più alti ma quando vai ad analizzare le metriche riscontri grandi sprechi di denaro?

Allora questo è l’articolo che ti serve.

#1 Controlla sempre il Punteggio di Pertinenza

Facebook mette a disposizione tre metriche per valutare il grado di pertinenza delle tue inserzioni.

L’obiettivo di Facebook infatti è dare il messaggio giusto alla persona giusta nel momento giusto.

Se la tua inserzione facebook ads soddisfa questo obiettivo e ottiene un punteggio alto viene premiata e il costo della tua inserzione (CPC) diminuisce.

Questa stima della pertinenza dell’inserzione si basa su tre principali metriche che analizzano la qualità, engagement, conversione.

  • Valutazione della qualità –  la qualità del copy e delle grafiche dell’inserzione

  • Valutazione del tasso di coinvolgimento – il tasso di coinvolgimento previsto per la tua inserzione rispetto alle inserzioni in competizione per lo stesso pubblico.

  • Valutazione del tasso di conversione – indica il tasso di raggiungimento del tuo obiettivo

Quindi, se  il punteggio è basso come possiamo migliorarlo?

Una valutazione della qualità bassa si migliora ottimizzando creatività dell’inserzione, quindi: testo – immagini o video ma anche titoli più pertinenti rispetto al pubblico che abbiamo scelto e che rispettino anche le normative di facebook .

Elimina link baiting (“metti mi piace” “clicca sul link”) e presenza del testo nelle grafiche.

Anche la valutazione del tasso di coinvolgimento significa migliorare le grafiche e il copy.

Consigliamo un testo non troppo lungo facilmente leggibile e che vada dritto al punto senza forzare nessuno.

Se qualità e tasso di coinvolgimento sono alte ma il tasso di conversione è basso ciò significa che il problema non sta nella tua inserzione a nella pagina di destinazione.

Può essere una landing page confusa, oppure troppo lenta a caricare o ancora può esserci un link che non funziona.

#2 Abbassa il CTR 

Il CTR indica quanti utenti hanno visualizzato cliccato sulla tua inserzione facebook ads.

Più clic ottieni più il CPC si abbassa.

Ma come aumentare il valore del CTR ?

Puoi farlo in diversi modi.

  • Utilizza una call to action chiara, rispetto al pubblico e al messaggio che vuoi dare. No spam!

  • Abbassa la metrica “frequenza” – le volte in cui il tuo annuncio viene riproposto ad una stessa persona

  • Testa diversi tipi di inserzioni – fai dei test prima di investire su una campagna.

  • Varia il tipo di campagna, le grafiche , il copy e sperimenta con il pubblico.

#3 Utilizza il Remarketing 

Una volta che hai accumulato abbastanza dati sul tuo pubblico puoi utilizzare una strategia di retargeting o remarketing per risparmiare denaro intercettando gli utenti che hanno già mostrato interesse per il tuo annuncio.

Per usare il remarketing devi aver installato un codice tracciante (Pixel facebook) sul tuo sito o su una pagina specifica che identifica tutte le persone che hanno effettuato una determinata azione in modo da conoscere il loro comportamento d’acquisto.

#4 Sfrutta le Regole Automatizzate

Facebook da qualche tempo ha messo a disposizione uno strumento molto efficace per automatizzare il controllo delle campagne.

Questo strumento si chiama Regole Automatizzate.

Anziché monitorare ogni giorno le tue campagne, crei una regola (es. stoppa la campagna quando  tutti i gruppi di inserzioni non riescono a spendere in modo corretto il budget )

Può essere impostato su moltissimi parametri diversi ed è un utile strumento per evitare sprechi di denaro sull’investimento.

Quindi adesso che sai come fare pubblicità su facebook abbassare il costo delle tue facebook ads e ottimizzare la tua pubblicità su facebook non ti resta altro che aprire il Business Manager e iniziare a testare.

Restate connessi con il nostro blog per altri utili consigli e news sul mondo del Web Marketing.

TIK TOK, DA APP PER TEENAGER A SOCIAL PER LE AZIENDE. SCOPRI SE È ADATTO PER PROMUOVERE LA TUA ATTIVITÀ !

Tik Tok, l’app del momento nata per i teenagers sta diventando sempre più popolare e pensa a come rendersi utile per le aziende. Scoprilo nel nostro articolo.

Tik Tok ha i minuti contati? È questa la domanda che ultimamente si fanno in molti, soprattutto dopo la rivelazione di Jane Wong secondo cui Instagram starebbe lavorando a Clip, una nuova funzione della fotocamera per unire clip registrate in un video, aggiungendo musica da regolare in velocità e lunghezza.

Tik Tok App

Mark Zuckerberg insomma sta cercando di intercettare non solo il pubblico di adolescenti e teenager che usano l’app, ma anche quella nuova fetta di utenza che ne sta alzando la media.

Per capire il fenomeno, bisogna fare un piccolo passo indietro.

TikTok ha sede in Cina e i primi due anni contava circa 150 milioni di utenti. Ora è la quarta app più scaricata al mondo e il proprietario, ByteDance, sta continuando ad investire sino a parlare di uno smartphone TikTok con strumenti per gli inserzionisti.

Tik tok per aziende

Ovviamente è necessario valutare il target, gli obiettivi, i prodotto/servizio. Guardandosi intorno molti brand autorevoli, come la Liga spagnola, Dazed o PopBuzz, stanno utilizzando TikTok per far breccia sui teenager, che non usano Facebook, e per variare i contenuti.

Un altro caso eclatante riguarda il torneo di tennis di Wimbledon che ha investito su Tik Tok per monetizzare i vecchi tornei e recuperare le entrate perse della Premier League.

Tra le novità dell’app c’è la possibilità di effettuare acquisti associati ad hashtag sponsorizzati, senza uscire dall’app.

Kroger è la prima azienda ad aver testato questa nuova funzionalità “Hashtag Challenge Plus” con la sfida #TransformUrDorm.

Tik Tok e Musically

 Tik tok non è dunque solo cantare in playback come alle origini l’ app Musically.

Si possono anche realizzare contenuti video utili per promuovere la propria azienda.

Proprio in questi giorni la rivista Glamour ha lanciato il challenge Past No Future, invitando i lettori a cercare nell’armadio qualche abito del passato, come lo zaino del liceo o la giacca anni ’80, indossarlo e condividere il look nostalgico su TikTok con l’hashtag #pastnofuture.

Ovviamente ogni settore dovrà capire se è adeguato al proprio prodotto/servizio e in caso trovare la strada Social più consona.

L’importante è non perdere tempo…tik tok, tik tok…

Continua a seguirci per restare aggiornato sulle prossime novità.

WWW HAPPY BIRTHDAY! SONO GIA’ PASSATI 30 ANNI DA QUANDO LA RETE HA CAMBIATO LA NOSTRA VITA

Ma la rivoluzione del web non è ancora completa. Il 30% della popolazione mondiale ancora non vi ha accesso. 

Il World Wide Web spegne 30 candeline. I suoi genitori Tim Berners-Lee e Robert Cailliau il 12 marzo 1989 gettarono le sue basi al Cern e da allora nulla fu come prima. Da allora ne è passata molta di acqua sotto i ponti ed è per questo che per far rivivere la rete dei primi anni e rendere consapevoli gli utenti della grande rivoluzione avvenuta in così poco tempo, il Cern ha realizzato una piattaforma dove “navigare stile ritorno al futuro attraverso solo strutture in codice.

L’unico limite alla rete è il suo sviluppo nei paesi poveri dove ancora oggi possedere un computer è un sogno per la maggior parte della popolazione. Stiamo parlando del 30% delle persone di tutto il mondo. Berners-Lee in occasione del Web Summit di Lisbona a Novembre ha proposto un ‘Contratto per il web‘, con il fine di stabilire una normativa a sostegno della rete. “Le aziende devono fare di più per garantire che la ricerca del profitto a breve termine non vada a scapito dei diritti umani, della democrazia, dei fatti scientifici o della sicurezza pubblica. Piattaforme e prodotti devono essere progettati tenendo presenti la privacy, la diversità e la sicurezza…Il web è per tutti e abbiamo il potere di cambiarlo. Non sarà facile. Ma se sogniamo un po’ e lavoriamo molto, possiamo ottenere il web che vogliamo”. Oggi Berners-Lee oggi fa parte del World Wide Web Consortium (W3C) e della World Wide Web Foundation, fondata nel 2009, per promuovere internet ovunque e farlo diventare un bene comune dell’umanità.

Il www non è internet ma il suo principale servizio. All’origine era chiamato MESH e serviva a coordinare le molteplici informazioni scientifiche del CERN. Bisognerà attendere il 1993 per assistere al www accessibile da tutti e gratuitamente, tre anni dopo la pubblicazione della prima pagina web all’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html in cui venivano contenuti alcuni link ad altre pagine.

In altre occasioni nei nostri articoli abbiamo affrontato il tema della complessità della rete e i rischi che si incorrono in quei paesi dove i governi meno democratici puntano a detenere il potere del web come strumento di manipolazione soprattutto in vista di elezioni politiche. Alcune delle potenze mondiali come Russia e Cina lamentano l’occidentalizzazione del www e a seguito di quelle che definiscono “preoccupazioni” per una cyberwar, stanno sperimentando delle reti nazionali indipendenti da quella statunitense con sede nella Silicon Valley. A questa problematica e in riferimento alle problematiche infrastrutturali, risponde Nnenna Nwakanma, Policy director della World wide web Foundation, “Occorre garantire un accesso significativo a internet, e a contenuti nelle lingue locali che siano rilevanti per le persone di culture non occidentali. Per questa ragione, l’accesso deve essere reso economicamente conveniente, così che una fetta più ampia di persone possa connettersi e occorrerà abbattere le barriere che impediscono ai non-occidentali di entrare nell’ecosistema digitale e di trarre beneficio dai dividendi dell’economia digitale”.

 

 

LE NOVITA’ 2019 SU FACEBOOK, MESSENGER, INSTAGRAM E WHATSAPP

Mark Zuckerberg alla Conferenza annuale per i Facebook developer (F8) 2019

“Il futuro è privato” con questa sentenza, con cui è stata aperta la conferenza annuale per i Facebook developer (F8), Mark Zuckerberg sottolinea come Facebook si stia trasformando, non suicidando come molti sostengono. Inizia una nuova fase per i social in cui al centro dell’attenzione ci saranno i Gruppi e la messaggistica privata.

Tra le novità sarà possibile interagire telefonicamente da whatsapp anche su Instagram e Messenger che punta a diventare l’app di messaggistica più veloce mai esistita.

A fine 2019 ci apparirà un layout del tutto rinnovato, dove la sezione notizia verrà ridisegnata, con la possibilità di ricevere suggerimenti basati su  interazioni e gruppi da seguire, per poi sfoggiare una serie di funzionalità che ci porta a rivedere l’ecosistema social:

L’APP DI MESSENGER SU DESKTOP

L’app di Messanger sul desktop, sia per Windows che per MacOS , permetterà di avere video-call di gruppo e collaborare in progetti aziendali in diretta streaming con un massimo di sei persone in chat e fino a 50 sintonizzate.

LIMITE AL CONTENUTO DELLE CONVERSAZIONI MESSENGER “CLOSE FRIENDS”

Pare che Facebook stia facendo di tutto per rispettare la privacy degli utenti, rendendo le conversazioni più chiuse e limitando le interazioni di Messenger solo ai Gruppi selezionati di amici, come per Whatsapp. L’obiettivo è quello di incentivare l’uso delle Storie da parte dell’utenza con contenuti effimeri di cui non ci si debba vergognare nel tempo e poterli cancellare.

I TEMPLATES PER LE LEAD ADS DI MESSENGER

Sul fronte aziende, Facebook fa interfacciare, con nuovi modelli di Lead Generation, Messenger e Ads Manager. Darà la possibilità di prenotare un appuntamento con le aziende all’interno di una conversazione di Messenger, senza l’intervento dell’inserzionista. Una funzionalità su cui si sta investendo molto, visto il successo nei test.

IL CO-WATCHING IN MESSENGER

Facebook punta a cavalcare la tendenza dell’utenza al co-watching. Partendo da un dato che vede 12 milioni di Watch Parties presenti all’interno dei Gruppi e la raccolta di 8 volte in più dei commenti rispetto al video tradizionale, si aggiungono nuove funzionalità come “condividere un video dall’App Facebook su Messenger e invitare altri a guardarlo insieme durante la messaggistica o in una chat video. Questo potrebbe essere il tuo programma preferito, una clip divertente o anche i video di casa”.

WHATSAPP BUSINESS “PRODUCT CATALOG”

Altra grande novità per le imprese riguarda Whatsapp, dove verrà inserito il Product Catalogue, attraverso cui mostrare alle persone il catalogo aziendale dei prodotti nelle conversazioni private. Ma non solo. Sarà possibile anche fare i pagamenti tra persone in modo veloce.

INSTAGRAM 2019

Per instagram le novità sostanziose riguardano lo Shopping: Negli USA sarà avviato un test che consentirà agli influencer di vendere direttamente dalla piattaforma i prodotti taggati sulle proprie foto. I primi creator a monetizzare saranno Gigi Hadid, Kim Kardashian West, Kris Jenner, Kylie Jenner e Leesa Angelique.

Notizia shock per i fan del social è l’intenzione di eliminare il numero dei Like per gli utenti che visualizzano una foto, solo il creatore potrà vedere a quanti piace il suo post. Questo per focalizzare l’attenzione sui contenuti di qualità e non sui numeri.

Inoltre, come già per Facebook, anche su Instagram si potranno raccogliere donazioni ad associazioni no profit, attraverso gli sticker da inserire nelle Storie.

IN AMORE VINCE IL DATING SECRET CRUSH

I social dunque cambiano non solo nel Business, dando maggiore risalto al rapporto personale e alle conversazioni one to one, ma anche nel privato.

Per i cuori solitari Facebook inserisce l’opzione per trovare l’anima gemella. Si chiama Dating Secret Crush e scoccherà la sua freccia partendo da un cuoricino in incognito alla propria crush che attiverà la notifica se l’interesse è ricambiato. Questa funzione mira a cementare le relazioni tra gli utenti, ottimo spunto anche per intraprendere nuove amicizie.

GLI AGGIORNAMENTI FACEBOOK 2019: DALLE RECENTI NOVITA’ AI PROSSIMI ALGORITMI PER CUI TENERSI PRONTISSIMI

Siamo solo all’inizio del 2019 ma per Facebook gli aggiornamenti continuano incessantemente e quasi ogni giorno lancia una novità. Non perdiamoci in chiacchiere e vediamo quali sono le modifiche che sono state già effettuate e a cui dobbiamo prestare attenzione per non incorrere in inconvenienti, e quelle che ci dobbiamo aspettare nel futuro…prossimo ovviamente.

FB E LE FUNZIONALITA’ COMMERCIALI: DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Il primo punto da considerare è un chiarimento: gli aggiornamenti in questione riguardano soprattutto le funzionalità commerciali di Facebook e Instagram. Detto questo facciamo un passo indietro e vediamo dove eravamo rimasti:

·      Shopping nelle Instagram Stories: grazie a questa funzionalità gli utenti possono acquistare i prodotti cliccando sul prodotto così da essere portato allo shop online del brand in questione;

·      Gli annunci pubblicitari nelle Facebook Stories, venuti successivamente ad Instagram, hanno notevole successo e consente ai brand di arrivare agli utenti in modo diretto;

·      E’ stata aggiornata la sezione recensioni delle Pagine, in modo che l’utenza possa farne riferimento per sapere cosa aspettarsi da un servizio o un prodotto;

·      Anche le metriche degli annunci video di Facebook sono rimaste coinvolte dagli aggiornamenti, così da poter analizzare il feedback dell’utenza con maggiore precisione e permettere agli inserzionisti di muoversi con più sicurezza;

·      Già da qualche tempo è possibile testare l’impatto di una campagna pubblicitaria su Facebook;

·      Anche i tool per realizzare post e sponsorizzate accattivanti sono sempre in evoluzione. Interessanti sono ad esempio i video realizzati con l’utilizzo di foto caricate in differenti template;

·      Per quanto riguarda la gestione delle campagne, le Lookalike Audiences targetizzano il pubblico sulla base di comportamenti simili tra clienti e utenti online e offline.

·      L’aggiornamento ha riguardato anche il ROAS, lo strumento che misura l’efficacia delle campagne ads di fb attraverso l’analisi del ricavo lordo generato da ogni euro investito. Si parte dall’impostare un’offerta minima ROAS, ottimizzando così la campagna.

COME FB CONTRASTA FAKE NEWS E CYBERBULLISMO

Questi sono gli aggiornamenti degli ultimi mesi per le funzionalità commerciali, ma un breve accenno meritano anche i tentati passi avanti fatti da Zuckerberg per favorire i post che generano conversazioni e interazioni di sostanza anche per contrastare il fenomeno delle fake news e sensibilizzare contro il cyberbullismo:

·      E’ possibile scegliere quali post delle pagine preferite vedere ai primi posti del News Feed attraverso il “Mostra per primo”;

·      Negli Usa si sta sperimentando la formula per cui sono i follower a determinare la credibilità delle notizie e delle fonti. Da questi dati Facebook realizza una graduatoria e le testate più autorevoli vedono i loro contenuti pubblicati in evidenza. Pare che tutto ciò non stia avendo gli effetti sperati.

·      Per quanto riguarda le breaking news, oltre cinquanta editori a livello globale sono attualmente abilitati a classificare le proprie notizie di ultim’ora che compariranno in alto nel News Feed per un lasso di tempo.

·      La sponsorizzazione di alcuni contenuti sono stati limitati come criptovalute, sulla salute…

GLI AGGIORNAMENTI FB NEL CORSO DEL 2019

E’ ora il momento di elencare i principali prossimi aggiornamenti che Facebook intende realizzare:

·      Un importante aggiornamento tecnico sulle campagne pubblicitarie è previsto dal 27 Febbraio. Sugli annunci  in “Perché visualizzo questa inserzione?” gli utenti avranno la possibilità di vedere se sono inserite nel pubblico personalizzato di un’azienda per costringere chi realizza un annuncio pubblicitario ad utilizzare solo dati di utenti che hanno dato il consenso;

·      Da Settembre di quest’anno Fb, attraverso un nuovo algoritmo, proverà ad andare incontro agli inserzionisti sulla distribuzione manuale del budget che obbligatoriamente verrà impostato non più in Gruppo Inserzioni ma in Campagna. Sarà la piattaforma blu a distribuirlo sui Gruppi dal miglior risultato, per raggiungere l’obiettivo per il quale è impostata la campagna al costo inferiore;

·      Una funzionalità che stanno togliendo è la possibilità di stabilire manualmente il tempo di risposta della pagina e gli utenti saranno in grado di valutare se le risposte non arrivano tempestivamente.

 

I #10YEARSCHALLENGE DI FACEBOOK: COME IL SOCIAL BLU E’ CRESCIUTO DAL 2009 AD OGGI

Sui social spopola l’hashtag #10yearschallenge e gli utenti fanno a gara per mostrare sulla pagina del proprio profilo quanto fossero stati più belli, magri e spensierati dieci anni prima. Bei vecchi tempi, ma non per tutti! Se infatti si analizza come è cambiato il canale social più famoso al mondo, Fb, certamente sono evidenti le molteplici differenze sia nella veste grafica, sia contenutistica e di potenzialità. Senza fare riferimenti specifici alla modalità con cui gli algoritmi si siano susseguiti nel tempo, proveremo a fare un breve excursus delle evoluzioni del social blu dal 2009 sino ai giorni d’oggi, ricordando che Fb è ben più vecchio essendo nato nel 2004 per fare rete tra gli studenti di alcuni collage americani e divenuta una vera e propria piattaforma nel 2007.

 Cosa è cambiato dunque dal 2009 ad oggi? Riviviamo i punti salienti di ogni anno. Ricordate alcuni di questi passaggi storici del web?

2009

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Fb 2009

#10yearschallenge

·      Gli sviluppatori realizzano giochi virali;

·      Vengono condivise le informazioni pubblicate sulle pagine degli utenti;

·      Arrivano il tasto Mi piace e Condividi;

·      Vengono realizzate le fanpage

 

2010

·      Fb diventa una piattaforma professionale;

·      Entrano in gioco le chat per stimolare la comunicazione tra gli utenti;

·      Si possono ricercare o creare eventi;

·      Si insinuano i primi dubbi intorno alla protezione della privacy.

 

2011

·      Viene introdotta la timeline;

·      I profili diventano diari virtuali: compaiono le foto ricordo degli anni precedenti

 

2012

·      Si inizia a puntare monetizzazione con i primi post sponsorizzati, ma le aspettative non sono ancora quelle sperate.

 

2013

·      Nuova visibilità e valorizzazione per le immagini e un nuovo layout per il news feed (la veste grafica in realtà si rinnova ogni anno

 

2014

·      WhatsApp, app mobile di messaggistica, viene acquisita da Facebook per 19 miliardi di dollari;

 

2015

·       Ritocchino quasi impercettibile al logo;

·      Possibilità di inserire un Profilo video di 7 secondi;

·      Introduzione dell’opzione invio messaggio automatico, come “entro qualche minuto”, “entro un’ora”, per gli utenti che scrivono un messaggio;

·      Maggiore visibilità ai post pubblicati dagli amici, mentre le Pagine sono sempre più “invitate” ad investire budget;

·       Con gli Instant Article, gli articoli postati dal social network vengono letti in modalità fast e responsive;

·       Grandi novità sul fronte video: migliora la capacità di upload e sul News Feed acquisiscono sempre più rilevanza. Nascono i video a 360° e viene introdotto il live streaming per tutti;

·       Fb diviene sempre più uno strumento pubblicitario indispensabile per un’impresa tramite Annunci Slideshow, per creare annunci video da immagini statiche, Target di localizzazione in termini di chilometraggio.

 

2016

·      Bot di Messenger nella Pagina Facebook;

·      Canvas, per creare gratuitamente da “Strumenti di Pubblicazione” della Pagina Face;

·      La possibilità di usare caroselli diverse per ogni riquadro, video e slideshow nel post che apre la Canvas;

·      Nuova “Vetrina” per prodotti, vendita e pagamenti tramite Facebook;

·      La possibilità di impostare un account PayPal o Stripe per ricevere pagamenti, vendere dentro Facebook, taggare un prodotto all’interno dei post.

 

2017

·      Nel settore intrattenimento fa la sua comparsa Facebook Watch;

·      Nuove funzionalità per i gruppi su statistiche post e utenti più attivi, e la possibilità per gli amministratori di programmare i post;

·      Marketplace, dove vendere e acquistare prodotti, senza inserire l’annuncio in un gruppo

 

2018

·      Rafforzato il collegamento tra il profilo Instagram e la Pagina Facebook: quando ad esempio l’obiettivo della campagna pubblicitaria è “Interazioni”, si trovano anche quelli pubblicati su Instagram;

·      Plugin Chat Messenger nel Sito Web;

·      La possibilità di usare Messenger come chat di assistenza nel proprio sito web;

·      Ogni Pagina Facebook ha una voce “Informazioni e Inserzioni” dove monitorare le inserzioni pubblicitarie attive;

·       “Facebook Attribution” per Business Manager, con il fine di misurare l’efficacia della pubblicità.

Ovviamente questa è una breve semplificazione dei cambiamenti che hanno interessato Facebook in dieci anni e ci siamo divertiti nel far partecipare la piattaforma di Zuckerberg ad una sfida social di cui solitamente è promotrice dietro le quinte. Chi di spada ferisce, di spada perisce!

 

GOOGLE ADWORDS ADDIO: LA NUOVA PUBBLICITÀ ONLINE DI GOOGLE SI CHIAMA ADS

Google Adwords lascia il posto ad Ads per una nuova Era Digitale. A vent’anni dalla sua nascita, Big G rinnova la piattaforma per la pubblicità online e aggiunge servizi utili e funzionali.

Le novità in casa Google mettono carne sul fuoco alle attese di questi mesi, tanto che gli annunci Adwords concludono l’estate con qualche chilo in più implementando un terzo titolo e una seconda descrizione rispetto il recente passato.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali saranno i cambiamenti e le nuove funzioni che si potranno applicare sugli annunci delle campagne Search con la nuova piattaforma ideata da Google.

IL MACHINE LEARNING IN GOOGLE ADS

Il motore di ricerca più cliccato al mondo come sempre si è adattato alle abitudini degli utenti che per il 97% accedono dal mobile e ha formulato la migliore soluzione di annunci per ogni schermo anche sulle campagne solo rete di ricerca.

L’idea è quella di sfruttare il machine learning per realizzare l’annuncio più pertinente possibile per ogni query di ricerca. In che modo?

Basterà fornire al sistema 15 titoli e 4 descrizioni e Google si occuperà di assemblare il testo in più combinazioni di annunci per dare diverse soluzioni a seconda delle parole ricercate. L’unica accortezza è inserire più titoli e descrizioni che non contengano frasi ripetute o simili perché ciò limiterebbe le capacità del sistema di generare una varietà di testi.

Si stima che questi annunci porteranno un aumento dei clic del 5-15% rispetto agli annunci standard della rete di ricerca.

Questi nuovi annunci non solo saranno pertinenti, ma anche più estesi e visibili visto l’aumento dello spazio a disposizione per trasmettere il proprio messaggio.

Gli annunci potranno mostrare tre titoli invece di due e due campi per la descrizione. Circa il 90% in più di testo rispetto a quelli attuali!

Inoltre se si vuole mostrare un contenuto in tutti gli annunci, suggeriamo di bloccarlo nella posizione del 1 o 2 titolo e nel 1 campo di descrizione.

Bloccando due o tre titoli e descrizioni (non di più) saranno visibili in una specifica posizione, impedendo alle altre varianti inserite di essere mostrate in quello spazio.

Per sopperire alla possibile mancata disponibilità immediata degli annunci adattabili per tutti gli inserzionisti di Google Ads, BigG ha deciso di applicare il vantaggio di una maggiore estensione sugli annunci di testo esistenti.

Difatti già a partire dalla fine di Agosto nella maggior parte degli account è possibile modificare i vecchi annunci e realizzare degli annunci di “testo esteso”. Questi sono degli annunci dal formato extra, dove è già possibile implementare manualmente in maniera facoltativa un terzo titolo e una seconda descrizione. La grande sfida di Google sarà sfruttare il machine learning per migliorare il rendimento degli annunci della rete di ricerca e aumentare il coinvolgimento degli utenti.

LE ALTRE NOVITÀ DI GOOGLE

Ma le news di Google in termini di advertising non finiscono qua e il 2018 darà altre grandi soddisfazioni agli inserzionisti tra cui:

  • la velocità del caricamento della pagina diventa importante per le metriche di Google Ads;
  • la semplificazione delle campagne local;
  • la precompilazione automatica delle landing page;
  • l’accesso diretto agli stock online e al negozio fisico, attraverso l’integrazione tra Ads a Shopify.

Quindi Google a piccoli passi si sta preparando per attuare una grande rivoluzione. In pratica automatizzando le attività più ripetitive e meccaniche, si potranno concentrare le risorse umane su mansioni più redditizie, come la pianificazione delle strategie.

Così sempre più rapidamente si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati!

 

INSTAGRAM PER L’E-COMMERCE SARA’ PRESTO REALTA’. NELLE STORIES ATTESA LA SEZIONE SHOPPING

E-commerce e Instagram. Un connubio fortunato che prevediamo darà buoni frutti a quest’autunno per l’aumento degli acquisti online, in particolare da mobile, e la capacità del social di attrarre sempre più utenti attivi arrivati nel mese di Settembre 2017 a 800 milioni al mese. Dalla semplice promozione visual dei prodotti Instagram aspira a diventare una piattaforma e-commerce attraverso lo Shopping nelle Stories: basterà cliccare sul bollino bianco con all’interno la shopper bag per visualizzare le etichette di ogni prodotto contenenti prezzo e descrizione dell’oggetto. L’acquisto sul sito web avviene cliccando sulle etichette che apriranno la scheda dettagliata del prodotto e la call to action Acquista ora oppure cliccando sul tag in un profilo che seguiamo. Per capire meglio come questa sia una grande opportunità per le 25 milioni di aziende e i due milioni di inserzionisti attivi sul social, basti citare i risultati ottenuti dal brand di moda Speramintlove  nella fase test nel mese di Giugno: +25% del traffico online e +8% sui ricavi.

Attenzione a non trasformare un profilo Instagram nella vetrina di un negozio. Come per le pagine Facebook consigliamo una strategia che alterni post promozionali con post dal contenuto informativo e utile che stimolino la community alla conversazione attraverso un linguaggio visual emozionale.

Già con Boosted post, Instagram ADS, il bottone “Compra ora” che porta all’acquisto immediato senza uscire dal social, la possibilità di taggare i prodotti su Instagram nelle foto e negli album per i profili collegati con FB o Business Manager, il social visual sta ottenendo grande riscontro sull’utenza.

Le strategie di vendita possono passare anche attraverso link cliccabili che rimandano allo shop online dove proseguire l’acquisto, fare sconti a chi segue il profilo Instagram e fidelizzare con i clienti.

Le potenzialità di Instagram e i dati delle vendite nell’e-commerce, che nel 2016 sono arrivate a coprire il 20,9mld, possono davvero fare la differenza per una attività, tanto che i negozi con elementi innovativi ed empatia crescono ad una velocità del +6,7%.  Una comunicazione che porta all’acquisto tramite fiducia, innovazione e capacità di utilizzo delle nuove tecnologie, associato a prodotti di qualità, è tutto ciò che chiede l’utente per diventare cliente. L’Alsolved è qui per far crescere la vostra azienda.

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IGTV DI INSTAGRAM VS YOUTUBE: I VIDEO VERTICALI PRENDERANNO IL POSTO DEI VIDEO ORIZZONTALI?

La Igtv, la nuova app tv di Instagram, è realtà. Il video verticale della durata di 10 minuti per gli utenti e di un’ora per gli influencer di successo, sta spopolando sul social mettendo a serio rischio il primato video di Youtube. 

Troppo presto per dire se il fenomeno rivoluzionerà il modo di fare televisione sui social o se il tutto si ridurrà ad una bolla di sapone, ma mentre la storia fa il suo corso cavalchiamo l’onda e vediamo nello specifico come funziona la IGTV di Instagram.

COME USARE LA IGTV DI INSTAGRAM CON FACILITA’

Dopo aver scaricato la app IGTV ed effettuato il login con il proprio profilo di Instagram, appare una schermata verticale in due parti: la parte alta è quella relativa al video che si sta visualizzando o che si sta pubblicando, mentre in basso scorrono orizzontali i video più popolari.

Al centro è posizionato un menù dove sarà possibile:
•    ricevere dei consigli sulla base dei propri interessi accedendo alla sezione Per te;
•    visualizzare i video delle persone seguite o più popolari;
•    continuare a visionare i video precedentemente interrotti.

Per pubblicare un video bisogna:
•    cliccare sull’icona tonda con la foto dell’utente;
•    proseguire su Crea canale, solo per il primo accesso;
•    carica il video dal simbolo +. 

Non si possono realizzare video direttamente da IGTV né abbellirli con gli effetti e, una volta scritto un titolo e la descrizione, il video è visibile nella Tv di Instagram o meglio in IGTV.

I LIMITI DELLA IGTV PER CHI PUBBLICA VIDEO SU YOUTUBE

Chi usa Youtube ha certamente riscontrato le difficoltà che la nuova filosofia della TV di Instagram sta cercando di diffondere. E’ come se Zuckerberg avesse imposto agli utenti “o me o Google”, “o Instagram o Youtube”, “o il video verticale o il video orizzontale”. Un aut aut che limita fortemente chi lavora con i video perché prima ancora di decidere cosa girare bisogna scegliere su quale piattaforma social pubblicare. Infatti per pubblicare su Youtube il cellulare deve essere tenuto in orizzontale per evitare le orrende fasce nere ai lati del video, allo stesso modo con la IGTV si può pubblicare solo in verticale.

Per divertirsi a capire quanto il video verticale sia considerato una vera e propria rivoluzione social vi invitiamo a guardare questo video dal titolo Vertical Video Syndrome, realizzato in tempi non sospetti: https://www.youtube.com/watch?v=f2picMQC-9E

Chissà se la IGTV sarà una sindrome incurabile o solo un virus passeggero? In attesa del medico l’Alsolved mette in campo i migliori professionisti dei social, per maggiori informazioni https://www.alsolved.org/contatti/

 

UN’ORA DI VIDEO CON INSTAGRAM: LIMITI E OPPORTUNITA’ DA NON FARSI SCAPPARE

Ancora nulla di ufficiale ma sembra che Instagram darà presto la possibilità ai suoi utenti di pubblicare video da un’ora. Un bel salto in avanti passare dagli attuali 60 secondi delle Storie a 60 minuti con l’obiettivo di attirare nuovi adolescenti sempre più amanti dei video.

Il progetto è stato messo in cantiere a seguito del sondaggio che ha visto gli adolescenti americani preferire Youtube a Instagram e Facebook e si suppone preveda la pubblicazione di video verticali di un’ora, quindi di Storie con un formato più alto che largo. Da rumors la data del lancio sembra prevista per il 20 giugno e con molta probabilità non interesserà fin da subito tutti gli 800milioni di iscritti su Instagram, ma solo i creatori controllati.

Questo limite iniziale è per evitare il ripetersi di situazioni come la recente chiusura del capitolo sulla funzionalità che inviava notifiche quando si faceva lo screenshot di una storia. La sperimentazione sui primi test è andata male e il progetto è stato abbandonato.

LE ALTRE NOVITA’ DI INSTAGRAM IN ARRIVO NEL 2018

Instagram punta a risalire la vetta e diventare il re dei social. Tra le novità in arrivo sembrano esserci anche le videochat pensate per comunicare face to face con i followers. Anche in questo caso ancora nulla di ufficiale ma la prova che questa funzionalità sia in fase di lavorazione è nelle icone ancora dormienti presenti per ora solo su Android.

Per le Instagram Stories, cui consigliamo un utilizzo quotidiano se si vuole avere visibilità con il nuovo algoritmo, sono previsti altri filtri da personalizzare.

A proposito del nuovo algoritmo oltre all’ordine cronologico di pubblicazione, per far visualizzare agli utenti le immagini nelle proprie homepage si devono rispettare ulteriori criteri, a cui certamente i più esperti da tempo si sono adeguati:

  • L’interazione e la durata con l’utente attraverso i suoi contenuti pubblici e i messaggi privati.
  • Foto dal contenuto accattivante con una scritta interessante.
  • Live ben realizzati.

Tornando alle novità di Instagram previste per il 2018:

  • non passa inosservata l’integrazione di un nametag, ancora in fase test sperimentale, per conquistare altri followers ed essere identificati. La fotocamera scansionerà un’immagine personalizzata come fosse un biglietto da visita con la possibilità di modifiche grafiche sulla base dello stile del proprio profilo;
  • sulla scia di Whatsapp, con un bottone sarà possibile condividere le foto del web direttamente alle IG Stories del profilo;
  • considerati i fatti di cronaca che hanno coinvolto molti giovani in atti di cyberbullismo, il social fotografico introdurrà un filtro per bloccare commenti ritenuti inopportuni;
  • anche gli hashtag avranno la loro dose di restyling: dalla pagina con l’elenco dei 9 risultati più popolari si passerà ad una visualizzazione in due sottopagine dando la precedenza alle foto più popolari, seguite da quelle pubblicate in ordine cronologico;
  • non ci sarà più bisogno del brusco unfollow: i contenuti degli account invadenti che postano come non ci fosse un domani, potranno essere presto silenziati e non più visualizzati sul feed.

In attesa che tutto questo diventi realtà per i milioni di utenti del Instagram, l’Alsolved sfrutta al meglio le potenzialità del social fotografico, e non solo, per valorizzare l’immagine pubblica delle aziende. Per maggiori info CONTATTACI.

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